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Media Service: Consiglio svizzero della stampa: Lo scopo buono "riscatta" il mezzo usato; Presa di posizione 15/2014 (presserat.ch/_15_2014.htm)
Un document
Bern (ots)
Parti: Fondazione aiuto svizzero per madre e bambino c. «Die Zeit»
Tema: deformazione di testi / Ricerche discrete
Reclamo respinto
Riassunto
Lo scopo buono "riscatta" il mezzo usato
Il Consiglio svizzero della stampa ha respinto un reclamo presentato dalla fondazione "Aiuto svizzero per madre e bambino" contro l'edizione elvetica del settimanale "Die Zeit". Un servizio pubblicato nell'agosto 3013 descriveva un colloquio condotto con una donna in gravidanza in un ufficio della fondazione. Argomento del colloquio: aborto sì o no. L'autrice del servizio si era annunciata come richiedente la consulenza in prima persona, in quanto in attesa di un bimbo non voluto da un partner non suo marito. L'aver fornito una falsa identità era, secondo l'autrice del servizio, necessario per assicurare autenticità al servizio. In ogni caso la fondazione ha potuto dire la sua sul contenuto del servizio prima della pubblicazione. Il problema è: fino a che punto il giornalista può/deve compromettersi in prima persona? Solo in casi eccezionali, dice il Consiglio della Stampa In primo luogo, deve esistere un interesse pubblico evidente. Inoltre, non dev'esservi nessun altro mezzo per conseguire lo stesso risultato. In terzo luogo, deve essere rispettata la proporzionalità tra l'intrusione nella sfera privata e l'interesse del pubblico.
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