Incontro ministeriale in occasione del cinquantenario della Convenzione di Ginevra
Berna (ots)
Il Consiglio federale, unitamente all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR), ha convocato un incontro dei ministri dei 141 Stati contraenti della Convenzione di Ginevra sullo statuto dei rifugiati. Questo incontro, che si terrà il 12 e il 13 dicembre 2001 presso la sede di Ginevra delle Nazioni Unite, è organizzato per il cinquantesimo anniversario della Convenzione di Ginevra del 1951. Tale riunione mira soprattutto a rafforzare l'importanza della convenzione e del suo protocollo del 1967 in quanto strumento centrale della protezione dei rifugiati. I partecipanti esprimeranno questo intento con la firma di una dichiarazione comune.
Dopo la seconda guerra mondiale, la Convenzione sullo statuto dei rifugiati è stata il primo accordo internazionale consacrato esclusivamente e completamente ai rifugiati. Questa convenzione stabilisce una serie di diritti fondamentali che corrispondono almeno a quelli degli stranieri che soggiornano legalmente in un determinato Paese. Essa tiene conto della dimensione internazionale delle emergenze relative ai rifugiati e della necessità della collaborazione internazionale, inclusa una ripartizione degli oneri tra gli Stati.
Si deve continuare a garantire la protezione dei rifugiati
Negli anni passati, i flussi migratori e l'ammissione dei rifugiati sono stati interessati da profondi mutamenti. Questo continuo sviluppo richiede relativi adeguamenti, pur continuando a garantire la protezione dei rifugiati. La Svizzera e molti altri Stati firmatari della Convenzione di Ginevra sono confrontati a conflitti sempre nuovi, importanti flussi migratori ed elevati costi risultanti dall'ammissione nonché con la tratta di esseri umani, abusi e alcune situazioni irrisolte relative ai rifugiati.
Pertanto, il Consiglio federale ritiene importante confermare l'importanza della Convenzione di Ginevra, consolidarne l'attuazione e procedere agli adeguamenti necessari per affrontare le attuali sfide. L'anniversario della Convenzione di Ginevra deve anche servire affinché questa convenzione sia ratificata da Stati che finora non hanno mosso tale passo.
Consolidamento della collaborazione internazionale
Il testo della dichiarazione che sarà approvata ufficialmente il 13 dicembre prevede di consolidare la collaborazione internazionale al fine di proteggere meglio i profughi. Questa dichiarazione, che è stata elaborata in occasione di una sessione preparatoria, va intesa come inizio di un processo e spunto di riflessione.
Inoltre, l'incontro sarà l'occasione per discutere diversi temi d'attualità relativi all'applicazione e all'attuazione della convenzione. Uno dei temi riguarderà ad esempio la questione "dei flussi massicci" e le relative risposte. Un'altra "tavola rotonda", dal titolo "sfide contemporanee", concerne le questioni della sicurezza o anche il finanziamento dell'aiuto umanitario per quei Paesi che non ne hanno la possibilità.
Gli organizzatori della conferenza rammentano che i cosiddetti Paesi ricchi non sopportano da soli l'onere dell'ammissione e della protezione dei rifugiati. I Paesi industriali tendono a dimenticare che il fenomeno ha svariate dimensioni e che i Paesi dell'emisfero sud pagano un tributo essenzialmente più elevato a causa dei conflitti che regnano in molti Stati e regioni. I Paesi ricchi sono pertanto invitati ad aiutare i Paesi che, sebbene siano già tormentati da povertà e miseria, devono accogliere un numero considerevole di rifugiati e profughi.
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