Swissmechanic saluta positivamente la decisione della BNS, ma lancia l’allarme
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La Banca Nazionale Svizzera (BNS) abbassa il tasso guida, una decisione accolta positivamente da Swissmechanic, l’associazione delle PMI del settore MEM. Questa misura rappresenta un passo importante per garantire la competitività delle aziende. Tuttavia, i responsabili lanciano l’allarme: molte PMI hanno raggiunto il limite della loro sopportazione, come evidenziato da un’indagine condotta da Swissmechanic.
«La riduzione dei tassi d’interesse è una buona decisione», dichiara Nicola Tettamanti, presidente di Swissmechanic. «Ma il franco forte continua a gravare pesantemente sulle PMI». Un’indagine condotta tra le 1’300 aziende di Swissmechanic conferma questa situazione drammatica: l’85% percepisce gli effetti di un euro debole come negativi o molto negativi, e il 53% segnala un impatto negativo sull’andamento degli ordinativi. «Quasi nessuna azienda dispone più di un cuscinetto finanziario in relazione alla questione valutaria», afferma Tettamanti, «e le prospettive rimangono purtroppo fosche».
La maggior parte delle PMI del settore, ritiene che la soglia di sopportazione sia stata raggiunta con un tasso di cambio dell’euro pari a 0,95. Tuttavia, le aziende hanno reagito alle crisi degli ultimi anni puntando maggiormente sull’efficienza, sull’innovazione e sulla diversificazione delle loro catene di approvvigionamento. Swissmechanic auspica che questa riduzione dei tassi d’interesse crei margini per nuovi investimenti e aumenti così la produttività, offrendo un contributo significativo anche nella lotta alla carenza di manodopera qualificata.
Swissmechanic continuerà a monitorare attentamente l’evoluzione della situazione e a impegnarsi per difendere gli interessi delle PMI del settore MEM e dell’industria svizzera.
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