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Swiss Staffingindex: bilancio annuale dei prestatori di personale deludente

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Dübendorf (ots)

Debole congiuntura, carenza di personale qualificato e struttura del mercato: per la prima volta in 30 anni, il settore del collocamento temporaneo registra una contrazione per il secondo anno consecutivo. Il settore del collocamento a tempo indeterminato subisce un calo delle attività pari al 19,4 per cento, toccando il livello più basso dalla prima pubblicazione dello Swiss Staffingindex.

Nel 2024, la debole congiuntura, la carenza di personale qualificato e i cambiamenti strutturali hanno posto i prestatori di personale di fronte a grandi sfide. Nel settore del collocamento a tempo indeterminato il fatturato ha subito un crollo del 19,4 per cento rispetto all'anno precedente. Anche il numero di ore lavorate dai lavoratori temporanei si è ridotto del 4,7 per cento. Già nel 2023 questo settore era deficitario con un calo del 5,8 per cento rispetto al 2022. Considerate le prospettive future incerte, le imprese sono riluttanti a creare nuovi posti di lavoro. Il personale esterno viene reclutato più frequentemente tramite partnership con prestatori di personale selezionati e i lavoratori temporanei vengono integrati più rapidamente nell'organico fisso. Questa situazione di mercato mette a dura prova i prestatori di personale sia dal punto di vista economico che strategico.

Dopo un 2023 alquanto deludente per il settore del collocamento temporaneo, che ha registrato un calo del 5,8 per cento, all'inizio del 2024 sembrava che la spirale verso il basso stesse rallentando. Nella seconda metà dell'anno il mercato si è poi nuovamente contratto rispettivamente del 5,4 per cento e del 7 per cento. Questo sviluppo può essere ricondotto al fatto che le cause della recessione sono variate negli ultimi due anni. Mentre nel 2023 il calo era dovuto a una carenza di manodopera storicamente elevata, all'inizio del 2024 l'economia ha iniziato a raffreddarsi e il mercato del lavoro a normalizzarsi. L'incertezza e la pressione sulle imprese a economizzare sono aumentate in modo significativo nella seconda metà dell'anno. Di conseguenza esse sono state caute nell'assumere nuovo personale, anche nel settore temporaneo. Il mercato è crollato. Questo sviluppo può essere osservato ancora più chiaramente nel mercato del lavoro a tempo indeterminato. Il tasso di crescita è in calo da nove trimestri. Mentre nel quarto trimestre del 2022 l'incremento è stato del 21,8 per cento rispetto all'anno precedente, nel quarto trimestre del 2024 il mercato ha registrato una flessione del 28,2 per cento. La pressione sulle aziende al risparmio sta inoltre accelerando il cambiamento strutturale nel settore. L'intelligenza artificiale consente alle aziende di rendere le proprie risorse umane più efficienti e di incorporare più rapidamente i lavoratori temporanei nel loro organico permanente. Inoltre, sempre più aziende strutturano la loro collaborazione con i prestatori di personale attraverso bandi. Questi sviluppi costringono le imprese di lavoro temporaneo a riorientarsi strategicamente, a innovare e a incrementare l'efficienza.

Prestatori di personale sotto il segno della congiuntura e del posizionamento strategico

Balz M. Villiger, Country Manager Gi Group Svizzera, va diritto al punto della situazione del mercato: "Dove ci sono posti di lavoro, non ci sono candidati, e dove ci sono candidati, non ci sono posti di lavoro". Villiger riferisce che, quando vengono pubblicati annunci per le professioni nel settore delle risorse umane e del marketing, numerose persone in cerca di lavoro si candidano nel giro di poche settimane e il classico processo di candidatura continua a funzionare. Per le professioni in cui c'è carenza di personale, come nel caso della sicurezza informatica o dell'artigianato, i talenti potrebbero scegliere, il più delle volte a condizioni eccellenti. Per questi candidati la flessibilità rappresenta un fattore tanto importante quanto la retribuzione. Il successo dei prestatori di personale dipende in larga misura dall'ambiente di mercato e dalla domanda: "Avevamo già assistito a cali nella logistica e nell'industria nel 2023 a causa della situazione congiunturale, oggi il problema riguarda principalmente i lavoratori qualificati e specializzati", afferma Villiger. La differenza la fa il fornitore che si è specializzato in settori specifici e che è in grado di individuare i profili idonei, anche sui social media.

Nell'attuale situazione di mercato, la specializzazione in lavoratori qualificati non offre alcuna certezza ai prestatori di personale. I dati di Lightcast, specialista internazionale nel monitoraggio del mercato del lavoro, rivelano che nel 2024 il numero di annunci di lavoro nel core business dei prestatori di personale svizzeri è diminuito nettamente: meno 24 per cento nell'industria, meno 18 per cento nel settore edile e, sorprendentemente, meno 11 per cento nell'IT. Iris Gallmann, CEO di auticon Swiss AG, parla di un anno difficile. La sua azienda si occupa del collocamento di team in cui specialisti IT autistici dotati di speciali competenze rafforzano i team di progetto presso i clienti. L'inaspettato calo della domanda nel settore IT ha posto auticon Swiss AG di fronte a grandi sfide nel 2024. Gallmann commenta: "Per rimanere un partner interessante per i clienti, abbiamo dovuto riposizionarci strategicamente e chiederci quali fossero i profili IT ancora richiesti in Svizzera. In che ambito i clienti si affidano all'automazione o puntano sugli incarichi all'estero?" Gallmann prevede che il riorientamento strategico darà i suoi frutti nel 2025. Una ripresa economica aiuterebbe.

Prospettive caute per il 2025

È prevedibile che il trend verso la normalizzazione del mercato del lavoro prosegua. La sovracapacità produttiva, l'indebolimento dell'economia nei paesi limitrofi e in Cina, così come la mancanza di manodopera qualificata continuano ad agire da freno creando un contesto di mercato difficile. A ciò si aggiungono, oltretutto, i dazi protettivi imposti dal nuovo governo statunitense. I CEO delle aziende associate a swissstaffing rimangono cauti. Un sondaggio lampo, condotto da gfs-zürich per conto di swissstaffing, rivela che il 40 per cento dei CEO si aspetta una stagnazione dopo due anni di decremento delle attività. Poco meno di un quarto prevede addirittura ulteriori perdite. Il 33 per cento, perlomeno, si aspetta una moderata crescita del mercato per il 2025.

Per ulteriori informazioni si prega di contattare:

Dr. Marius Osterfeld, Responsabile Economia e Politica
Tel.: 044 388 95 70 / 079 930 45 25
marius.osterfeld@swissstaffing.ch

Celeste Bella, Responsabile Marketing e Comunicazione
Tel.: 044 388 95 65 / 079 388 94 22
celeste.bella@swissstaffing.ch

www.swissstaffing.ch

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