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Comunicato stampa: Assicurazione auto: premi in calo del 22% rispetto a 20 anni fa

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Comunicato stampa

Indice dei prezzi di Comparis per l’abitazione e la mobilità (MAb)

Assicurazione auto: premi in calo del 22% rispetto a 20 anni fa

L’indice dei prezzi MAb di Comparis misura il rincaro nei settori abitazione e mobilità, i due ambiti in cui la popolazione spende di più. Ad agosto 2024, i prezzi dei beni e servizi dell’indice dei prezzi MAb sono aumentati del 2,1% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Nel lungo periodo, tuttavia, i prezzi di alcuni prodotti e servizi sono scesi. L’assicurazione veicoli a motore, ad esempio, costa il 22,4%* in meno rispetto al 2004. «L’avvento degli assicuratori diretti e la maggiore trasparenza dei prezzi hanno fatto crollare i premi assicurativi negli ultimi vent’anni», afferma Adi Kolecic, esperto Comparis in mobilità.

Zurigo, 12 settembre 2024 – I costi abitativi e i prezzi e della mobilità in Svizzera sono aumentati del 2,1% rispetto al mese precedente. Lo dimostra l’indice dei prezzi MAb di Comparis, pubblicato trimestralmente da marzo 2024 in collaborazione con il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale di Zurigo (ETH). A titolo di confronto, l’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) dell’Ufficio federale di statistica (UST), che si basa su un paniere rappresentativo di oltre 1’000 beni e servizi, è cresciuto solo dell’1,1%*. Rispetto a maggio 2024, i prezzi dell’indice svizzero MAb di Comparis sono rimasti stabili.

Per una famiglia media in Svizzera, l’abitazione e la mobilità rappresentano circa il 40% del budget per il consumo giornaliero. Ecco perché per i consumatori le variazioni di prezzo in questo ambito risultano particolarmente dolorose. Nel settore delle abitazioni, ad esempio, l’indice MAb registra l’andamento degli affitti e del prezzo dell’elettricità. Nel settore della mobilità si considerano i prezzi del carburante, dell’auto e della sua assicurazione o dei biglietti dei trasporti pubblici.

Concretamente, un incremento dell’indice dei prezzi MAb del 2,1% significa che se l’anno scorso una famiglia ha speso 2’500 franchi al mese per l’affitto, 1’000 franchi per l’auto e 200 franchi per i biglietti dei trasporti pubblici, i costi sono ora aumentati di quasi 78 franchi. Si tratta di un incremento complessivo di 932 franchi all’anno solo per l’abitazione e la mobilità.

Assicurazione auto nettamente più conveniente a lungo termine

Nel confronto a lungo termine, le assicurazioni auto sono diventate molto più convenienti per i proprietari di veicoli. Sono infatti in media il 22,4%* più convenienti rispetto a 20 anni fa.

«L’avvento degli assicuratori diretti e la maggiore trasparenza dei prezzi hanno fatto crollare i premi assicurativi negli ultimi vent’anni. Inoltre, la circolazione stradale è diventata molto più sicura, il che si traduce in un minor numero di sinistri», spiega Adi Kolecic, esperto Comparis in mobilità. «Chi non cambia assicuratore da tempo potrebbe risparmiare molto sull’assicurazione auto. Per questo è importante confrontare diverse offerte», continua Kolecic.

Tuttavia, il rincaro generale negli ultimi anni non ha risparmiato le assicurazioni: i premi delle assicurazioni veicoli a motore sono aumentati del 4,7%* rispetto all’anno scorso.

«L’inflazione spinge i costi di riparazione verso l’alto. Inoltre, i problemi di approvvigionamento si traducono in un rincaro dei pezzi di ricambio e di conseguenza salgono anche i premi», spiega Kolecic.

L’aumento dei prezzi più marcato su base annua

In Svizzera sono aumentati soprattutto i prezzi dell’elettricità, che sono infatti cresciuti del 17,8%*. Secondo l’analisi di Comparis, nessun altro bene ha registrato un rincaro maggiore su base annua. A lungo termine, i prezzi dell’elettricità sono saliti in modo ancora più significativo: 20 anni fa, l’elettricità era il 78,1%* più economica.

Gli affitti degli appartamenti sono del 4%* più alti rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. I trasporti pubblici costano il 3,2%* in più, mentre gli altri beni di consumo per l’abitazione sono rincarati del 2,2%*.

Il calo dei prezzi più marcato su base annua

Un anno fa i consumatori pagavano di più per l’energia per il riscaldamento (gas, olio combustibile, legna e teleriscaldamento) rispetto ad agosto 2024. Secondo l’analisi di Comparis, i prezzi sono scesi dell’8,7%* rispetto all’anno scorso. Soprattutto l’olio combustibile è nettamente più economico rispetto a un anno fa (-12,6%*).

Al secondo posto troviamo i prezzi dei piccoli elettrodomestici, con un calo del 7,8%* rispetto ad agosto 2023. Sono ulteriormente scesi anche i prezzi di biciclette e biciclette elettriche (-7,2%*), pavimenti e tappeti (-6,1%*) e altri mobili, tra cui mobili per camera da letto, giardino, cucina e sala da pranzo (-5%).

Rincaro più alto per gli over 65 che vivono da soli

Analizzando i dati per tipo di economia domestica emerge che negli ultimi 12 mesi le economie domestiche composte da una sola persona di età pari o superiore a 65 anni hanno percepito il rincaro più alto per quanto riguarda l’abitazione e la mobilità. Attualmente percepiscono un tasso di rincaro del 2,7% rispetto all’anno scorso.

Dal punto di vista puramente matematico, sono le coppie over 65 senza figli a essere meno toccate dal rincaro. Con 111,7 punti, il rincaro percepito negli ultimi 12 mesi nei settori dell’abitazione e della mobilità è stato dell’1,7%.

A percepire maggiormente il rincaro è la fascia di reddito più bassa

Per quanto riguarda le fasce di reddito, rispetto allo scorso anno il costo della vita è cresciuto soprattutto per la fascia di reddito più bassa. L’indice dei prezzi MAb per questa categoria è aumentato del 2,8%.

La fascia di reddito più alta è stata la meno colpita dal rincaro. Rispetto all’anno scorso, i prezzi per questa categoria sono saliti dell’1,8%.

Nella Svizzera francese si registra il rincaro più marcato

Analizzando i dati per regione linguistica emerge che la Svizzera francese ha registrato il rincaro più elevato su base annua (+2,2%). Il rincaro più basso rispetto allo scorso anno è stato percepito nella Svizzera tedesca e romancia (+2,1%).

Indice dei prezzi MAb di Comparis

L’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) misura l’andamento dei prezzi sulla base di un paniere rappresentativo di circa 1’050 beni e servizi. Una continua diminuzione del potere d’acquisto o un aumento del livello medio dei prezzi sono sintomi di inflazione. L’IPC comprende 12 categorie principali, tra cui investimenti a lungo termine e affitti. Non sono tuttavia considerate grandi voci di spesa come i premi delle assicurazioni sociali o le imposte dirette. L’IPC non rispecchia quindi l’effettivo rincaro percepito dai consumatori.

L’indice dei prezzi MAb di Comparis, pubblicato in collaborazione con il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale di Zurigo (ETH), misura unicamente l’aumento dei costi abitativi e dei prezzi della mobilità. Vengono inoltre prese esplicitamente in considerazione singole tipologie di economie domestiche, fasce di reddito e regioni linguistiche. Viene anche fatto un confronto dei prezzi su 20 anni e vengono effettuati calcoli propri per singoli gruppi di prodotti. Nota importante: le cifre contrassegnate con un (*) sono state calcolate direttamente dall’Ufficio federale di statistica (IPC/UST) o si basano sulle cifre dell’IPC/UST.

La base di dati per l’indice dei prezzi MAb di Comparis è costituita dall’indice nazionale dei prezzi al consumo ( IPC ) e dall’indagine sul budget delle economie domestiche (IBED). Le ponderazioni per i nuovi indici dei prezzi si basano sull’ IBED . Successivamente, vengono calcolati gli indici di Laspeyres a catena con le serie di prezzi dell’IPC. La base dell’indice è dicembre 2017 (corrisponde al 100%).

Maggiori informazioni

Adi Kolecic
esperto in mobilità e viaggi
telefono: +41 78 884 11 54
e-mail:  media@comparis.ch
comparis.ch

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