Comparis mette in guardia contro un aumento dei premi nel corso dell’anno
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Comunicato stampa
Comparis commenta la previsione autunnale del KOF sulla spesa sanitaria
Comparis mette in guardia contro un aumento dei premi nel corso dell’anno
Nella sua previsione per il 2021 finanziata da Comparis, il Centro di ricerca congiunturale (KOF) ha rivisto al ribasso l’aumento della spesa sanitaria – dal 7,3% al 4,4%. «Se la politica non avesse forzato la riduzione delle riserve in un momento inopportuno, le casse malati avrebbero potuto coprire i costi del coronavirus con le loro riserve, evitando così il drastico aumento dei premi del 6,6% per il 2023», commenta Felix Schneuwly, esperto Comparis in assicurazione malattia. Siccome è probabile che molti clienti cambieranno cassa malati a causa dell’incremento dei premi, l’esperto mette in guardia contro ulteriori aumenti nel corso dell’anno da parte di diverse casse malati di piccole e medie dimensioni.
Zurigo, 15 novembre 2022 – Il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale di Zurigo (ETH) ha rivisto al ribasso la sua previsione per l’aumento della spesa sanitaria 2021. Nel 2021 aveva previsto una crescita del 7,3% nella sua «Previsione sull’andamento della spesa sanitaria in Svizzera», finanziata dal servizio di confronti online comparis.ch. Nell’ultima edizione pubblicata oggi, invece, ha rivisto la sua stima portandola al 4,4%.
Per l’anno in corso, il KOF prevede addirittura un appiattimento della crescita al 2,9%. Il tasso di incremento dovrebbe quindi salire al 3,6% nel 2023 e raggiungere il 3,1% nel 2024. Nel periodo considerato per la previsione, il Centro di ricerca si aspetta una spesa sanitaria di 86,9 miliardi di franchi per il 2021, 89,5 miliardi per il 2022, 92,7 miliardi per il 2023 e 95,6 miliardi per il 2024.
L’aumento dei premi supera nettamente l’aumento dei costi
Per l’esperto Comparis Felix Schneuwly, la previsione del KOF, in forte calo rispetto all’anno precedente, va presa con le pinze. «Alla luce della carenza di personale qualificato, dell’inflazione e delle richieste politiche di una maggiore sicurezza dell’approvvigionamento, la previsione potrebbe rivelarsi troppo ottimistica a posteriori», avverte. Ciononostante, la crescita dei costi sanitari dovrebbe effettivamente essere nettamente inferiore all’attuale aumento dei premi dell’assicurazione di base. Nel 2023 i premi di cassa malati aumenteranno in media del 6,6%.
«Di fatto, l’aumento della spesa sanitaria è in calo. Se la politica non avesse forzato la riduzione delle riserve in un momento inopportuno, le casse malati avrebbero potuto coprire i costi del coronavirus con le loro riserve, evitando così il drastico aumento dei premi del 6,6% per il 2023».
Riduzione delle riserve troppo rapida e massiccia
Secondo Schneuwly si è verificato esattamente ciò che Comparis aveva già predetto un anno fa: «Diverse casse malati hanno ridotto troppo rapidamente e in modo troppo massiccio le loro elevate riserve». Come in occasione dell’ultimo importante taglio negli anni 2010-20, anche la recente riduzione delle riserve è accompagnata da crolli dei corsi sui mercati finanziari, che limitano fortemente il margine di manovra per premi bassi.
Secondo Schneuwly, infatti, lo scorso anno il Consiglio federale ha modificato un’ordinanza aumentando così la pressione sulle compagnie assicurative a ridurre le riserve. «In sede di approvazione dei premi, molte casse malati hanno ceduto alle pressioni dell’UFSP, e con premi calcolati ben al di sotto dei costi hanno ridotto eccessivamente le loro riserve», afferma Schneuwly.
Alla luce delle continue distorsioni sui mercati finanziari e dello spostamento in parte massiccio della base di clienti verso diverse casse malati di piccole e medie dimensioni, Schneuwly sottolinea il rischio di aumenti dei premi nel corso dell’anno. «Una forte crescita di nuovi clienti si traduce in una maggiore pressione sulle riserve della cassa malati. Ciò potrebbe indurre l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), in quanto autorità di vigilanza, a costringere singoli assicuratori a introdurre aumenti già prima dell’annuncio dei nuovi premi», avverte l’esperto di Comparis.
Comparis auspica la fine dell’approvazione dei premi da parte dell’UFSP
Secondo Schneuwly, la concorrenza tra le casse malati funziona. Pertanto, nessun assicuratore può permettersi premi troppo alti. «Finora gli interventi politici sulle riserve delle casse malati hanno sempre provocato forti incrementi dei premi, che a loro volta hanno sempre spinto molti clienti a cambiare compagnia», afferma l’esperto. Dato che ogni cassa deve costituire riserve per i suoi nuovi clienti, un forte aumento della clientela potrebbe mettere a repentaglio la solvibilità delle casse interessate.
«Tuttavia, l’UFSP non ha il compito di proteggere singole casse dal fallimento. Gli assicurati potrebbero cambiare cassa malati in caso di fallimento e i creditori verrebbero indennizzati dal fondo di insolvenza degli assicuratori malattia», spiega Schneuwly,
che auspica pertanto che i premi non vengano più approvati dall’UFSP: «È sufficiente che le casse malati comunichino all’UFSP i premi per il prossimo anno. L’approvazione dei premi non è necessaria».
Il servizio di confronti online comparis.ch finanzia le previsioni del KOF sull’evoluzione delle spese del settore sanitario. Dato che l’Ufficio federale di statistica pubblica le spese del settore sanitario con due anni di ritardo, le previsioni del KOF sono uno strumento molto utile per analizzare l’andamento dei premi di cassa malati.
Link alla previsione del KOF sulla spesa sanitaria: https://kof.ethz.ch/prognosen-indikatoren/prognosen/kof-gesundheitsausgabenprognose.html
Maggiori informazioni
Felix Schneuwly esperto di casse malati telefono: 079 600 19 12 e-mail: media@comparis.ch comparis.ch
Chi è comparis.ch
Con oltre 80 milioni di visite all’anno, comparis.ch è uno dei siti web svizzeri più utilizzati. L’azienda confronta tariffe e prestazioni di casse malati, assicurazioni, banche, gestori di telefonia e presenta la più grande offerta online di auto e immobili in Svizzera. Grazie ad ampi confronti e valutazioni esaustive, Comparis porta trasparenza sul mercato, rafforzando così il potere decisionale dei consumatori. Fondata nel 1996 dall’economista Richard Eisler, l’impresa con sede a Zurigo oggi conta circa 200 dipendenti.