Département fédéral de l'intérieur
Un altro passo avanti verso una legge federale sui trapianti
Un
altro passo avanti verso una legge federale sui trapianti
Berna (ots)
Il Consiglio federale ha preso conoscenza dei risultati della procedura di consultazione concernente il disegno della legge federale sui trapianti e ha preso alcune decisioni di principio in merito a punti importanti. Il Dipartimento dell'interno (DFI) è stato incaricato della rielaborazione del disegno di legge e della preparazione del messaggio.
Dai risultati della procedura di consultazione avvenuta tra il 1° dicembre 1999 e il 29 febbraio 2000 si costata che la maggioranza è favorevole al progetto. Le critiche più numerose provengono dagli ambienti dei medici e di coloro che praticano la medicina dei trapianti. In totale sono stati espressi 125 pareri di cui 88 da parte di destinatari ufficialmente consultati. Il Consiglio federale pone in discussione due modelli di consenso per il prelievo di organi, tessuti e cellule da persone decedute: la regola del consenso in senso lato (condizione per un prelievo è il consenso del donatore o dei congiunti, qualora quest'ultimo non abbia manifestato alcuna volontà) e la regola dell'opposizione in senso lato: gliorgani, tessuti o cellule possono essere prelevati, quando non vi è opposizione da parte del donatore o dei congiunti, qualora il donatoreo non abbia manifestato alcuna volontà). 38 partecipanti alla consultazione (tra cui i tre partiti di governo PLR, PPD e PS) hanno dato la preferenza alla regola del consenso in senso lato, mentre 34 hanno privilegiato la regola dell'opposizione in senso lato. Il Consiglio federale ha così deciso di inserire nella legge sui trapianti la regola del consenso in senso lato.
È stato ben accolto anche il principio secondo cui una donazione di organi da una persona vivente non deve presupporre una relazione particolare tra il donatore e il ricevente. Sono stati invece criticati due aspetti della regolamentazione che erano stati ripresi dalla Convenzione del Consiglio d'Europa sui diritti dell'uomo e la biomedicina (Convenzione sulla bioetica). A maggioranza è stato ritenuto troppo restrittivo il concetto che vieta il ricorso al prelievo di organi, tessuti e cellule da una persona vivente, se sono disponibili organi, tessuti o cellule di un donatore deceduto (principio della sussidiarietà della donazione da parte di persone viventi). Sono pure state espresse critiche alla limitazione ai fratelli della cerchia ristretta dei riceventi, in caso di donazione di tessuti o cellule rigenerabili da parte di persone incapaci di discernimento. Il Consiglio federale ha quindi deciso di non riprendere nella legge il principio della sussidiarietà della donazione da parte di persone viventi.
La disposizione che introduce il principio della non discriminazione nell'attribuzione degli organi in linea di massima ha suscitato consensi. Vi è stata opposizione invece per quanto concerne la proposta centralizzazione di tale attribuzione poiché essa difficilmente è in grado di tenere conto delle condizioni locali. L'utilizzazione di tessuti o cellule embrionali o fetali di origine umana a scopo di trapianto è stata accolta con scetticismo dalla maggioranza degli interpellati. Molti partecipanti alla consultazione esigono un divieto di questa tecnica. La regolamentazione dello xenotrapianto è criticata o respinta dalla maggioranza dei partecipanti alla consultazione. Da più parti se ne chiede il divieto o una moratoria.
Il rapporto è inviato ai partecipanti alla consultazione. Altri interessati possono richiederlo all'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica, Divisione EDMZ (distribuzione), Sezione vendita, 3003 Berna (tel. 031 325 50 50 / fax 031 992 00 23/24) od ottenerlo sul sito Internet http://www.admin.ch/bag/transpla/gesetz/i/index.htm.
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Ufficio federale della sanità pubblica, Marcel Monnier, tel. +41 31
322 95 05