Comunicato stampa: Aumento dei premi dell’assicurazione auto nel 2025: è davvero colpa dell’inflazione?
Un document
Comunicato stampa
Analisi di Comparis
Aumento dei premi dell’assicurazione auto nel 2025:
è davvero colpa dell’inflazione?
Nel 2025 molti assicuratori auto in Svizzera aumenteranno i premi per i clienti attuali. I motivi principali sarebbero l’inflazione e l’incremento dei costi dei sinistri. Lo dimostra un’analisi di Comparis. «Le motivazioni degli assicuratori sono discutibili», afferma Adi Kolecic, esperto Comparis in mobilità. Il tasso di inflazione è infatti simile a quello del 2021.
Zurigo, 3 dicembre 2024 – Un’analisi del servizio di confronti online Comparis mostra che il prossimo anno molti assicuratori auto in Svizzera aumenteranno i premi per i clienti attuali. 6 delle 13 compagnie assicurative interpellate hanno annunciato un adeguamento generale dei premi per il 2025. 4 offerenti introdurranno aumenti individuali dei premi per i contratti in essere. Solo il TCS non prevede rincari per i clienti attuali.
«Solo un pretesto per alzare i prezzi dopo anni di premi in calo»
Diversi assicuratori motivano il rincaro con l’inflazione, l’aumento dei costi nella gestione dei sinistri e il maggior numero di sinistri dovuti a eventi ambientali. I costi dei pezzi di ricambio e delle riparazioni sono ad esempio saliti in modo significativo. Di conseguenza sono aumentati anche i costi dei sinistri. Già nel 2024 i premi delle assicurazioni veicoli a motore erano del 4,7% più alti rispetto all’anno precedente.
«Le motivazioni degli assicuratori sono discutibili», afferma Adi Kolecic, esperto Comparis in mobilità. «Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, a ottobre 2024 il tasso di inflazione in Svizzera era dello 0,6% – un valore simile a quello del 2021. Ci si chiede quindi se gli assicuratori non utilizzino il rincaro come pretesto per rialzare i prezzi dopo anni di premi in calo».
Gli assicuratori non rivelano l’entità degli aumenti
Solo un offerente (Simpego) ha comunicato l’aumento medio effettivo (ca. 5%). Gli altri assicuratori non hanno ancora svelato dati concreti sulle modifiche dei premi per i clienti attuali. Tuttavia, secondo informazioni interne a Comparis, in alcuni casi senza sinistri precedenti i premi potrebbero aumentare del 15% rispetto al 2024.
Calo a lungo termine dei premi delle assicurazioni auto
L’andamento a lungo termine mostra che i premi dell’assicurazione auto sono nettamente più bassi rispetto a 20 anni fa. Ora sembra che gli assicuratori stiano invertendo la tendenza.
«I clienti non dovrebbero farsi abbindolare da motivazioni vaghe come l’inflazione e accettare passivamente gli aumenti dei premi», esorta Kolecic. «Mai come ora conviene confrontare i premi per trovare offerte più convenienti».
Molti proprietari di auto non sanno che dopo un aumento dei premi possono disdire il contratto anche al di fuori dei normali termini di disdetta e passare così a un offerente più conveniente. Questo a condizione che si tratti di un adeguamento generale dei premi e non di un aumento dovuto a un sinistro. Comparis invita tutti gli assicurati a valutare attentamente la propria polizza auto e, se necessario, a prendere in considerazione un cambio di assicurazione.
Metodologia
Comparis ha interpellato per iscritto 13 assicuratori auto svizzeri (Allianz, AXA, Baloise, Generali, Helvetia, Mobiliare, Postfinance, Simpego, Smile, Sympany, TCS, Vaudoise e Zurich) in merito ai nuovi aumenti dei premi.
Maggiori informazioni
Adi Kolecic esperto in mobilità e viaggi telefono: +41 78 884 11 54 e-mail: media@comparis.ch comparis.ch
Chi è comparis.ch
Con oltre 80 milioni di visite all’anno, comparis.ch è uno dei siti web svizzeri più utilizzati. L’azienda confronta tariffe e prestazioni di casse malati, assicurazioni, banche, gestori di telefonia e presenta la più grande offerta online di auto e immobili in Svizzera. Grazie ad ampi confronti e valutazioni esaustive, Comparis porta trasparenza sul mercato, rafforzando così il potere decisionale dei consumatori. La società è stata fondata nel 1996 dall’economista Richard Eisler ed è di proprietà privata. L’azienda appartiene ancora oggi principalmente al suo fondatore. Comparis non è partecipata né dallo Stato né da altre imprese.