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Giornata del Malato 2013: «Lo stress dell'essere malato»
Più comunicazione per ridurre lo stress dell'essere malato

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Berna (ots)

Nella nostra società chi si ammala cade rapidamente in una situazione di stress. La sua capacità di rendimento si aggrappa al mito della resistenza psico-fisica illimitata. Con il motto di quest'anno «Lo stress dell'essere malato» si vuole sensibilizzare la popolazione svizzera, in occasione della Giornata del Malato di domenica 3 marzo 2013, a intensificare la comunicazione e il sostegno per evitare che l'essere malato non diventi un peso.

«Sono stressato» è un'asserzione che definisce in molti casi tutta una serie di logorii nervosi nella famiglia e nel lavoro, difficoltà dovute a situazioni finanziarie critiche oltre alla pressione di dover essere sempre a disposizione grazie alle tecniche moderne di comunicazione. Si dimentica però - e la Giornata del Malato 2013 vorrebbe ricordarlo - che non è solo lo stress che fa ammalare, ma che anche la stessa malattia può diventare un fattore di stress nocivo per la guarigione del malato.

Lo stress può avere molti aspetti. Spesso la malattia, oltre alla sofferenza fisica, è vissuta con la sensazione di non essere più in grado di risolvere i problemi o di non poter più far fronte alle esigenze. Meno una situazione di vita è nota, meno si ha la capacità d'influenzarla e più la si percepisce come un peso.

Ma anche un'assistenza eccessiva, pur concepita in buona fede oppure un rapporto forzato con persone appena informate di una diagnosi grave come pure un'esagerata compassione influiscono sfavorevolmente sulle persone colpite. Spesso queste persone soffrono già di per se stesse oltre che per la malattia.

Evitare le malattie collaterali Le persone ammalate devono imparare a ricostruire la propria autostima. In questo spazio di tempo la loro vulnerabilità è elevata. Tutto questo costituisce un peso eccessivo che è vissuto come uno stress provocato dalla malattia. Le conseguenze possono essere molto serie. Da diverse ricerche emerge un nesso causale tra l'insorgere di malattie collaterali e l'elaborazione della malattia da parte del malato. Per evitare che lo stress dell'essere malato pregiudichi ulteriormente la guarigione ci vogliono due cose: una comunicazione aperta tra la persona ammalata e il suo ambiente famigliare, ma anche tra il malato, il datore di lavoro e i colleghi. Un dialogo schietto può ridurre di molto lo stress perché la sensazione di essere ascoltati e capiti, oltre che avere un effetto benefico, contribuisce a favorire la guarigione.

Altre informazioni e manifestazioni

Nel sito www.giornatadelmalato.ch potete trovare i seguenti contributi:

- Informazioni e studi approfonditi sul tema

- Esempi di fattori di stress nell'ambito di una malattia

- Proposte di soluzioni del Comitato centrale della Giornata del Malato

- Manifestazioni per cantone come pure recapiti e indirizzi per consulenze

Contatto:

Athos Pedrioli
Presidente Associazione Giornate del Malato della Svizzera Italiana
E-Mail: athos.pedrioli@ti.ch
Mobile: +41/79/621'77'44

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