Eidg. Departement des Innern (EDI)
Il Consiglio federale ha adottato il rapporto sull'attuazione del Piano d'azione della Svizzera "Parità tra donna e uomo" da parte delle autorità federali
(ots)Comunicato Il Consiglio federale ha adottato all'attenzione del Parlamento il rapporto che presenta un quadro dettagliato delle azioni intraprese dalle autorità federali in materia di politica della parità tra donne e uomini. Il bilancio è incoraggiante, in particolare per quanto concerne i settori dell'educazione e dell'economia, rimane però da compiere uno sforzo per integrare sistematicamente la prospettiva dell'uguaglianza nell'insieme delle attività dell'Amministrazione federale.
Il rapporto sull'attuazione del Piano d'azione della Svizzera "Parità tra donna e uomo" da parte delle autorità federali è stato elaborato per dar seguito a un postulato presentato in Consiglio nazionale nel maggio 2000. Esso sarà trasmesso alle Camere federali nella prossima sessione invernale.
Il Piano d'azione si iscrive nei lavori successivi alla IV Conferenza mondiale dell'ONU sulle donne (Pechino 1995). Pubblicato nel 1999, esso contiene 287 misure, suddivise in 13 capitoli tematici, che rappresentano la sintesi delle azioni da realizzare in materia di politica della parità. A tre anni dalla pubblicazione del piano, il rapporto presenta una panoramica dettagliata del lavoro svolto dalle autorità federali. A livello nazionale sono da segnalare ad esempio la creazione di un servizio Gender Health e un servizio per la lotta alla violenza, soprattutto nei confronti delle donne, nonché la pubblicazione del primo rapporto della Svizzera relativo alla Convenzione ONU sulle donne. A livello internazionale si ricordano la partecipazione della Svizzera alla lotta contro la tratta delle donne in seno all'OSCE e il suo impegno a tenere sistematicamente conto della prospettiva dell'uguaglianza nell'attività di cooperazione allo sviluppo.
La maggior parte delle misure sono state attuate: talvolta solo parzialmente, talvolta in maniera pressoché integrale. Fra i settori privilegiati figurano l'educazione e l'economia. Nelle università e nelle scuole universitarie professionali, come pure nel mondo del lavoro, sono stati realizzati progetti concreti per promuovere le pari opportunità, come programmi d'incoraggiamento e asili nido. Sono inoltre stati pubblicati studi e statistiche sulla discriminazione delle donne nella vita professionale e nelle assicurazioni sociali. In generale, le difficoltà d'attuazione sono dovute alla mancanza di risorse finanziarie e di personale.
I dipartimenti e gli uffici sono invitati a proseguire i loro sforzi, in particolare integrando la prospettiva dell'uguaglianza in tutti i loro programmi, le loro politiche e le loro prassi (gender mainstreaming). L'Amministrazione federale non dispone ancora di tutti gli strumenti adeguati, ma i lavori per svilupparli sono in corso.
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Per ulteriori informazioni: Patricia Schulz, direttrice dell'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo, tel. 031 322 68 40
Allegato: rapporto