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Leggero ammonimento per la "Weltwoche": Le critiche al reportage televisivo su Krähenbühl non hanno violato il rispetto della verità (presa di posizione 14/2022)
Un document
Berna (ots)
Parti: RTS c. "Weltwoche"
Tema: Ricerca della verità / Diritto di essere ascoltato in caso di addebiti gravi / Conflitti d'interesse
Reclamo parzialmente accolto
Riassunto
Nel marzo del 2021 la "Weltwoche" ha pubblicato una critica relativa a un servizio di "Temps Présent", della Televisione svizzera romanda. Il reportage televisivo si occupava dei retroscena legati alle dimissioni di Pierre Krähenbühl, ex responsabile dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (UNRWA). L'autore dell'articolo della "Weltwoche" ha accusato la giornalista televisiva di aver mantenuto un atteggiamento parziale "anti-israeliano" e di aver selezionato unilateralmente gli interlocutori. L'autore rendeva inoltre noto come nei confronti di questo servizio televisivo fossero già stati inoltrati dei reclami presso il Consiglio della stampa e l'Organo di mediazione della SSR. Tuttavia, non riportava che detti reclami erano stati presentati dall'autore stesso.
La Televisione della svizzera romanda e la sua giornalista hanno presentato un reclamo nei confronti della "Weltwoche" presso il Consiglio della stampa, in quanto considerano che abbia violato il dovere di rispetto della verità. Inoltre, la giornalista televisiva non è stata ascoltata prima della pubblicazione delle gravi accuse.
Il Consiglio della stampa ritiene che la "Weltwoche" non abbia violato né il dovere di rispetto della verità né quello dell'obbligo di ascolto, in quanto l'autore aveva previamente chiesto una presa di posizione alla redazione di "Temps Présent".
Tuttavia, l'autore della "Weltwoche" ha violato il codice professionale omettendo di indicare nel suo testo che è stato lui stesso, e non una qualsivoglia persona, a inoltrare il reclamo presso il Consiglio della stampa e l'Ufficio del difensore civico della SSR.
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