Allianz Risk Barometer 2015: modifiche normative e legislative il rischio numero uno per le imprese svizzere
Wallisellen (ots)
- Interruzione di esercizio e della catena di approvvigionamento, catastrofi naturali, incendio ed esplosioni saranno nel 2015 tra i maggiori rischi per le imprese a livello mondiale, affermano gli esperti di analisi dei rischi Allianz. - In Svizzera, per la prima volta, sono invece le modifiche normative e legislative ad essere percepite come il rischio principale, prima ancora dell'interruzione di esercizio e dei disordini politici e sociali. - In ascesa i rischi informatici.
In un'economia sempre più interconnessa cresce per le imprese il rischio di interruzione dei processi operativi che va ad aggiungersi ai rischi tradizionali come interruzione di esercizio e della catena di approvvigionamento (46% degli intervistati), catastrofi naturali (30%), incendi ed esplosioni (27%). Anche i rischi informatici (17%) e politici (11%) vengono avvertiti dalle imprese come una minaccia sempre più forte. È questo il risultato dell'Allianz Risk Barometer 2015 (quarta edizione), che ha coinvolto oltre 500 risk manager ed esperti del ramo assicurazioni per aziende del Gruppo e di imprese internazionali in 47 paesi.
La crescente interdipendenza tra settori industriali e processi pone le imprese di fronte a un numero sempre maggiore di elementi in grado di provocare un'interruzione dell'attività. "Le ripercussioni negative possono moltiplicarsi rapidamente comportando per un singolo rischio una serie di rischi accessori. Catastrofi naturali e attacchi informatici, ad esempio, possono causare un'interruzione dell'attività non solo in una singola impresa ma colpire un intero settore o un'infrastruttura critica" afferma Chris Fischer Hirs, CEO di Allianz Global Corporate & Specialty SE (AGCS), società di assicurazioni speciali e per aziende di Allianz SE. "La gestione del rischio deve tenere conto di questa nuova realtà. Le aziende che riconoscono per tempo gli effetti delle interazioni possono ridurre al minimo i danni o addirittura prevenirli del tutto. Per controllare efficacemente i rischi moderni, le imprese devono rafforzare anche la collaborazione tra le diverse funzioni aziendali."
I rischi principali per le imprese svizzere
Nonostante l'interruzione di esercizio resti anche in Svizzera per oltre il 26% degli intervistati uno dei rischi di maggior rilevanza (2° posto in classifica nel 2015 contro il 1° posto nel 2014 con una quota del 44%), quello che maggiormente preoccupa gli esperti di gestione e analisi del rischio sono le modifiche normative e legislative, che con il 42% si collocano nettamente al primo posto della classifica facendo un notevole salto in avanti rispetto al 3° posto dell'anno scorso. "Molte imprese svizzere operano a livello internazionale e sono fortemente orientate all'esportazione. All'estero devono confrontarsi in genere con leggi e norme in continuo cambiamento e questo può avere effetti negativi sull'attività. Ma anche le iniziative politiche sul tema dell'immigrazione di massa ed Ecopop hanno certamente lasciato traccia nel nostro paese facendo crescere le incertezze" commenta Severin Moser, CEO di Allianz Suisse. "Le imprese svizzere hanno bisogno di condizioni stabili e specialisti internazionali. Per questo mi auguro che la nuova regolamentazione dell'immigrazione tenga nel dovuto conto le esigenze e gli interessi dell'economia."
Tensioni politiche sempre più preoccupanti
Il clima di maggiore incertezza percepito dalle imprese svizzere è dovuto tuttavia anche all'inasprimento della situazione geopolitica: i rischi politici sono considerati una delle principali cause di interruzione della catena di approvvigionamento. Non sorprende, quindi, che il 26% degli intervistati percepisca i disordini sociali e politici come minaccia rilevante collocandoli per la prima volta tra i primi tre rischi per le imprese in Svizzera, davanti alla criminalità informatica e all'inasprimento della concorrenza. "Oggi i rischi di un Paese cambiano con una frequenza maggiore rispetto al passato. Quindi anche le valutazioni dei rischi sono diventate più volatili" afferma Moser. Non è da escludere che un'altra potenziale fonte di tensioni politiche per questo 2015 possa essere la drastica riduzione del prezzo del greggio che metterà in serie difficoltà i conti pubblici dei paesi esportatori di petrolio. Stando all'indagine, uno dei compiti fondamentali della gestione del rischio nei prossimi cinque anni sarà proprio la tutela dai rischi connessi a politica e terrorismo. Gli esperti di gestione e analisi del rischio di Allianz Suisse vedono inoltre un ulteriore grande rischio nelle oscillazioni di mercato (21%; ad es. tassi di cambio e interessi) che fanno così il loro primo ingresso in classifica piazzandosi direttamente al 4° posto.
In ascesa i rischi informatici
È in crescita anche il numero delle imprese che si sentono minacciate dai rischi connessi alla rete. L'Allianz Risk Barometer 2015 vede per la prima volta criminalità informatica e interruzioni dei sistemi informatici tra i primi cinque rischi a livello globale (17%) e al 6° posto in Svizzera (21%). "Le relazioni economiche della Svizzera a livello mondiale la espongono fortemente al rischio della criminalità informatica" dichiara Moser. Secondo il CEO di Allianz Suisse la sicurezza assoluta non esiste e ogni impresa deve decidere se farsi carico dei rischi residui o se trasferirli a una compagnia di assicurazioni. Ma la cosa più importante per un'azienda è condurre un'analisi dei rischi completa e predisporre mezzi sufficienti per evitare interruzioni di attività a causa di problemi informatici.
Per ulteriori informazioni sull'Allianz Risk Barometer 2015 e per scaricare il documento: http://ots.ch/IZIus
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