Schweizerischer Gewerkschaftsbund SGB
Sicurezza ai confini e effettivi di personale nell'AFD: il Consiglio federale risparmia a scapito della popolazione e del personale
Bern (ots)
Alla conferenza stampa indetta il 3 febbraio u.s. a Berna, garaNto, il sindacato del personale delle dogane e delle guardie di confine, ha nuovamente invitato il Consiglio federale, il Parlamento e l'Amministrazione federale delle dogane (AFD) a intervenire in modo rapido e coerente per ovviare in particolare alle grandi lacune nella sicurezza imputabili alla cronica scarsità di personale sia nella carriera civile che in quella uniformata.
Con le decisioni di facciata del 26.01.2011 il Consiglio federale ha dimostrato una volta di più di non prendere sul serio le lacune nella sicurezza e di non essere intenzionato a creare nuovi posti di lavoro in dogana e nel Corpo delle guardie di confine (Cgcf). Gli 11 posti autorizzati per le guardie sono destinati all'adempimento di compiti nell'ambito di Schengen/Dublino mentre non ne sono previsti per rispondere all'emergenza al fronte o nell'esercizio.
Per questa conferenza stampa, garaNto ha raccolto l'importante sostegno della consigliera nazionale Maria Roth-Bernasconi (PS/GE) e del consigliere nazionale Hans Fehr (UDC/ZH).
Maria Roth-Bernasconi ha evidenziato gli effetti collaterali dei programmi di risparmio degli ultimi anni: nel 2003 l'anima civile dell'AFD occupava 2'696 collaboratori contro 2'340 a fine 2010 (-356 impieghi). Con il programma di consolidamento 11-13 il Consiglio federale mantiene la pressione al risparmio sulla dogana. La consigliera nazionale ginevrina sollecita il Consiglio federale ad autorizzare i 60 posti di cui l'AFD ha comprovatamente bisogno e a aumentare dallo 0,5% all'1,0% il tasso di controllo nel traffico delle merci. A tal fine è necessario un ulteriore centinaio di posti.
Il consigliere nazionale Hans Fehr ha invitato il Consiglio federale a riconoscere finalmente che la situazione sul fronte della sicurezza è cambiata. Con la riduzione dell'effettivo Cgcf di 74 persone - dai 2012 nel 2003 ai soli 1938 impieghi attuali - il Corpo invece di accrescere è alquanto debilitato anche con i 35 impieghi supplementari autorizzati o ancora da autorizzare. Visto il deterioramento della sicurezza non si può più parlare di densità di controllo adeguata alla situazione. Si pone inoltre la questione fondamentale della politica di Stato e ciò che implica se il Consiglio federale può semplicemente ignorare un mandato parlamentare.
Il segretario centrale di garaNto André Eicher ha nuovamente chiesto un aumento da 340 a 400 degli effettivi autorizzati nella regione guardie di confine di Ginevra. Un aumento reso necessario dal fatto che dopo l'adesione della Svizzera a Schengen 150 guardie hanno lasciato il confine per occuparsi del controllo delle persone all'aeroporto di Cointrin. L'assunzione di questi compiti nel 2008 è stata intempestiva e precipitosa. Un errore di gestione che Eicher rimprovera al Comando centrale del Corpo delle guardie di confine.
Eicher ribadisce infine le rivendicazioni che garaNto porta avanti dal 2008: 200 posti in più per la carriera civile e altrettanti per quella uniformata, finanziati con un aumento dei crediti per il personale. La situazione di Ginevra e i maggiori pericoli ai confini nazionali non fanno che confermare la fondatezza di queste rivendicazioni.
Contatto:
André Eicher, segretario centrale garaNto, tel. 079 380 52 53