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Media Service: Consiglio svizzero della stampa: La sfera privata e la dignità di un bambino abusato sessualmente devono essere scrupolosamente rispettate (Presa di posizione 45/2017)
Un document
Bern (ots)
Parti: X. e Y. c. «Le Matin»
Tema: Identificazione
Reclamo accolto
Riassunto
Possono i media, occupandosi di casi di abuso sessuale commessi a danno di bambini, descrivere in dettaglio la vittima, come vive il suo dramma, i traumi che ha subito, perché il pubblico sia meglio informato sui fatti e il contesto relativo? Sì, risponde il Consiglio svizzero della stampa, purché il principio del massimo rispetto dovuto alla vittima sia scrupolosamente osservato.
Nel gennaio 2017, «Le Matin» riportava - sia nell'edizione online sia nell'edizione cartacea - la notizia di un caso di abuso sessuale commesso in Vallese ai danni di un bambino. L'articolo, pur dando della vittima un nome di copertura, forniva vari particolari sulla sua famiglia, sul tipo di vita che essa conduceva nella località in cui risiede, nonché alcuni particolari sul tipo di sevizie subite dal piccolo. I suoi famigliari si sono rivolti al Consiglio della stampa sostenendo che la dignità e la sfera personale del bambino erano state abusate, rendendolo in qualche modo identificabile.
Pur ammettendo che la copertura del fatto da parte di «Le Matin» non eccede nel senso del sensazionalismo, e che una parte degli elementi contenuti nell'articolo erano utili alla comprensione del contesto, il Consiglio della stampa ritiene che altri particolari contenuti nell'articolo non fossero necessari alla comprensione del caso e si possano perciò considerare lesivi della vita privata e della dignità della vittima. Il giornale avrebbe dovuto dar prova di un maggiore ritegno: almeno per non infliggere altre sofferenze a un soggetto già duramente provato.
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