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Discours Suisse - Terza età e alloggio: Anziani sempre più indipendenti

Berna (ats/ots) -

L'aumento della speranze di vita e le
migliorate opportunità di invecchiare in buona salute si
ripercuotono sulle forme abitative predilette dagli anziani. Nella
Svizzera tedesca vanno di moda le comunità della Terza età. I
romandi preferiscono rimanere il più a lungo possibile fra le mura
domestiche.°
Nella Svizzera romanda le persone anziane entrano più tardi in
una casa di cura rispetto alla Svizzera tedesca. I cantoni romandi
si sono inoltre dotati di servizi Spitex per le cure a domicilio
più sviluppati rispetto alla media nazionale. Nel canton Ginevra i
servizi Spitex hanno curato 16'104 persone a casa loro nel 2006,
afferma la portavoce dell'organizzazione Séverine Pinaud.
L'età media delle persone che hanno ricevuto cure a domicilio è
di 74 anni, quella delle persone nelle case di cura è di 86 anni.
La degenza in un cosiddetto "Etablissement medico-social" (EMS)
dura in media tre anni e quattro mesi.
Il capo del Dipartimento ginevrino della sanità, Pierre François
Unger, ritiene che la situazione sia "sotto controllo" per quanto
riguarda i posti disponibili nelle case di cura. Su 3400 anziani
attualmente ospitati nelle EMS del cantone, le persone sulle liste
d'attesa sono circa 300.
Nel corso della primavera saranno inaugurati tre nuovi EMS con
190 letti ed entro il 2010 è prevista l'apertura di altre tre case
di cura, per un totale di 1150 nuovi posti-letto.
Anche nel Giura gli anziani preferiscono farsi curare fra le
mura domestiche. "Siamo un cantone piuttosto di campagna e da noi
il 40% delle persone - il 10% in più rispetto alla media svizzera -
vive a casa propria", dichiara Gabriel Nussbaumer, del Dipartimento
della sanità.
Nel cantone sono inoltre molti gli anziani che vivono ancora con
i propri figli. Di qui la necessità di mettere a disposizione delle
strutture diurne, o "Foyer de jour". Due di queste strutture sono
già in funzione nel canton Neuchâtel.
Nella Svizzera tedesca le cooperative e le comunità per anziani
"colmano una vera e propria lacuna sul mercato degli alloggi per
anziani", afferma la consulente per la Terza età Simone Gatti.
Uno dei primi esempi di comunità abitativa per anziani - o
"Alters-WG" come viene chiamata in tedesco - è quella fondata nel
1998 da Züsi Keller, oggi 80enne, che a quasi dieci anni di
distanza parla in toni entusiastici della "fantastica villa" sullo
"Züriberg", la collina "chic" di Zurigo, condivisa con altre cinque
donne.
La più giovane inquilina ha oggi 50 anni, la più anziana è la
fondatrice. L'affitto di una camera varia fra i 1450 e i 1700
franchi mensili. Tutte le coinquiline sono vedove, nubili o
divorziate, ma nessuna abitava in precedenza nel quartiere
zurighese "dei ricchi".
Un'organizzazione privata che nella Svizzera tedesca ha dato
vita, gestisce o offre consulenza ad una dozzina di centri
abitativi per la "seconda fase dalla vita" è la cooperativa
"Zukunftswohnen" ("vivere nel futuro") di Wallisellen (ZH), di cui
Simone Gatti è presidente.
A prendere l'iniziativa sono molto spesso le donne, afferma la
consulente. I motivi sono anche demografici: le donne rappresentano
infatti la maggioranza delle persone anziane, vivono spesso da sole
e percepiscono le rendite AVS e la pensioni più basse.

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