Grazie all’IA i dipendenti svizzeri guadagnano circa un’ora al giorno
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Zurigo, 17 ottobre 2024 – L’inchiesta «Global Workforce of the Future» del Gruppo Adecco evidenzia i primi segnali di incremento dell’efficienza grazie all’IA. In Svizzera tre quarti degli utenti sostengono di essere più produttivi. Inoltre, gli intervistati nel nostro Paese si preoccupano meno per la sicurezza del posto di lavoro rispetto agli altri Paesi.
L’uso dell’intelligenza artificiale (IA) fa risparmiare ai lavoratori svizzeri in media 51 minuti al giorno, lasciando loro più tempo da dedicare a compiti creativi, pensiero strategico, o permettendo di conciliare meglio lavoro e vita privata. In relazione a tutti i Paesi considerati, il risparmio di tempo è ancora più elevato, pari a un’ora al giorno. Questo è quanto emerge da un esteso sondaggio condotto sul posto di lavoro e pubblicato oggi.
L’inchiesta annuale «Global Workforce of the Future» del Gruppo Adecco è stata condotta tra 35'000 dipendenti di 27 economie leader, tra i partecipanti 1'005 provenienti dalla Svizzera.
Il 17% di tutti i lavoratori svizzeri che si avvalgono dell’IA risparmiano fino a due ore al giorno grazie all’intelligenza artificiale. La media globale è del 20%. Inoltre, nel nostro Paese il 2% afferma che l’IA fa risparmiare loro tra le 3 e le 4 ore al giorno (a livello globale: il 5%).
Il risparmio di tempo sembra confermarsi in tutti i settori. A livello globale, i dipendenti dei settori dell’energia, dei servizi pubblici e delle tecnologie ambientali hanno riportato il risparmio di tempo più elevato, pari a 75 minuti al giorno, mentre il dato più basso, nel settore aerospaziale e della difesa, è stato di 52 minuti al giorno. I dipendenti nel settore delle tecnologie hanno risparmiato mediamente 66 minuti al giorno, nel settore finanziario 57 minuti e nel settore manifatturiero 62 minuti al giorno.
Denis Machuel, CEO di The Adecco Group, afferma: «Si è speculato molto su come l’IA avrebbe cambiato il mondo del lavoro. Per questo è ancora più entusiasmante vedere ora i primi possibili segnali di guadagno in termini di efficienza. Il tempo risparmiato viene evidentemente utilizzato dai lavoratori in modo sensato e non è limitato a uno o due settori, ma pare avere un impatto su tutti i settori. È ancora un po’ presto per dirlo, ma pare proprio che l’IA stia mantenendo le sue promesse».
Dall’inchiesta emerge che il tempo risparmiato viene utilizzato per creare maggiore valore. In Svizzera il 31% degli intervistati (a livello globale: il 28%) ha dichiarato di sfruttare il tempo libero guadagnato per attività creative, il 27% (26%) sostiene di poter dedicare più tempo al pensiero strategico grazie all’IA, mentre il 28% (27%) afferma che l’IA li avrebbe aiutati a raggiungere un miglior equilibrio tra vita professionale e vita privata. Vi sono tuttavia anche segnali che indicano che il tempo risparmiato grazie all’IA non sempre viene sfruttato in modo produttivo. Il 23% degli intervistati, sia in Svizzera sia a livello globale, ha affermato di gestire lo stesso carico di lavoro, mentre il 23% degli intervistati nel nostro Paese ha dichiarato di dedicare più tempo alle attività personali (a livello globale: il 21%).
Mondo del lavoro in trasformazione: l’IA richiede una mobilità interna mirata e una formazione continua
Oltre a misurare l’impatto dell’intelligenza artificiale, la ricerca fornisce ulteriori indicazioni sul modo in cui il mondo del lavoro sta cambiando.
Promuovere l’occupabilità
I lavoratori nutrono crescenti preoccupazioni riguardo a un futuro incerto: laddove il contesto economico generale e la sicurezza del posto di lavoro costituiscono le loro principali priorità. Se è vero che sempre più dipendenti scelgono di rimanere presso il loro attuale datore di lavoro, l’impatto dell’IA sulla stabilità del posto lavoro è stato ampiamente sottovalutato lo scorso anno: in Svizzera il 20% dei dipendenti ha riportato di aver perso il proprio posto di lavoro a causa dell’IA. Per tutti i Paesi, la percentuale è leggermente inferiore, pari al 13%.
Marcel Keller, Country President Adecco Group Svizzera, afferma: «La rapida integrazione dell’IA nel mercato del lavoro svizzero mette in evidenza l’importanza della formazione continua e della capacità di adattamento. Le aziende devono dare priorità a questi aspetti se vogliono rimanere competitive».
In Svizzera il 32% degli intervistati ha espresso preoccupazione riguardo alla sicurezza del posto di lavoro a lungo termine (a livello globale: il 40%). In Svizzera l’81% dichiara di voler rimanere nella posizione lavorativa attuale. A livello globale, la percentuale è dell’83%, la più alta degli ultimi tre anni.
Tuttavia, se si considerano anche altri aspetti la visione degli effetti dirompenti dell’IA appare più equilibrata. Il 66% (in Svizzera) e il 51% (a livello mondiale) dei lavoratori concordano con l’affermazione secondo la quale le competenze legate all’intelligenza artificiale ampliano le loro opportunità professionali, mentre il 65% (rispettivamente il 46%) è dell’avviso che l’IA offra loro maggiori possibilità per apprendere e avanzare professionalmente.
Le competenze da sole non bastano: l’adattabilità è la chiave del successo
Un gruppo selezionato di collaboratori altamente performanti supera i colleghi, soprattutto grazie al forte sostegno da parte dei datori di lavoro. Per ampliare questa parte dell’organico e sviluppare futuri dirigenti, le aziende devono dare priorità al miglioramento continuo delle competenze.
Attualmente, in Svizzera solo il 4% dei lavoratori è orientato al futuro. Ciò si riferisce a quelle persone che si distinguono per la loro adattabilità, la loro volontà di organizzare in modo flessibile i propri piani di carriera e per il loro approccio proattivo all’acquisizione di nuove competenze. Nella media mondiale la percentuale è leggermente più alta, pari all’11%.
Nel gruppo globale dei dipendenti orientati al futuro, il sondaggio ha rivelato che in media il 93% ha ricevuto un piano di sviluppo personale, rispetto al 51% dell’organico complessivo. Inoltre, nella media mondiale, il 95% di questi lavoratori orientati al futuro partecipa a corsi di formazione in materia di leadership offerti dalle loro aziende, contro solo il 57% dell’organico complessivo.
Promuovere la mobilità interna
I lavoratori potrebbero perdere fiducia nell’impegno del loro datore di lavoro, tanto più che il desiderio di una maggiore mobilità interna cresce, mentre sempre meno collaboratori decidono di rimanere e di continuare a formarsi.
A livello globale, il 76% dei dipendenti sono dell’avviso che le aziende dovrebbero innanzitutto formare i dipendenti esistenti per le varie funzioni all’interno dell’azienda prima di assumere dipendenti esterni: un aumento di 12 punti percentuali rispetto al 2023. In Svizzera la percentuale è altrettanto elevata, pari al 74%. Tuttavia, solo il 9% degli intervistati a livello globale prevede di rimanere in azienda per continuare la propria formazione: un calo di 7 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
In un mondo in rapida evoluzione la salute mentale riveste un’importanza cruciale
La preoccupazione per la salute mentale dei collaboratori dovrebbe avere la massima priorità. Le aziende devono tenere in considerazione le preoccupazioni derivanti dal fatto che l’IA potrebbe favorire determinati gruppi di lavoratori, dimostrando il loro impegno per l’inclusione e le pratiche di lavoro sostenibili. In Svizzera, negli ultimi 12 mesi, il 34% dei lavoratori ha sofferto di sindrome di burnout dovuta a carichi di lavoro eccessivi. A livello globale addirittura il 40% soffre di sindrome di burnout dovuta a carichi dl lavoro eccessivi.
Una percentuale che sale al 62% in media a livello mondiale tra coloro che sono preoccupati per l’impatto dell’IA e ne sono interessati negativamente. In Svizzera la maggioranza degli intervistati è fiduciosa che il management della propria azienda sia sufficientemente preparato in materia di IA per comprenderne i rischi e le opportunità: il 58% è di quest’opinione. Nella media globale, invece, la fiducia nelle competenze e nelle conoscenze dell’IA dei propri manager è significativamente inferiore, pari al 46%.
Oltre tre quarti apprezzano l’esperienza umana di un reclutatore (76% sia a livello svizzero che globale) in grado di riconosce in loro un potenziale che vada oltre le loro competenze ed esperienze. L’anno prima in tutti i Paesi solo il 64% aveva risposto affermativamente a questa domanda.
Una copia completa del rapporto può essere scaricata qui.
Contatto
Ufficio stampa del Gruppo Adecco Svizzera Annalisa Job, tel. +41 79 560 48 32, press.office@adeccogroup.ch
Sull’inchiesta Global Workforce of the Future
Per il quinto anno consecutivo The Adecco Group ha condotto sondaggi su un campione di oltre 35'000 lavoratori di 27 Paesi in 20 settori diversi, per fornire una visione globale dei trend di lavoro più importanti e aiutare i decisori nel settore privato e pubblico a destreggiarsi in un mondo del lavoro in rapida trasformazione. In Svizzera sono stati intervistati 1'005 lavoratori dipendenti.
Informazioni sul Gruppo Adecco
Il Gruppo Adecco è l’azienda leader mondiale nel settore della gestione dei talenti. Il nostro obiettivo è quello di creare un futuro per tutti. Con le nostre tre business unit globali, Adecco, Akkodis e LHH, presenti in 60 paesi, rendiamo possibile un’occupabilità sostenibile e duratura per gli individui, forniamo soluzioni digitali e tecniche per guidare la trasformazione dell’industria intelligente e mettiamo le imprese nelle condizioni di ottimizzare il proprio organico. Il Gruppo Adecco dà il buon esempio e si adopera per una cultura inclusiva, promuove l’occupabilità sostenibile e sostiene le economie e le comunità resilienti. The Adecco Group AG ha la sua sede principale a Zurigo, in Svizzera (ISIN: CH0012138605) ed è quotata alla SIX Swiss Exchange (ADEN).