Comunicato stampa: Affidabilità creditizia: con il covid i tecnologi del latte e i casari hanno un grado di solvibilità più alto degli informatici
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Comunicato stampa
Analisi di Comparis sulla solvibilità
Affidabilità creditizia: con il covid i tecnologi del latte e i casari hanno un grado di solvibilità più alto degli informatici
In testa alla classifica dell’affidabilità creditizia media ci sono le categorie professionali dell’agricoltura e della lavorazione del latte. Il credit score più basso è invece quello dei lavoratori dei settori delle impalcature, della manutenzione degli edifici e dei bar. È quanto emerge da un’analisi di Comparis in collaborazione con l’agenzia di informazioni economiche CRIF. «Qui si notano le ripercussioni della pandemia di coronavirus: la maggior parte dei produttori e dei fornitori di generi alimentari supera bene la crisi, mentre i tassisti e i gestori dei locali notturni e dei bar e i loro dipendenti si trovano in serie difficoltà economiche», afferma Michael Kuhn, esperto Comparis in credito ai consumatori. Se si confrontano i sessi e si considerano i redditi medi e bassi, le donne superano nettamente gli uomini in fatto di solvibilità.
Zurigo, 29 aprile 2021 – In Svizzera non sono i bancari, gli avvocati o gli informatici ad avere la maggiore affidabilità creditizia, ma i tecnologi del latte e i casari. Con una media di 554 su 610 punti possibili nel credit score della CRIF, in testa alla classifica troviamo i settori della «produzione di latticini freschi» e del «noleggio di macchine e attrezzature agricole». Lo dimostra un’analisi condotta dal portale di confronti comparis.ch in collaborazione con l’agenzia di informazioni economiche CRIF.
Anche i lavoratori dei settori «raccolta, trattamento e fornitura di acqua», «produzione di mangimi per l’alimentazione degli animali da allevamento» e «produzione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura» nonché i dipendenti delle case per anziani, delle FFS e di altre imprese ferroviarie hanno un credit score superiore alla media. «Qui si notano le ripercussioni della pandemia da coronavirus: la maggior parte dei produttori e dei fornitori di generi alimentari supera bene la crisi, mentre i tassisti e i gestori dei locali notturni e dei bar e i loro dipendenti si trovano in serie difficoltà economiche», spiega Michael Kuhn, esperto Comparis in credito ai consumatori.
Quanto sia grande il divario tra i diversi settori economici in fatto di affidabilità creditizia lo dimostra la differenza di 87 punti tra il primo e l’ultimo settore in classifica. Il fanalino di coda è rappresentato dai settori «montaggio e smontaggio di ponteggi», «manutenzione e riparazione di costruzioni edili» e «bar». Ciò si traduce in una maggiore probabilità di perdite sui crediti rispetto ai lavoratori del settore «produzione di latticini freschi».
L’affidabilità creditizia aumenta in base al reddito
Il credit score non varia solo in base al settore economico, ma anche a seconda del reddito: i dipendenti dei settori con il credit score più elevato (554 punti) dispongono in media di un reddito lordo mensile tra i 7’530 e i 6’920 franchi, mentre i lavoratori dei settori con la minore affidabilità creditizia guadagnano tra i 5’412 e i 5’848 franchi al mese.
Per i redditi mensili ancora più bassi, ovvero fino a 1’999 franchi, il credit score è di 399 punti; per il livello massimo di reddito di 10’000 franchi è invece di 551 punti.
«A prima vista si potrebbe pensare che chi ha più soldi in tasca ha un’affidabilità creditizia maggiore», continua l’esperto Comparis in credito ai consumatori Michael Kuhn. «Questo è vero se si considerano i valori medi, ma ad un’analisi più attenta si nota che anche le persone con un reddito alto o molto alto non hanno pienamente sotto controllo le proprie finanze e presentano quindi una minore affidabilità creditizia», conclude Kuhn.
Quando si tratta di crediti, donne più affidabili degli uomini
Il divario nell’affidabilità creditizia si nota anche tra i sessi. Le donne con un reddito lordo mensile fino a 8’000 franchi hanno una solvibilità più elevata rispetto agli uomini. Con 433 punti, poi, le donne che guadagnano fino a 1’999 franchi (lordi) al mese hanno un credit score di 58 punti più alto di quello medio degli uomini (375 punti).
All’aumentare dei livelli di reddito le differenze diminuiscono progressivamente ma, a partire da un reddito di 8’000 franchi al mese, la tendenza si inverte. «A quanto pare le donne con meno soldi in tasca sanno gestire meglio il denaro degli uomini», afferma Kuhn.
Credit score: un fattore determinante
Il credit score personale influisce su varie situazioni economiche: un punteggio elevato consente migliori condizioni, per esempio nella stipulazione di assicurazioni, crediti privati e ipoteche. Se invece il credit score è basso, le aziende si attendono un rischio di insolvenza più elevato e ai consumatori vengono pertanto spesso concesse condizioni meno vantaggiose.
Il punteggio del credit score può anche essere determinante per ottenere o meno un appartamento in affitto, e costituisce la base sulla quale si stabilisce il limite di scoperto della carta di credito o se negli acquisti online è disponibile l’opzione «Pagamento con fattura». Per verificare la capacità creditizia personale, domparis.ch offre ai suoi utenti una verifica di solvibilità online gratuita in collaborazione con il partner CRIF.
Metodologia
Dati della CRIF, partner di Comparis in materia di solvibilità, rilevati al 31.01.2021.
Maggiori informazioni Michael Kuhn Esperto Comparis in credito ai consumatori Telefono: 044 360 53 91 E-mail: media@comparis.ch comparis.ch Chi è comparis.ch Con oltre 100 milioni di visite all’anno, comparis.ch è uno dei siti web svizzeri più utilizzati. La ditta confronta tariffe e prestazioni di casse malati, assicurazioni, banche e gestori di telefonia e presenta la più grande offerta online di auto e immobili in Svizzera. Grazie ad ampi confronti e valutazioni esaustive, Comparis porta trasparenza sul mercato, rafforzando così il potere decisionale dei consumatori. Fondata nel 1996 dall’economista Richard Eisler, l’impresa con sede a Zurigo oggi conta circa 180 dipendenti.