Bundesamt f. Umwelt, Wald und Landschaft
Il ritorno spontaneo del lupo Gestione del lupo: più flessibilità e responsabilità per i Cantoni
Berna (ots)
Berna, 23 luglio 2004
Il ritorno del lupo, specie protetta in Svizzera e in Europa, provoca tensioni, in particolare presso gli allevatori di bestiame minuto. La Strategia Lupo Svizzera, messa in vigore dall'UFAFP il 21 luglio 2004, vuole offrire soluzioni ai problemi posti e gestire meglio la convivenza con il predatore. A tal fine affida maggiori responsabilità ai Cantoni. Inoltre introduce una certa flessibilità per tenere conto delle condizioni locali e pone laccento sulla prevenzione dei danni alle greggi e sul sostegno concesso agli allevatori nell'intento di ridurre al minimo le perdite. Sempre il 21 luglio 2004 entra in vigore anche la Strategia Lince Svizzera aggiornata.
La presenza del lupo è periodicamente confermata in Svizzera dal 1995. Il ritorno spontaneo del predatore, protetto in Svizzera e in Europa, crea tuttavia delle difficoltà, in particolare agli allevatori di ovini, le cui greggi corrono il rischio di subire nuovi attacchi. Dopo un primo progetto, su cui erano sorte grosse divergenze nel 2001, con il consenso dei Cantoni si era optato per un periodo di prova per raccogliere esperienze supplementari. Le nuove conoscenze acquisite e le osservazioni fatte nel corso della procedura di consultazione sono confluite nel testo entrato in vigore. Eccone i punti principali.
Misure di protezione per il bestiame: la Confederazione e i Cantoni creano le condizioni quadro per prevenire danni e per ridurli al minimo. Inoltre, a sostegno degli allevatori, con il finanziamento dell'UFAFP è stato istituito, presso il Servizio romando di volgarizzazione agricola (srva), Losanna, un Coordinamento nazionale di protezione delle greggi. Detta struttura assicurerà la coesione fra i quattro centri di competenza creati dai Cantoni nelle zone a rischio (vedi riquadro). Come si evince dalle esperienze acquisite nella regione della Surselva (GR), dove il lupo soggiorna ormai da due anni, la sorveglianza delle greggi permette di ridurre efficacemente le perdite causate dal predatore. La presenza di un pastore con cani di protezione comporta anche un miglioramento della gestione degli alpeggi e delle greggi (meno perdite dovute a malattie, a cadute o ad attacchi di altri predatori, ad es. cani randagi).
Indennizzo delle perdite: la Confederazione (80 per cento) e il Cantone colpito dai danni (20 per cento) indennizzano, ai sensi della legge federale sulla caccia, le perdite causate dagli attacchi del lupo.
Autorizzazione di abbattimento: il Cantone può rilasciare un'autorizzazione di abbattimento quando sono stati uccisi 35 animali da reddito nell'arco di quattro mesi o 25 animali nell'arco di un mese. Tale numero può essere ridotto a 15 l'anno, se, nonostante le misure di prevenzione adottate, gli attacchi continuano anche l'anno successivo. Lautorizzazione di abbattimento è rilasciata per 60 giorni. In caso di nuovi attacchi, tale periodo può essere esteso di 30 giorni. Il Cantone determina un'apposita area di conteggio dei danni, ad esempio un insieme di valli. Il Cantone può adattare tali criteri alle condizioni locali, se sussistono situazioni particolari fondate, ad esempio, quando le misure di protezione non possono essere realizzate (alpeggi troppo ripidi).
Lince: intervento possibile nel caso di ripercussioni notevoli per la selvaggina Quattro anni dopo l'entrata in vigore della Strategia Lince Svizzera, le disposizioni sono state adattate al fine di autorizzare interventi mirati in caso che la presenza delle linci comporti effetti importanti per le popolazioni di caprioli e camosci. Diversi criteri, quali un calo prolungato degli ungulati, un aumento delle linci o il quadro di rinnovazione della foresta, devono contribuire a valutare l'importanza dei danni subiti dalla selvaggina. Con l'autorizzazione del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), le linci eccedenti potranno essere trasportate in un'altra regione svizzera o all'estero. Se tale soluzione dovesse rivelarsi impraticabile, il DATEC può sempre autorizzare l'abbattimento di singole linci per regolarne la popolazione nella regione interessata.
Tagli al bilancio In seguito alla decisione presa dal Parlamento nel settembre 2003, nel corso del dibattito sul programma di sgravio delle finanze federali, le risorse a disposizione dell'UFAFP destinate alla gestione dei grandi predatori hanno subito dei tagli. Per tale ragione, l'Ufficio concentrerà il suo aiuto sulla realizzazione delle misure di prevenzione dei danni nonché sulla consulenza e sul sostegno forniti agli allevatori. Per finanziare detti compiti nel 2004 saranno stanziati 820000 franchi, mentre il finanziamento dei programmi di accompagnamento scientifico per le due specie è stato ridotto di oltre il 40 per cento (- 600'000 franchi) ed ammonta attualmente a 790000 franchi.
UFAFP UFFICIO FEDERALE DELL'AMBIENTE, DELLE FORESTE E DEL PAESAGGIO
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Informazioni Willy Geiger, vicedirettore UFAFP tel. 031 322 24 96
Allegati La Strategia Lupo Svizzera (in lingua tedesca e francese) La Strategia Lince Svizzera (in lingua tedesca e francese) Internet La Strategia Lupo Svizzera, la Strategia Lince Svizzera e i risultati della consultazione sono pubblicati al sito http://www.ambiente- svizzera.ch/buwal/it/medien/presse/artikel/20040723/01106/index.html Tre pastori per interventi urgenti - 75 cani di protezione nelle greggi Dal 1° gennaio 2004, il Servizio romando di volgarizzazione agricola (srva), Losanna, è stato incaricato dall'UFAFP di coordinare la protezione delle greggi in Svizzera. Nelle zone a rischio esistono attualmente quattro centri di competenza: a Gampel/Jeizinen (Alto Vallese), a Praz-de-fort (Vallese romando), a Lostallo (nel Mesocco), ed a Landquart (GR), dove il Servizio di volgarizzazione agricola cantonale ha istituito un rapporto di collaborazione con tre specialisti di cani di protezione. Detti centri di competenza forniscono sostegno e consulenza agli allevatori nell'ambito della realizzazione di misure di protezione contro gli attacchi dei predatori.
Il Coordinamento nazionale può anche disporre di tre persone (due donne e un uomo) con formazione di pastore, specializzate nella condotta di cani di protezione in grado d'intervenire sugli alpeggi in caso di attacchi. Attualmente, nelle diverse regioni svizzere vi sono 75 cani addestrati alla prevenzione di attacchi da parte dei predatori (lupo, lince, volpe). Recentemente, due cani sono stati integrati in un gregge di capre in Ticino. "Lintegrazione è avvenuta senza problemi, benché i cani avessero sempre vissuto in mezzo a greggi di pecore", spiega Daniel Mettler del Coordinamento nazionale.
Il Coordinamento nazionale di protezione delle greggi ha inoltre il compito di informare gli allevatori. Inoltre, ha realizzato dei pannelli informativi destinati agli escursionisti, in cui si spiega la funzione dei cani di protezione e quale comportamento adottare nei loro confronti ( ad esempio non nutrirli, non accarezzarli).
Informazione: Daniel Mettler, Coordinamento nazionale di protezione delle greggi, Servizio romando di volgarizzazione agricola, tel. 021 619 44 31, 079 411 61 05