Comunicato stampa: TWINT e la fattura godono di grande fiducia
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Comunicato stampa
Studio Comparis sulla fiducia nella tutela dei dati 2024
TWINT e la fattura godono di grande fiducia
L’ultimo studio di Comparis sulla fiducia nella tutela dei dati mostra che i motori di ricerca rimangono i servizi online più utilizzati in Svizzera nonostante il boom dell’IA. Gli svizzeri si sentono particolarmente sicuri quando utilizzano il metodo di pagamento Twint. Tuttavia, la cara e vecchia fattura è ancora considerata il mezzo di pagamento più sicuro.
Zurigo, 3 ottobre 2024 – Sebbene l’IA sia sempre più diffusa con programmi come ChatGPT e Gemini, i motori di ricerca sono ancora utilizzati e di gran lunga il servizio online che va per la maggiore in Svizzera. L’83,6% dei partecipanti al sondaggio utilizza Google e altri motori di ricerca. È interessante notare che il numero di persone di età superiore ai 55 anni che utilizza i motori di ricerca è decisamente più alto rispetto ai più giovani. «ChatGPT e simili sono sempre più utilizzati per la ricerca e in futuro toglieranno quote di mercato ai motori di ricerca», afferma l’esperto Comparis in tecnologie digitali Jean-Claude Frick.
Nonostante sia ancora largamente diffusa, l’e-mail sta pian piano perdendo terreno. 5 anni fa, l’86% degli intervistati utilizzava ancora provider di posta elettronica come Bluewin, Gmail o GMX. Nel 2024 la percentuale è scesa al 78,4% (oltre il 4% in meno rispetto allo scorso anno). Rispetto al 2019, i servizi di messaggistica e le chat hanno acquisito un’importanza significativa e sono ora allo stesso livello delle e-mail, con una quota di utilizzo del 77,7%.
I portali di notizie, d’altra parte, sono sulla via del tramonto: solo il 55% legge le notizie su «20 Minuti» o «Watson». Nel 2019 questa percentuale era ancora del 63,6%. Ultimamente si è ridotto anche l’utilizzo della telefonia via internet tramite servizi come Skype (32,2 contro 39,8% nel 2019). Comparis presume che la telefonia sia stata sostituita da videoconferenze (cfr. utilizzo di app di messaggistica e social media).
Come negli scorsi anni, per quanto riguarda la serietà nel trattamento dei dati degli utenti, gli intervistati hanno assegnato il punteggio più alto a banche e autorità (valori medi rispettivi da una scala da 1 a 10: 6,9 e 6,7). Tuttavia, questa fiducia è diminuita significativamente negli ultimi cinque anni (banche 2019: 7,2; autorità 2019: 6,9). «Scandali come le lacune nella protezione dei dati del portale di vaccinazioni lemievaccinazioni.ch o l’acquisizione della grande banca Credit Suisse da parte di UBS hanno indebolito la fiducia», dichiara Frick.
Timori a fornire i dati su Internet
Gli attacchi hacker e gli scandali sui dati non hanno lasciato indifferente la popolazione svizzera. Su una scala da 1 (per niente sicuro) a 10 (molto sicuro), il valore medio delle risposte dei partecipanti alla domanda «Quanto si sente sicuro/a a fornire dati personali su internet?» è rimasto stabile negli anni (2024: valore medio 5,5). Secondo Comparis, nel corso degli anni è emerso un leggero e costante scetticismo nell’inserimento dei dati in rete.
Anche la sensazione scomoda di trovarsi nelle grinfie dei giganti dei dati è quindi ancora forte. I partecipanti al sondaggio hanno assegnato una media di 6,8 punti alla domanda «Pensando alle attività che in generale svolge su internet, in che misura si sente sorvegliato/a?». Si tratta dello stesso valore del 2019.
Phishing e virus in cima alla lista delle preoccupazioni
Le principali paure degli utenti continuano a essere lo spam/phishing (valore medio: 6,9), i virus/trojan (valore medio: 6,7) e il furto/l’abuso di dati di pagamento (valore medio: 6,5). Secondo l’analisi di Comparis, quindi, le minacce principali riflettono i pericoli che ci accompagnano fin dagli albori di internet.
Attualmente si verificano soprattutto attacchi di phishing. Quest’anno il valore è leggermente aumentato. «Ciò è dovuto a ondate di phishing sempre più sofisticate che cercano di accedere ai dati degli utenti con testi generati dall’intelligenza artificiale», osserva l’esperto digitale Jean-Claude Frick.
Twint tra i mezzi di pagamento digitali più sicuri
Oggi la popolazione si sente abbastanza sicura quando fa acquisti con mezzi di pagamento digitali. L’applicazione Twint si è chiaramente affermata come leader, raggiungendo una media di 7,2 punti sulla scala di fiducia da 1 a 10. Il mezzo di pagamento digitale svizzero è quindi considerato il secondo mezzo di pagamento più sicuro in assoluto. Solo la fattura raggiunge il 1° posto con un punteggio medio di 8,1. Il terzo posto è occupato dal pagamento in contrassegno (valore medio 7,1).
La possibilità di trasferire denaro tra privati in modo semplice e veloce (cosa che manca ai servizi della concorrenza come Apple Pay o Samsung Pay), insieme all’origine svizzera e al supporto delle banche svizzere rafforza – secondo Frick – la fiducia e aumenta ulteriormente l’utenza.
Le carte di debito come Postcard, Maestro o V-Pay scivolano dal 2º posto del 2023 al 4º (punteggio medio: 6,9). Comparis attribuisce la causa all’aumento dell’utilizzo dello smartphone per pagare.
I sistemi di pagamento dei giganti di internet – Apple Pay, Samsung Pay ecc. – ottengono una valutazione ancora relativamente bassa (media: 5,9). «Ai sistemi manca la possibilità di prelevare offerta da Twint e la possibilità di trasferire denaro in modo semplice tra privati. L’opzione di poter utilizzare Apple Pay e simili all’estero, invece, non offre un bonus di fiducia», afferma Frick.
Programmi antivirus e firewall sempre più rari
Sebbene i virus e i trojan siano tra le principali minacce, le relative misure di protezione stanno perdendo popolarità. Solo il 22,2% degli intervistati utilizza ancora programmi antivirus a pagamento (2019: 31%). I programmi antivirus gratuiti sono una misura precauzionale per il 29,3% degli intervistati (2019: 40,5%). Solo il 15,5% degli intervistati ha installato un firewall aggiuntivo (2019: 26,7%). Jean-Claude Frick lo spiega con sistemi di protezione antivirus sempre migliori, già presenti in Microsoft Windows e Apple MacOS, che rendono superflua l’installazione di sistemi di protezione aggiuntivi.
Impostazioni sulla privacy sui social media tuttora trascurate
Sulle piattaforme social solo il 44% delle persone intervistate presta attenzione alle impostazioni sulla privacy. Il valore è rimasto stabile nel corso degli anni. Inoltre, la percentuale di persone che cambia regolarmente la propria password è relativamente bassa (22,5%).
«È estremamente importante cambiare le password più spesso e gestire in modo restrittivo le impostazioni sulle piattaforme di social media», conclude l’esperto digitale Jean-Claude Frick.
L’intero report può essere scaricato qui.
Metodologia
Il sondaggio rappresentativo è stato condotto nel mese di agosto 2024 dall’istituto di ricerche di mercato Innofact, su incarico di comparis.ch, e ha coinvolto 1’033 persone in tutte le regioni della Svizzera.
Maggiori informazioni
Jean-Claude Frick esperto Comparis in tecnologie digitali telefono: 044 360 53 91 e-mail: media@comparis.ch comparis.ch
Chi è comparis.ch
Con oltre 80 milioni di visite all’anno, comparis.ch è uno dei siti web svizzeri più utilizzati. L’azienda confronta tariffe e prestazioni di casse malati, assicurazioni, banche, gestori di telefonia e presenta la più grande offerta online di auto e immobili in Svizzera. Grazie ad ampi confronti e valutazioni esaustive, Comparis porta trasparenza sul mercato, rafforzando così il potere decisionale dei consumatori. La società è stata fondata nel 1996 dall’economista Richard Eisler ed è di proprietà privata. L’azienda appartiene ancora oggi principalmente al suo fondatore. Comparis non è partecipata né dallo Stato né da altre imprese.