GastroSuisse è molto dispiaciuta della decisione del CET-CS
Zurigo (ots)
GastroSuisse è dispiaciuta della decisione della Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-CS). La CET-CS chiede infatti al sui Consiglio di raccomandare il rifiuto dell'iniziativa popolare federale "Basta con l'IVA discriminatoria per la ristorazione!". Il Consiglio degli Stati, in quanto seconda camera di consiglio, rilascerà la sua raccomandazione nell'ambito della sessione primaverile di marzo 2014.
Le prestazioni di ristorazione sono penalizzate sul piano fiscale rispetto alle prestazioni dei take-away sin dall'introduzione dell'IVA nel 1995. Chi pranza in un ristorante paga per esempio su venti franchi un'imposta sul valore aggiunto di 1,50 franchi. Acquistando lo stesso pranzo presso un take-away per asporto, il cliente paga solo 50 centesimi di IVA.
In nessun'altra categoria merceologica a livello di tassazione IVA si fa differenza se il prodotto sia fornito in relazione a una prestazione o meno. Il fatto per esempio di acquistare un armadio dal falegname e di costruirselo da soli a casa oppure di farsi consegnare lo stesso mobile a casa e di farlo anche montare non ha alcuna influenza a livello di aliquota IVA.
Nel settembre 2011 GastroSuisse ha pertanto presentato l'iniziativa "Basta con l'IVA discriminatoria per la ristorazione!" e chiede il pari trattamento ai fini dell'IVA per i medesimi prodotti.
GastroSuisse è la Federazione dell'Albergheria e della Ristorazione svizzera. Circa 20'000 soci, di cui 3'000 strutture ricettive, organizzati in 26 sezioni cantonali e quattro gruppi di lavoro, fanno parte della più grande federazione padronale del settore ricettivo.
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