Discours Suisse: Disoccupazione giovanile - Svizzera tedesca sempre più toccata
Zurigo (ats/ots) -
Di Lorenzo Pusterla, ats
La disoccupazione giovanile tocca sempre più la Svizzera tedesca, dove dalla fine degli Anni %90 i relativi tassi si sono avvicinati a quelli della Svizzera latina. L'acuirsi della situazione ha fatto entrare questa tematica fra le priorità dell'agenda politica nazionale.
Secondo i dati del Segretariato di stato dell'economia (seco), i 28'310 giovani fra i 15 e i 24 anni che erano iscritti nel 2004 in un centro di collocamento corrispondono ad un tasso di senza impiego del 5,1%: una quota ben superiore al 3,9% della fascia d'età fra i 25 e i 49 anni.
La forbice si chiude
Nella Svizzera tedesca il tasso di senza lavoro sotto i 25 anni ha raggiunto un picco del 5,4% nel gennaio 2004, con una crescita di quatto punti rispetto ai minimi del 2001. Se negli Anni %90 l'indice per la Svizzera romanda e il Ticino era fino a 5 punti superiore a quello dei cantoni tedescofoni, dal 1997 la forbice si è chiusa, con un divario che raggiunge ormai soltanto un punto percentuale.
"La situazione attuale non è di per sé nuova", afferma Hermann Engler, capo dell'Ufficio dell'economia e del lavoro del Canton Argovia. Già in precedenti fasi congiunturali negative, come nel 1997, la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli preoccupanti e da più parti si è iniziato ad elaborare programmi. Ma la congiuntura si è sempre ripresa prima che si iniziasse ad applicarli.
Più collaborazione
Nuovi sono oggi la più stretta collaborazione fra uffici e dipartimenti, quella con altri cantoni, come pure il dibattito e le proposte a livello di formazione professionale: un campo dove emergono problemi strutturali e dove si cerca di meglio far combaciare domanda e offerta di posti di tirocinio.
I nuovi progetti elaborati nel Canton Argovia vanno nella direzione di un miglior coordinamento fra tutti gli addetti ai lavori. Con l'inizio del nuovo anno scolastico saranno lanciati, come in diversi altri cantoni, programmi di mediazione nella ricerca di posti di tirocinio, periodi di pratica professionale per giovani al termine del tirocinio e semestri di motivazione per quelli al termine della scuola dell'obbligo.
"Mentoring" e "coaching"
I progetti considerati più promettenti emersi in una conferenza fra addetti ai lavori di 10 cantoni della Svizzera tedesca hanno spesso nomi inglesi. Un'idea è quella del "mentoring", che consiste nel trovare persone pronte ad accompagnare e consigliare i giovani prima e durante l'apprendistato. L'accompagnamento dei giovani all'entrata nel mercato del lavoro prende invece il nome di "job coaching".
I "mentori" possono essere pensionati con contatti nel mondo professionale, che come nel caso di un progetto in via di allestimento a Kloten (ZH) vengono reclutati attraverso il Rotary.
Un altro approccio è quello che si rivolge ai giovani stranieri: una categoria per la quale il rischio di disoccupazione è più che doppia rispetto ai giovani svizzeri. A Zurigo la Caritas gestisce da due anni un progetto di mentoring riservato alle giovani immigrate.
Ogni anno sono 50 le ragazze all'ultimo anno della scuola dell'obbligo che ricevono l'appoggio di una tutrice. "Tutte le partecipanti al programma hanno trovato una sistemazione: per i due terzi sotto forma di un apprendistato o di un praticantato, mentre un altro terzo prosegue la formazione scolastica", dichiara la responsabile del progetto Susanne Odermatt.
Altri programmi di mentoring e di job coaching, resi possibili dal secondo decreto federale sui posti di tirocinio, sono stati lanciati a Berna e a Basilea, dove di recente si è tenuto un simposio sul tema, riservato agli specialisti della Svizzera tedesca. "Peccato che in simili occasioni non ci si possa confrontare con le esperienze fatte nelle altre regioni linguistiche", osserva la Odermatt.
Test online
Un'altra proposta è quella di uniformare le competenze richieste ai giovani che terminano la scuola dell'obbligo. Qui il problema è che spesso le aziende che formano apprendisti non si affidano alle note e alle valutazioni scolastiche, ma organizzano test attitudinali.
Un progetto in questo campo è un sistema di valutazione online sviluppato dal dipartimento dell'educazione sangallese. Al sito "www.stellwerk-check.ch" i giovani alla fine dell'ottavo anno scolastico hanno la possibilità di mettere alla prova le loro competenze nelle materie più importanti e nella soluzione di problemi interdisciplinari.
L'idea è di dare ai giovani e agli insegnanti uno strumento che permetta di correggere nell'ultimo anno scolastico le possibili carenze in vista della scelta di una determinata formazione professionale. Il progetto sarà esteso dalla primavera 2006 a tutte le ottave classi del Canton San Gallo e sarà sperimentato dalla prossima estate in classi pilota del Canton Zurigo.
NOTA: la notizia è stata redatta nell'ambito del Progetto "Discours Suisse", patrocinato dal Forum Helveticum (FH), dalla Netzwerk Müllerhaus (NM) e dall'Agenzia telegrafica svizzera (ats), il cui scopo è di promuovere la comprensione tra le comunità linguistiche del Paese. Informazioni più complete sono contenute sul sito internet www.discours-suisse.ch. L'indirizzo email è info@discours-suisse.ch.
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