Gli svizzeri guardano al nuovo anno con pessimismo, ma non vogliono rinunciare alle vacanze e all’auto
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Comunicato stampa
Sondaggio rappresentativo di Comparis sulle finanze personali
Gli svizzeri guardano al nuovo anno con pessimismo, ma non vogliono rinunciare alle vacanze e all’auto
Per il 2024 quasi un terzo della popolazione svizzera si aspetta un peggioramento della situazione finanziaria rispetto a oggi. I motivi più citati sono l’aumento dei premi di cassa malati e degli affitti, così come dei tassi di interesse ipotecari. È quanto emerge da un sondaggio rappresentativo di comparis.ch. «Molti svizzeri devono stringere ancora di più la cinghia, ma la stragrande maggioranza non vuole rinunciare alle vacanze e all’auto», afferma Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze e consumi.
Zurigo, 28 dicembre 2023 – Le previsioni negative per il nuovo anno si riconfermano a livelli record: il 29% della popolazione svizzera si aspetta un peggioramento della propria situazione finanziaria nel 2024. È quanto emerge da un sondaggio rappresentativo di comparis.ch. Anche nel 2022 le persone intervistate si erano rivelate pessimiste e per il 2023 il 28% prevedeva di avere meno denaro nel proprio portafoglio. Una percentuale, questa, nettamente superiore agli anni precedenti, in cui il dato oscillava tra il 13% e il 18%.
«A causa dell’aumento dei costi, molti svizzeri devono stringere ancora di più la cinghia e questo si ripercuote sulla fiducia a livello finanziario», spiega Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze e consumi.
Svizzeri mai così preoccupati per l’aumento dei premi di cassa malati
L’83% delle persone intervistate si aspetta un peggioramento della propria situazione finanziaria per l’incremento dei premi dell’assicurazione malattia. La percentuale è di molto superiore rispetto a tutti gli altri anni dal 2019. Il 51% ritiene inoltre che aumenterà l’affitto o il carico ipotecario, altro dato in crescita in confronto agli anni passati.
Con una quota dell’86%, gli uomini sono più propensi a credere che il rincaro dei premi di cassa malati peggiorerà la loro situazione finanziaria, mentre le donne condividono lo stesso parere per l’80%. A livello di fasce d’età, il 90% di chi ha più di 56 anni ritiene che il motivo del peggioramento sia l’incremento dei premi dell’assicurazione malattia – la percentuale più elevata tra tutte le fasce.
Gli uomini sono più ottimisti delle donne
Nonostante l’aumento dei prezzi, il 26% delle persone intervistate ritiene che nel 2024 la propria situazione finanziaria migliorerà rispetto a quest’anno. Con una quota del 30%, gli uomini si rivelano molto più ottimisti rispetto alle donne, tra le quali solo il 22% si aspetta un miglioramento. Nella fascia d’età tra i 18 e i 35 anni l’ottimismo è particolarmente pronunciato e arriva a toccare il 45%.
La metà degli intervistati ha denaro a sufficienza, anche se deve rinunciare a qualche sfizio
La consapevolezza finanziaria della popolazione svizzera è cambiata nel corso del tempo. Attualmente il 5% delle persone intervistate si sente molto tranquillo a livello economico e afferma di non dover prestare attenzione alle spese. Una quota maggiore, pari al 19%, si ritiene serena e può permettersi quasi tutto quello che desidera; il dato è tuttavia inferiore rispetto al 2021 e al 2022, in cui si attestava al 23%.
Il 50% dichiara di avere abbastanza risorse ma di non poter soddisfare tutti i propri desideri, dato superiore al 45% di dicembre 2022. La categoria che deve fare attenzione a ogni franco speso rimane relativamente stabile al 23%.
Secondo Kuhn, la situazione finanziaria della maggior parte degli svizzeri rimane buona, ma è in aumento il numero delle persone intervistate che deve rinunciare a qualche sfizio per motivi economici.
Uomini, giovani e persone con un reddito elevato possono permettersi più spesso quanto desiderano
Tra gli uomini, la percentuale di chi può permettersi tutto quello che vorrebbe è pari al 7% ed è quindi superiore a quella delle donne, che si ferma al 3%. Nella fascia d’età tra i 18 e i 35 anni, l’8% si sente molto tranquillo in termini finanziari, quota significativamente più alta rispetto al gruppo 36-55 anni (4%) e a chi ha 56 anni o più (3%). Osservando il reddito dell’economia domestica, il 10% di coloro che guadagnano più di 8’000 franchi non deve rinunciare a nulla, una percentuale più elevata di chi ha entrate fino a 4’000 franchi (3%) e da 4’000 a 8’000 franchi (4%).
Il 4% delle persone intervistate ha dichiarato di non riuscire ad arrivare a fine mese. Nella Svizzera italiana questo dato, che raggiunge l’11%, è sensibilmente più alto che nella Svizzera tedesca, dove è pari al 3%. Le economie domestiche con un reddito fino a 4’000 franchi sono molto più colpite dal problema (16%) rispetto a quelle con un reddito tra i 4’000 e gli 8’000 franchi (2%) e oltre 8’000 franchi (0,5%).
Quando risparmiare diventa necessario: nessun acquisto spontaneo e prodotti più economici
Se obbligate a risparmiare, il 72% delle persone intervistate rinuncia a spese inutili e acquisti spontanei, risultato in linea con gli anni precedenti. Il 52% degli intervistati ha affermato di confrontare i prezzi di diversi offerenti e di optare per l’offerta più economica; si tratta di una percentuale maggiore rispetto al 44% del 2019 e al 47% del 2020. Anche la percentuale di persone che ricorre agli sconti ha visto un incremento raggiungendo il 62%, superiore al 51% del 2019 e al 57% del 2020.
Il 77% delle donne risulta più propenso a rinunciare a spese inutili e acquisti spontanei, mentre la quota si ferma al 67% tra gli uomini. Il 68% delle donne usufruisce poi di sconti, contro il 56% degli uomini. Chi abita in città confronta i prezzi ben più spesso rispetto a chi vive negli agglomerati (55% contro il 47%).
Il ceto medio e le persone benestanti non vogliono rinunciare alle vacanze
In caso di necessità le persone intervistate rinuncerebbero più facilmente (per il 63%) a nuove tecnologie, prodotti di elettronica e gadget. La disponibilità a fare a meno di viaggi e vacanze è diminuita sensibilmente: secondo l’ultimo sondaggio vi rinuncerebbe solo il 36% di chi ha partecipato, il che denota un calo rispetto al 41% del 2022.
Nella Svizzera italiana la percentuale si attesta al 50%, un dato superiore rispetto alle regioni germanofone, dove si ferma al 35%. Per quanto riguarda i redditi dell’economia domestica, le persone nella fascia fino a 4’000 franchi (53%) sono più propense a rinunciare alle vacanze rispetto a quelle con un reddito da 4’000 a 8’000 franchi (38%) e a quelle con entrate superiori a 8’000 franchi (28%).
Inoltre, gli svizzeri non vogliono fare a meno dell’auto: solo il 28% delle persone intervistate è pronto a rinunciarci. Questo valore è inferiore rispetto al 33% del 2022, ma anche in confronto al 2021 e al 2020.
«A seguito delle crescenti limitazioni dovute ai costi più elevati, la stragrande maggioranza non vuole rinunciare né alle vacanze né al proprio veicolo», conclude Kuhn.
Metodologia
Il sondaggio rappresentativo è stato condotto dall’istituto di ricerche di mercato Innofact su incarico di comparis.ch nel mese di novembre 2023. All’indagine hanno partecipato 1’021 persone in tutte le regioni della Svizzera.
Maggiori informazioni
Michael Kuhn esperto Comparis in credito ai consumatori telefono: 044 360 53 91 e-mail: media@comparis.ch comparis.ch
Chi è comparis.ch
Con oltre 80 milioni di visite all’anno, comparis.ch è uno dei siti web svizzeri più utilizzati. L’azienda confronta tariffe e prestazioni di casse malati, assicurazioni, banche, gestori di telefonia e presenta la più grande offerta online di auto e immobili in Svizzera. Grazie ad ampi confronti e valutazioni esaustive, Comparis porta trasparenza sul mercato, rafforzando così il potere decisionale dei consumatori. La società è stata fondata nel 1996 dall’economista Richard Eisler.