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Comunicato stampa: Un decreto d’accusa in Argovia costa dieci volte più che a Neuchâtel

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Comunicato stampa

Confronto di Comparis fra le tasse sui decreti d’accusa

Un decreto d’accusa in Argovia costa dieci volte più che a Neuchâtel

Oltre alla multa, gli automobilisti che superano i limiti di velocità di 20 km/h devono mettere in conto una tassa sul decreto d’accusa – l’importo comunque può variare notevolmente. A seconda del cantone, infatti, può variare da 50 a 500 franchi. Questo è quanto emerge da un’analisi del portale di confronti Comparis. «Le spese processuali da sole non bastano a giustificare le enormi differenze fra le tasse sui decreti d’accusa», critica l’esperto Comparis in materia fiscale Leo Hug.

Zurigo, 11 novembre 2021 – Il servizio di confronti online comparis.ch ha analizzato le tasse sui decreti d’accusa, che vanno pagate nei procedimenti abbreviati con diritti di difesa limitati (cfr. riquadro).

Il confronto di Comparis ha preso in esame le tasse dovute per eccesso di velocità: chi all’interno di una località supera di 20 km/h la velocità massima consentita di 50 km/h deve fare i conti con una multa da 400 a 450 franchi – ammesso che si tratti di un delinquente primario e non ci siano circostanze complesse. L’entità della sanzione non varia quindi particolarmente tra i vari cantoni. Ma sulle spese da sostenere per la gestione dell’illecito, di per sé facile da valutare, ci sono enormi differenze.

Principio del recupero dei costi non rispettato

La tassa varia dai 50 franchi del canton Neuchâtel ai 500 franchi del canton Argovia; in quest’ultimo caso la tassa sui decreti d’accusa è addirittura più alta della sanzione stessa. Su richiesta di Comparis, il Servizio di comunicazione del Dipartimento economia e interno del canton Argovia giustifica questo importo con il principio del recupero dei costi. In base a questo principio i contributi non possono superare i costi totali dell’ufficio amministrativo interessato.

Tuttavia – informa il servizio di comunicazione responsabile – nel caso del canton Argovia non si arriva a un recupero completo dei costi, né nel singolo caso né in totale. Oltre al canton Argovia, anche nel cantone Sciaffusa la tassa è più alta rispetto alla multa stessa.

Sette città con tasse oltre i 300 franchi

Le tasse più basse sui decreti d’accusa si pagano a Neuchâtel (50 franchi), Losanna (60 franchi) e Sion (67 franchi). Le più alte invece ad Aarau (500 franchi), Sciaffusa (450 franchi) e Zurigo (430 franchi). Anche a Lucerna (370 franchi), Appenzello (350 franchi), Coira (340 franchi) e Glarona (300 franchi) ammontano a 300 franchi o più.

«I cantoni si comportano come se fossero dei regni indipendenti»

«Per quanto riguarda le multe, i vari cantoni sono allineati. In fatto di tasse, invece, si comportano come se fossero regni a sé stanti», osserva l’esperto Comparis in materia fiscale Leo Hug. «Non capisco come sia possibile che, in un capoluogo cantonale, per la stessa infrazione della stessa legge si debba pagare una tassa dieci volte superiore sul decreto d’accusa. Anziché coordinamento intercantonale, c’è l’arbitrio», afferma Hug.

I pubblici ministeri di Ginevra e Bellinzona non danno informazioni

Nella procedura del decreto d’accusa, il pubblico ministero è anche il giudice. In questi procedimenti, quindi, le sentenze penali vengono eseguite da dipendenti amministrativi e non dalle autorità giudiziarie. Questo tipo di giurisprudenza presuppone un elevato livello di fiducia del pubblico nei confronti dei pubblici ufficiali, ma anche la vicinanza dell’amministrazione ai cittadini. «La mancanza di trasparenza e di vicinanza alla popolazione sono velenose per un sistema giuridico così costruito», continua Hug. «Consideriamo poi ancora più preoccupante il fatto che le autorità competenti di Ginevra e Bellinzona non abbiano risposto alle numerose domande di Comparis sulle tasse sui mandati penali per eccesso di velocità», prosegue l’esperto in finanze.

Che cos’è un decreto d’accusa?

Il decreto d’accusa è un procedimento giuridico con diritti di difesa limitati. Secondo il professore di diritto penale Marc Thommen*, il 90% di tutte i procedimenti penali in Svizzera si svolge per mezzo di un mandato penale o di una procedura abbreviata. I vantaggi del «processo breve» sono l’impiego minimo di risorse per il chiarimento dei reati e quindi i costi inferiori.

Lo svantaggio di questa procedura, però, sono i diritti limitati della difesa. Un interrogatorio obbligatorio dell’imputato, ad esempio, non è previsto nella procedura per decreto d’accusa. Il decreto d’accusa non è emesso da un giudice, ma dall’autorità istruttoria e dall’Ufficio del Procuratore.

I pubblici ministeri possono emettere decreti d’accusa se ritengono che sia sufficiente una multa, una pena pecuniaria di massimo 180 aliquote giornaliere o una privazione della libertà di massimo sei mesi. Il decreto d’accusa può essere impugnato entro dieci giorni e la causa può quindi essere sottoposta a un tribunale competente, in cui all’imputato è garantito anche il diritto di essere ascoltato. Tuttavia, c’è il rischio di dover sostenere costi più elevati.

*«Kurzer Prozess – fairer Prozess?» («Processo breve – processo equo?»)

Metodologia

Comparis ha presentato ai pubblici ministeri di competenza dei singoli cantoni l’infrazione presa in esame per il presente articolo (velocità di 20 km/h superiore ai 50 km/h consentiti all’interno di una località, l’autista è un condannato primario e non ci sono circostanze complesse) e ha chiesto l’importo della multa e della tassa per il decreto d’accusa. Le risposte sono state fornite per iscritto.

Maggiori informazioni:

Leo Hug
esperto in materia fiscale
telefono: 079 687 83 931
e-mail:  leo.hug@comparis.ch
comparis.ch

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Con oltre 80 milioni di visite all’anno, comparis.ch è uno dei siti web svizzeri più utilizzati. L’azienda confronta tariffe e prestazioni di casse malati, assicurazioni, banche, gestori di telefonia e presenta la più grande offerta online di auto e immobili in Svizzera. Grazie ad ampi confronti e valutazioni esaustive, Comparis porta trasparenza sul mercato, rafforzando così il potere decisionale dei consumatori. Fondata nel 1996 dall’economista Richard Eisler, l’impresa con sede a Zurigo oggi conta circa 200 dipendenti.

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