Comunicato stampa: Una persona su sei ha già dovuto chiedere soldi ad amici per pagare le imposte o ha ricevuto un precetto esecutivo
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Comunicato stampa
Sondaggio rappresentativo di Comparis sulle imposte
Una persona su sei ha già dovuto chiedere soldi ad amici per pagare le imposte o ha ricevuto un precetto esecutivo
La maggioranza degli svizzeri non fa fatica a saldare le fatture fiscali. Una persona su sei, invece, tra il 2017 e il 2021 ha dovuto chiedere aiuto almeno una volta ad amici o parenti, richiedere una proroga o ha addirittura ricevuto un precetto esecutivo. È quanto emerge da un sondaggio rappresentativo di comparis.ch. «Le imposte sono spesso in cima alla lista delle spese arretrate delle economie domestiche, seguite dai premi di cassa malati. Inoltre, le persone con difficoltà finanziarie fanno spesso fatica a pagare le fatture fiscali», afferma Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze e consumi.
Zurigo, 12 marzo 2024 – Non tutti sono contenti di pagare le imposte. Una parte considerevole della popolazione svizzera fa fatica a saldare il debito fiscale. Lo dimostra un sondaggio rappresentativo del servizio di confronti online comparis.ch. Se da una parte il 77% degli intervistati è stato in grado di pagare tutte le fatture fiscali con i propri fondi tra il 2017 e il 2021 compreso, oltre il 16% si è trovato in difficoltà. Il 7% non ha invece fornito informazioni.
«Le imposte sono spesso in cima alla lista delle spese arretrate delle economie domestiche, seguite dai premi di cassa malati. Inoltre, le persone con difficoltà finanziarie fanno spesso fatica a pagare le fatture fiscali», afferma Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze e consumi.
Il 7% di tutti gli intervistati è riuscito a pagare tutte le fatture fiscali chiedendo un prestito ad amici e parenti o a una banca. Il 6% non è stato invece in grado di pagare tutte le fatture fiscali e ha quindi richiesto una proroga. Ciò significa che il termine viene prolungato, ma la fattura va comunque saldata. Infine, il 3% non è stato in grado di soddisfare una o più richieste di pagamento e ha quindi ricevuto uno o più precetti esecutivi.
I giovani chiedono prestiti per le imposte più spesso degli anziani
Il 78% delle persone tra i 36 e i 55 anni e l’85% degli anziani non hanno praticamente problemi a pagare le imposte con i propri risparmi. Nella fascia di età tra i 18 e i 35 anni, tuttavia, la percentuale è solo del 68%. Di conseguenza, il 12% dei contribuenti più giovani ha dovuto chiedere un prestito ad amici, parenti o a una banca. Questa percentuale è significativamente inferiore tra le persone di età compresa tra i 36 e i 55 anni e gli over 56 (rispettivamente 6 e 3%).
«Bisogna imparare a gestire le fatture elevate. Con l’aumentare dell’età diminuiscono le difficoltà a pagare le imposte con le proprie risorse. Tutto questo ovviamente anche grazie al reddito più alto», osserva l’esperto Comparis.
Romandi e ticinesi hanno più difficoltà a pagare le imposte
Un dato sorprende: nella Svizzera francese e italiana, rispettivamente il 9 e il 12% delle persone non è stato in grado di pagare tutte le fatture fiscali e ha quindi chiesto una proroga. Nella Svizzera tedesca questa percentuale è solo del 5%.
Meno sorprendente è il fatto che un numero maggiore di economie domestiche con un reddito lordo mensile più elevato – da 4’000 a 8’000 franchi (76%) e oltre 8’000 franchi (84%) – sia riuscito a pagare tutte le fatture fiscali con mezzi propri rispetto a chi guadagna massimo 4’000 franchi (65%). L’8% delle economie domestiche con un reddito basso non è stato in grado di pagare tutte le fatture fiscali e ha ricevuto uno o più precetti esecutivi. Si tratta di un valore superiore alla media, poiché la percentuale tra i redditi tra 4’000 e 8’000 franchi e i redditi più alti si attesta rispettivamente al 3 e al 2%.
Più debitori fiscali nella Svizzera italiana e romanda
Il modo più comune di saldare la fattura fiscale è il pagamento una tantum dell’intero importo dopo aver ricevuto la fattura definitiva (30%). A seguire ci sono i pagamenti rateali in acconto dopo aver ricevuto la fattura fiscale provvisoria (24%) e il pagamento rateale dopo aver ricevuto quella definitiva (21%). Il 4% non ha ancora saldato nemmeno parzialmente la fattura fiscale 2021.
Mentre nella Svizzera tedesca la percentuale di persone che non ha ancora pagato le imposte di tre anni fa (2021) si ferma al 3%, nella Svizzera romanda la quota è del 7% e nella Svizzera italiana dell’8%.
I giovani preferiscono pagare tutto in una volta
La maggior parte delle persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni preferisce il pagamento unico dell’intero importo dopo aver ricevuto la fattura fiscale definitiva (36%), mentre tra le persone di età compresa tra i 36 e i 55 anni la percentuale è del 25%.
«I contribuenti più giovani tendono a pagare subito le fatture. I pagamenti anticipati per beneficiare dello sconto sono molto meno diffusi tra i 18-35enni rispetto agli anziani», afferma Kuhn.
Dichiarazione d’imposta: la maggior parte degli svizzeri la compila in autonomia
La maggior parte della popolazione residente in Svizzera compila da sola la dichiarazione dei redditi (63%). Il 21% si affida invece a un fiduciario. Gli uomini (68%) se ne occupano da soli più spesso delle donne (58%). Inoltre, le persone con un’istruzione superiore sono più propense a compilare i moduli da sole (69%) rispetto a chi ha una formazione medio-bassa (58%).
Secondo Kuhn, «le ormai consolidate soluzioni online per la compilazione della dichiarazione dei redditi hanno reso la procedura molto più snella e semplice per le persone senza una situazione finanziaria complessa. Anche se rimangono però alcune lacune formative».
Maggiori informazioni
Michael Kuhn esperto Comparis in credito ai consumatori telefono: 044 360 53 91 e-mail: media@comparis.ch comparis.ch
Chi è comparis.ch
Con oltre 80 milioni di visite all’anno, comparis.ch è uno dei siti web svizzeri più utilizzati. L’azienda confronta tariffe e prestazioni di casse malati, assicurazioni, banche, gestori di telefonia e presenta la più grande offerta online di auto e immobili in Svizzera. Grazie ad ampi confronti e valutazioni esaustive, Comparis porta trasparenza sul mercato, rafforzando così il potere decisionale dei consumatori. La società è stata fondata nel 1996 dall’economista Richard Eisler ed è di proprietà privata. L’azienda appartiene ancora oggi principalmente al suo fondatore. Comparis non è partecipata né dallo Stato né da altre imprese.