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Media Service: Il Consiglio della stampa ha respinto un reclamo contro «infosperber»: Un'imprecisione che non inganna il lettore (Presa di posizione 10/2019)

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Bern (ots)

Parti: Aldrovandi c. «Infosperber»

Tema: Ricerca della verità / Rettificazione / Distinzione tra fatti e commenti / Omettere informazioni importanti

Reclamo respinto

Riassunto

Il Consiglio della stampa ha respinto un reclamo presentato dal giornalista Mario Aldovrandi contro il sito internet «infosperber». Ex redattore del giornale «Obersee Nachrichten» a Rapperswil-Jona, il giornalista reclamava contro un'informazione pubblicata nel sito, intitolata: «kontertext: limiti del giornalismo di propaganda». Il contesto era dato dal procedimento intentato dal Comune di Rapperswil-Jona e dal direttore del Circondario della Linth contro l'«Obersee Nachrichten» e due suoi ex redattori: l'editore e caporedattore Bruno Hug e Mario Aldovrandi. Quest'ultimo in particolare fa notare nel suo reclamo che il titolo «Niente più Kesb, niente più terrore» («Nie wieder Kesb, nie wieder Terror») non è mai uscito sul giornale [Kesb è l'acronimo in tedesco dell'Autorità regionale di protezione: «Kindes-und Erwachsenschutzbehörde») e che alcune espressioni citate nell'articolo erano prese da Facebook oppure da lettere di lettori e non avevano alcun rapporto con gli articoli scritti da lui e da Hug.

Il Consiglio della stampa ribadisce nella sua presa di posizione che le redazioni sono tenute a correggere, prima di pubblicarle, notizie contenenti errori oppure falsità. Una rettifica, tuttavia, non è necessaria quando si tratta di mere imprecisioni, di scarso rilievo per il lettore. È vero che nell'articolo si attribuivano ai due giornalisti titoli o espressioni tratti invece da lettere di lettori. Dell'erronea attribuzione la redazione che li riporta è certamente responsabile. Ma nel caso particolare si trattava di espressioni desunte dal procedimento penale, che già nella sentenza venivano definite «campagna diffamatoria». Il Consiglio della stampa ne conclude che il lettore era senz'altro in grado di farsi una immagine propria malgrado l'errore nell'attribuzione.

Contatto:

Schweizer Presserat
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Consiglio svizzero della stampa
Ursina Wey
Geschäftsführerin/Directrice
Rechtsanwältin
Münzgraben 6
3011 Bern
+41 (0)33 823 12 62
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www.presserat.ch

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