Schweizer Presserat - Conseil suisse de la presse - Consiglio svizzero della stampa
Media Service: Un testo confuso può indurre il pubblico in errore (Presa di posizione 27/2019)
Un document
Bern (ots)
Parti: Unia c. «La Côte» e «Arcinfo»
Tema: Ricerca della verità / Le fonti dell'informazione / Diritto di essere ascoltati in caso di addebiti gravi
Reclamo parzialmente accolto
Riassunto
In linea di massima, il Consiglio svizzero della stampa evita di pronuciarsi sulla qualità di un testo giornalistico. Se però un testo è confuso, il rischio è che il lettore sia tratto in errore.
Fondandosi su un rapporto interno e su alcune testimonianze, «Arc info» e «La Côte» riferivano di un conflitto aperto («le torchon brûle») tra datori di lavoro e la maggior parte dei salariati di un'impresa, caso di cui si stava occupando il sindacato Unia. Il sindacato in questione si è appellato al Consiglio della stampa asserendo che i due giornali si erano basati su testimonianze anonime e su un rapporto circa l'indennità di disoccupazione di cui veniva ignorato il valore molto parziale: senza cioè operare le necessarie verifiche: per esempio circa il numero delle disdette, e senza controllare la correttezza di alcune critiche presso il sindacato.
Pur riferendo numeri contraddittori circa le disdette, i due giornali non hanno violato il principio del rispetto della verità - afferma il Consiglio della stampa - in quanto hanno attinto a fonti diverse. Ma omettendo di precisare il valore del rapporto citato, e soprattutto di interpellare un portavoce sindacale su alcune accuse specifiche, il servizio risultava impreciso e i lettori erano effettivamente indotti in errore.
Il reclamo contro «Arc info» e «La Côte» è stato perciò parzialmente accolto.
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