Swissmem: Professione di fede nel modello svizzero
Zürich (ots)
Swissmem saluta con grande soddisfazione il netto "no" all'iniziativa sui salari minimi. Ancora una volta il popolo svizzero respinge l'esperimento socialista dei partiti e dei sindacati di sinistra. Il risultato è anche una professione di fede nel modello svizzero, che si fonda fra l'altro su un mercato del lavoro liberale, un'imprenditoria forte e una vivace dinamica fra le parti sociali.
Swissmem si era fortemente impegnata con una propria campagna referendaria contro l'iniziativa sui salari minimi. In numerose inserzioni gli imprenditori dell'industria metalmeccanica ed elettrica si sono espressi chiaramente contro il diktat salariale dello Stato e per il mantenimento del patto sociale operante da decenni. Perché soltanto il dialogo fra le parti sociali è in grado di recepire le esigenze specifiche di settore e le differenze a livello regionale, oltre che di trovare un punto di equilibrio fra le richieste dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Anche questa chiara decisione popolare rappresenta il rifiuto di esperimenti socialisti che puntano a limitare la libertà di impresa con l'introduzione di regole sempre nuove. Ancora una volta il popolo si esprime a sostegno del modello di successo elvetico, che si basa fra l'altro su un ordinamento economico liberale, sulla flessibilità del mercato del lavoro, su assicurazioni sociali efficienti, su una dialettica viva fra le parti sociali e, non ultimo in ordine di importanza, su un'imprenditoria sana. Questi sono i fattori decisivi che garantiscono il benessere della Svizzera e della sua popolazione.
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