Verein "Nein zur 2. Gotthardröhre", "Non au 2e tube au Gothard", "No al raddoppio del Gottardo"
Indipendentemente dal risultato sul Gottardo - Le merci devono essere trasferite sulla ferrovia
Berna (ots)
L'associazione «No al raddoppio del Gottardo», di cui fanno parte 50 organizzazioni, prende atto con delusione del sì al raddoppio del Gottardo. Evidentemente molti aventi diritto di voto hanno avuto meno paura delle conseguenze a lungo termine di un aumento della capacità del tunnel del Gottardo rispetto ai disagi di breve durata causati dal risanamento del tunnel già esistente.
Nonostante la seconda galleria, il Consiglio federale ha il mandato di trasferire su rotaia il trasporto delle merci da un confine all'altro del Paese. «Con l'imminente apertura del tunnel di base ferroviario del Gottardo, la Svizzera ha l'opportunità più unica che rara, di mettere in pratica l'auspicato trasferimento. Questo gioverebbe dal primo momento alla sicurezza, sgravando le strade intorno agli agglomerati», dice Caroline Beglinger, co-presidente dell'Associazione «No al raddoppio del Gottardo» e co-direttrice dell'Associazione traffico e ambiente ATA.
«I favorevoli al raddoppio, soprattutto la ministra dei trasporti Doris Leuthard, ora devono dimostrare con i fatti di prendere sul serio la protezione delle Alpi svizzere e il trasferimento su rotaia nonostante la seconda galleria. L'ulteriore riduzione dei transiti di camion attraverso le Alpi non può più essere rimandata», dice Jon Pult, co-presidente dell'Associazione «No al raddoppio del Gottardo» e presidente dell'Iniziativa delle Alpi.
L'Associazione «No al raddoppio del Gottardo» ringrazia le migliaia di persone che si sono messe a disposizione per la campagna.
Contatto:
- Jon Pult, co-presidente dell'Associazione «No al raddoppio del
Gottardo» e presidente dell'Iniziativa delle Alpi, 076 508 16 33
- Caroline Beglinger, co-presidente dell'Associazione «No al
raddoppio del Gottardo» e co-direttrice dell'Associazione traffico e
ambiente ATA, 079 310 11 86