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Cifre record per i richiami di prodotti: uno studio di Allianz quantifica in 10,5 milioni di euro i danni per ogni richiamo

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Wallisellen (ots)

- Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) ha analizzato 367 
  casi di richiami di prodotti in 28 Paesi e 12 settori. 
- Un richiamo di grandi proporzioni provoca in media danni per 10,5  
  milioni di euro, ma a causa dell'«effetto domino» singoli casi 
  possono raggiungere anche importi miliardari. 
- L'industria automobilistica èla più colpita, seguita da quella 
  alimentare e delle bevande e dal settore dell'informatica e 
  dell'elettronica. 
- I richiami di prodotti sono un tema importante per l'industria 
  svizzera degli alimenti e delle bevande.

Errori che si pagano cari: un difetto al pedale e l'auto accelera in modo incontrollato; un problema nella lavorazione delle arachidi e l'intero settore subisce una contrazione di fatturato del 25%. Ciascuno di questi casi ha avuto come conseguenza importanti richiami di prodotti, con perdite miliardarie. Oggi il rischio legato ai prodotti è una delle insidie maggiori che le aziende devono affrontare. Negli ultimi dieci anni i rischi di richiami sono aumentati in modo considerevole e il potenziale di danni più vasti e complessi è in crescita, avverte l'assicuratore industriale Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) in un nuovo rapporto. L'analisi di 367 casi d'assicurazione a livello mondiale evidenzia che l'industria più colpita dai richiami di prodotti è quella automobilistica, seguita dal settore degli alimenti e delle bevande.

Negli ultimi dieci anni i casi di richiami sono aumentati in modo costante. «Ad oggi abbiamo raggiunto cifre record per quanto riguarda le dimensioni e i costi dei richiami», afferma Christof Bentele, Head of Global Crisis Management presso AGCS. Nella sua opinione, molti sono i fattori che concorrono a tale situazione, tra cui regolamentazioni più rigorose e pene più severe, l'avanzamento di grandi gruppi multinazionali e di complesse catene di fornitura globali, la maggiore consapevolezza dei consumatori, gli effetti della pressione economica su ricerca, sviluppo e produzione e la crescente importanza dei social media.

Lo studio «Product Recall: Managing The Impact of the New Risk Landscape» ha analizzato 367 richieste di richiami di prodotti in 28 Paesi e 12 settori tra il 2012 e il primo semestre del 2017. I richiami sono da imputare in primo luogo a prodotti difettosi o a esecuzioni scorrette, e poi anche a contaminazioni di prodotti. I costi medi di un richiamo di vaste proporzioni ammontano a più di 10,5 milioni di euro, ma di recente alcuni casi particolarmente gravi hanno superato di gran lunga questa cifra. Più del 50% dei danni complessivi è da ricondurre ad appena dieci richiami. Secondo l'analisi di AGCS il settore dell'informatica e dell'elettronica si colloca al terzo posto dopo l'industria automobilistica e quella alimentare e delle bevande.

I casi di richiamo più costosi riguardano l'industria automobilistica: la colpa è dell'effetto domino

«I richiami nell'industria automobilistica rappresentano oltre il 70% della somma dei danni complessivi analizzati, un dato che non sorprende se si considerano i recenti record di attività sia negli USA sia in Europa . Nell'industria automobilistica i richiami sono sempre più frequenti e riguardano un numero crescente di veicoli», sottolinea Carsten Krieglstein, Regional Head of Liability, Central & Eastern Europe, AGCS. «A ciò contribuiscono fattori come tecnologie più complesse, tempi di collaudo ridotti, outsourcing di ricerca e sviluppo e crescente pressione sui costi. Il progresso tecnologico e la transizione verso una mobilità elettrica e autonoma preannunciano inoltre nuovi rischi di richiami».

Nell'ambito di una delle più vaste operazioni di richiamo mai verificatesi nel settore automobilistico, tra i 60 e i 70 milioni di veicoli di almeno 19 fabbricanti a livello mondiale torneranno nelle officine a causa di airbag difettosi. I costi sono stimati in quasi 21 miliardi di euro. Questo caso è esemplificativo del sempre più frequente meccanismo dell'«effetto domino» che interessa l'industria automobilistica ma anche altri settori. Dal momento che numerosi componenti di ampia diffusione vengono utilizzati contemporaneamente da vari fabbricanti, un solo richiamo può avere ripercussioni su tutto il settore.

I richiami di prodotti sono un tema importante per l'industria svizzera degli alimenti e delle bevande

L'industria degli alimenti e delle bevande è, con il 16% dei casi di perdite analizzati, il secondo settore più colpito. I costi medi per un richiamo importante si attestano a quasi 8 milioni di euro. A sollevare problemi sono soprattutto la mancata dichiarazione degli allergeni (inclusa l'indicazione errata degli ingredienti) e gli agenti patogeni, nonché la contaminazione che avviene attraverso parti in vetro, metallo o materiali sintetici. «Anche in Svizzera la manipolazione e il richiamo dei prodotti sono temi importanti per i nostri clienti attivi nell'industria alimentare e delle bevande», spiega Christoph Müller, responsabile AGCS Svizzera. Nel nostro Paese, l'incremento della domanda di soluzioni assicurative è da ricondurre soprattutto alle grandi imprese che, in qualità di clienti finali, intendono tutelarsi da eventuali difficoltà dei fornitori principali. «Un altro fattore trainante del mercato sono le esperienze passate di sinistri direttamente imputabili al richiamo o alla manipolazione di prodotti», aggiunge Müller.

Lo studio di AGCS rileva che i prodotti provenienti dall'Asia continuano a generare una quantità di procedure di richiamo superiore alla media negli USA e in Europa, circostanza che rispecchia lo spostamento verso est delle catene di fornitura globali e i controlli di qualità storicamente meno rigorosi in alcuni Paesi asiatici. Tuttavia, l'incremento delle prescrizioni in materia di sicurezza e la maggiore consapevolezza dei consumatori contribuiscono a intensificare le procedure di richiamo anche in Asia.

Gestione precoce delle crisi come parte della cultura aziendale

Pianificare e programmare in modo lungimirante può avere effetti decisivi sulla portata di un richiamo e sui danni finanziari e d'immagine. Nell'ambito di una strategia globale di gestione dei rischi, assicurazioni specifiche per i richiami di prodotti possono aiutare le imprese a recuperare più in fretta le perdite coprendo i costi generali del richiamo, tra cui anche l'interruzione d'esercizio. Tali assicurazioni consentono anche di avvalersi di servizi di gestione delle crisi e di consulenti specializzati, che analizzano le procedure aziendali e, in caso di contaminazione, offrono assistenza a livello mondiale in ambiti quali la collaborazione con le autorità, la comunicazione, la rintracciabilità dei prodotti e le analisi di laboratorio di prodotti contaminati, inclusi test del DNA e sequenziamento genomico.

«Oggi si presta molta più attenzione a come le imprese affrontano il problema di prodotti difettosi o contaminati, alla rapidità della loro reazione e alla loro affidabilità in termini di sicurezza dei prodotti. Oggi anche i consumatori si fanno sempre più sentire e scelgono i prodotti sulla base del modo in cui le imprese affrontano le crisi. Un'impresa che include la gestione delle crisi nella propria cultura aziendale è molto meno vulnerabile ai grandi scandali», conclude Bentele.

Contatto:

Heidi Polke-Markmann, +49 89 3800 14303: heidi.polke@allianz.com
Daniel Aschoff, +49 89 3800 18900: daniel.aschoff@allianz.com
Bernd de Wall, +41 58 358 84 14: bernd.dewall@allianz.ch

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