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Caritas fa appello per un'azione risoluta contro la povertà in Svizzera

Caritas fa appello per un'azione risoluta contro la povertà in Svizzera
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Lucerna (ots)

Da anni il tasso di povertà continua a salire e con la crisi del coronavirus vi sono sempre più disuguaglianze. Sempre più persone che già prima vivevano poco al di sopra della soglia di povertà e il cui reddito bastava a malapena per il sostentamento si ritrovano ora in una situazione d'emergenza. Caritas Svizzera è preoccupata per gli ultimi sviluppi ed esorta i politici ad agire.

Al termine del secondo anno di pandemia sono sempre più evidenti anche le ripercussioni della crisi sanitaria. "Mai come oggi risulta palese che sussiste una grave lacuna di sicurezza per tutti coloro il cui reddito è di poco superiore alla soglia di povertà", sottolinea Marianne Hochuli, responsabile del settore Studi scientifici di Caritas Svizzera lunedì di fronte ai media. Mentre negli ultimi anni la povertà è costantemente aumentata e già prima della crisi del coronavirus interessava 735 000 persone nel nostro Paese, vi sono altre 600 000 persone che sfuggono agli occhi dell'opinione pubblica e che vivono in situazioni precarie, poco al di sopra del minimo esistenziale.Queste persone non dispongono dei mezzi necessari per affrontare le crisi attuali e future. Nelle statistiche ufficiali non è ancora riportato il numero di persone al momento già colpite o a rischio di povertà. Da varie ricerche emerge tuttavia che chi guadagna poco è maggiormente provato dalla crisi e che in Svizzera le disuguaglianze sono aumentate.

La povertà non è un problema del singolo individuo bensì dell'intera società

"La povertà non è un problema individuale bensì spesso la conseguenza di condizioni quadro sfavorevoli sul piano sociale, politico ed economico", spiega Aline Masé, responsabile Servizio Politica sociale di Caritas Svizzera. Uno dei motivi è che in molti casi il lavoro non garantisce il sostentamento. 155 000 persone sono considerate lavoratori poveri. Le opportunità d'istruzione non sono eque, le famiglie non riescono a conciliare il lavoro con i figli, le abitazioni a buon mercato sono rare e i premi della cassa malati hanno raggiunto per molti livelli impagabili. Non tutte le persone riescono pertanto a garantire la propria sussistenza.

Sicurezza sociale - purtroppo non per tutti

Secondo la Costituzione federale, la Svizzera è tenuta a garantire la sicurezza sociale per tutti. Anche con la sottoscrizione dell'Agenda 2030 dell'ONU, il cui principio è "Leave No One Behind - Non lasciare indietro nessuno", la Svizzera si è impegnata a combattere la povertà nel proprio Paese. Ma la tendenza va in un'altra direzione. "In un Paese benestante come la Svizzera il fatto che la povertà continui ad aumentare da anni, che i nostri cittadini debbano vivere in condizioni precarie, che non tutti i bambini abbiano le stesse possibilità sin dalla nascita e che la gente non abbia abbastanza da vivere benché lavori, è insostenibile", sottolinea Andreas Lustenberger, responsabile Politica e public affairs di Caritas Svizzera rimandando al prodotto interno lordo in costante aumento.

Appello "Per una Svizzera senza povertà"

Lottare contro la povertà significa affrontare il problema alla radice e combatterne le cause. Nel suo appello, Caritas Svizzera chiede al mondo dell'economia e della politica di intervenire in modo risoluto in sei ambiti: servono un lavoro dignitoso con salari in grado di garantire la sussistenza e modelli lavorativi meno precari, opportunità d'istruzione uguali per tutti, stesse possibilità per tutte le famiglie, un accesso senza ostacoli al sistema sanitario, una garanzia della sussistenza migliore attraverso l'estensione delle prestazioni complementari nonché più abitazioni convenienti. Sono chiamati ad agire sia la Confederazione che i Cantoni. L'obiettivo deve essere uno: una Svizzera senza povertà. La crisi del coronavirus ha mostrato chiaramente con quanta rapidità le persone possano essere improvvisamente escluse dalla società. Questo deve far suonare un campanello d'allarme. Con il suo appello "Per una Svizzera senza povertà" Caritas vuole scuotere l'opinione pubblica e attirare l'attenzione della politica e della società sul problema della crescente povertà.

Ulteriori informazioni

Il documento di base "Una Svizzera senza povertà è possibile" e l'appello "Per una Svizzera senza povertà" sono disponibili al sito www.caritas.ch/appello.

Contatto:

Per maggiori dettagli potete rivolgervi a Fabrice Boulé, responsabile Comunicazione Svizzera romanda e interlocutore Svizzera italiana, tel. 041 419 23 36, e-mail fboule@caritas.ch.

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