BJ: Sequestrati reperti egizi - La Svizzera presta assistenza giudiziaria
(ots)Berna / Ginevra, 11.9.2003. La Svizzera aiuta l'Egitto nel fare luce sugli scavi e l'esportazione illegali di reperti archeologici. A seguito di una domanda di assistenza giudiziaria egiziana, l'Ufficio federale di giustizia (UFG) ha disposto l'acquisizione di documenti, sequestrando inoltre i beni culturali a suo tempo requisiti dalle autorità ginevrine.
Alla fine di agosto il giudice istruttore ginevrino aveva requisito, nell'ambito di un procedimento aperto per furto, ricettazione e truffa, oltre 200 reperti archeologici (in particolare statue, maschere, sarcofagi, nonché due mummie). Su richiesta delle autorità ginevrine, l'UFG aveva poi trasmesso alle autorità egiziane fotografie dei reperti in questione, custoditi presso il deposito doganale di Ginevra. Secondo la legge sull'assistenza giudiziaria, l'autorità di perseguimento penale può trasmettere spontaneamente mezzi di prova a un'autorità omologa estera se la trasmissione è suscettibile di facilitare un'istruzione penale pendente.
All'inizio di settembre, l'ambasciata egiziana di Berna ha inoltrato all'UFG una domanda di assistenza giudiziaria. La Procura generale egiziana sta infatti conducendo un'inchiesta penale contro una serie di persone accusate di aver effettuato scavi illegali in vari siti archeologici, di essersi appropriate di numerosi reperti e di averli in seguito venduti o esportati. Nella decisione di entrata nel merito, l'UFG ha accolto la domanda di assistenza, disponendo il sequestro dei reperti e l'acquisizione dei documenti relativi alla loro vendita e alla loro importazione. Entro dieci giorni, i detentori dei reperti possono comunicare all'UFG se acconsentono alla consegna dei reperti e della documentazione. Se l'esecuzione semplificata della procedura d'assistenza viene contestata, l'UFG statuisce in merito alla consegna nell'ambito di una decisione finale.
Altre informazioni: Folco Galli, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 / 322 77 88