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Comunicato stampa: Ipoteche a tasso fisso a lungo termine molto richieste

Comunicato stampa: Ipoteche a tasso fisso a lungo termine molto richieste
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Comunicato stampa

Il Barometro Ipoteche di Comparis per il terzo trimestre 2024

Ipoteche a tasso fisso a lungo termine molto richieste

Come previsto, per la terza volta consecutiva la Banca nazionale svizzera (BNS) ha abbassato il tasso guida di 0,25 punti percentuali, portandolo all’1%. Il calo dei tassi di inflazione e le aspettative del mercato per un ulteriore calo dei tassi di interesse hanno già notevolmente agevolato le condizioni delle ipoteche a tasso fisso a partire da giugno e nei mesi successivi. Prima del taglio, i tassi delle ipoteche a tasso fisso di 10 anni si attestavano in media a circa l’1,5-2,0%, mentre quelli delle ipoteche Saron oscillavano tra l’1,6 e il 2,0%. Nel terzo trimestre le ipoteche a tasso fisso a lungo termine sono state particolarmente richieste. «Le condizioni per le ipoteche a tasso fisso di 10 anni si sono quasi dimezzate rispetto ai valori massimi di ottobre 2022. Vista la delicata situazione geopolitica, chi stipula un’ipoteca preferisce avere più sicurezza nella pianificazione», osserva Dirk Renkert, esperto Comparis in finanze.

Zurigo, 10 ottobre 2024 – Come previsto, per la terza volta consecutiva la Banca nazionale svizzera (BNS) ha abbassato il tasso guida di 0,25 punti percentuali dall’1,25 all’1%. La Banca centrale europea (BCE) l’aveva preceduta riducendo i tassi di 0,25 punti percentuali al 3,5 %, mentre la Fed ha deciso per la prima volta in oltre 4 anni di ridurre i tassi di interesse di ben 0,50 punti percentuali al 4,75-5%.

La recessione economica è un pericolo

Il calo dei prezzi del petrolio greggio e il franco forte hanno ridotto i tassi di inflazione e la BNS ha rivisto al ribasso le sue previsioni per l’inflazione futura. Tra i pericoli maggiori ci sono un debole sviluppo congiunturale e i prezzi potenzialmente troppo bassi: i problemi strutturali in Germania e la continua crisi immobiliare in Cina continuano a preoccupare consumatori e imprese. I dati poco incoraggianti relativi al mercato del lavoro negli Stati Uniti all’inizio di agosto hanno portato a un timore generale di un rallentamento congiunturale e di un rafforzamento del franco, che ha notevolmente favorito le importazioni.

Tassi indicativi più bassi per le ipoteche a tasso fisso

I tassi indicativi per le ipoteche a tasso fisso sono chiaramente diminuiti da giugno e hanno continuato la loro tendenza al ribasso nei mesi successivi. Ad esempio, il tasso indicativo per le ipoteche a tasso fisso di 10 anni, pari all’1,81% (al 30 settembre), era inferiore di 0,33 punti percentuali rispetto a fine giugno (2,14%). Il tasso indicativo per le ipoteche a tasso fisso di 5 anni si è attestato all’1,68% (al 30 settembre) – 0,36 punti percentuali in meno rispetto a fine giugno (2,04%).

All’inizio dell’anno, i tassi indicativi per le ipoteche a tasso fisso di 10 anni e 5 anni erano rispettivamente del 2,26 % e del 2,13%, 0,45 punti percentuali più alti rispetto a fine settembre. A fine settembre, anche il rendimento delle obbligazioni federali a 10 anni era pari a 0,41% e inferiore di 0,25 punti percentuali rispetto allo 0,66% di inizio anno.

Ipoteche a tasso fisso più convenienti delle Saron nonostante il taglio dei tassi

Anche se con il terzo taglio dei tassi consecutivo il divario tra le ipoteche Saron e quelle a tasso fisso si è ulteriormente ridotto, le ipoteche a tasso fisso sono ancora leggermente più convenienti delle ipoteche Saron. Ecco a quanto ammontano i range dei tassi negoziati dopo la decisione della BNS: le ipoteche Saron vengono offerte con tassi medi tra l’1,6 e il 2,0%, mentre le ipoteche a tasso fisso di 5 anni costano tra l’1,4 e il 1,8%. Le ipoteche a tasso fisso di 10 anni sono negoziate tra l’1,5 e il 2,0%.

«Le aspettative del mercato per un ulteriore calo dei tassi hanno già avuto un effetto favorevole sulle condizioni delle ipoteche a tasso fisso da giugno e nei mesi successivi. Ciò ha fatto sì che, nonostante il nuovo taglio dei tassi da parte della BNS, le condizioni per le ipoteche a tasso fisso siano ancora più favorevoli di quelle per le ipoteche Saron. Anche la riduzione delle previsioni di inflazione della BNS ha alimentato la speranza di un ulteriore calo dei tassi di interesse. Al contrario, le conseguenze negative di una crescente escalation in Medio Oriente, come l’andamento dei prezzi del petrolio e delle catene di approvvigionamento, rimangono difficili da stimare», afferma l’esperto Comparis in finanze Dirk Renkert.

Quota di ipoteche fisse a lungo termine oltre il 70%

Le stipule del partner ipotecario di Comparis HypoPlus mostrano una preferenza per le lunghe durate. Nel terzo trimestre, circa il 72% di tutti i titolari di un’ipoteca ha optato per un’ipoteca a tasso fisso con una durata di 10 anni o più. Nei due trimestri precedenti, questa percentuale era significativamente inferiore, dal 40 al 50%.

Al contrario, la quota di durata media (da 4 a 6 anni) si è dimezzata rispetto al trimestre precedente, attestandosi a circa il 14%. Nel secondo trimestre, la percentuale era ancora di circa il 30%. Anche la percentuale di ipoteche con durata fino a tre anni (comprese le ipoteche Saron) è diminuita significativamente, passando da poco meno del 20% nel trimestre precedente a solo il 7%. Di questi, circa il 5% riguardava le ipoteche Saron.

«In termini di prezzo, le condizioni delle ipoteche a tasso fisso di 10 anni si sono quasi dimezzate dal valore massimo a ottobre 2022 e sono ancora più convenienti delle ipoteche Saron. Per quanto riguarda la stipula, molti beneficiari di ipoteche optano per lunghe durate, poiché in tempi di elevati rischi geopolitici preferiscono la sicurezza della pianificazione al rischio di variazione dei tassi», spiega Renkert.

Grande potenziale di risparmio in fase di negoziazione

Il 30 settembre, Comparis ha analizzato le differenze medie tra i tassi indicativi e i migliori tassi di interesse di HypoPlus per ipoteche di 3, 5, 10 e 15 anni e ha individuato un notevole potenziale di risparmio nel corso della durata dell’ipoteca.

I tassi d’interesse indicativi qui analizzati sono i tassi medi pubblicati, ma ancora negoziabili, di oltre 30 istituti ipotecari. I tassi delle ipoteche effettivamente stipulate tramite HypoPlus sono significativamente più bassi: il miglior tasso d’interesse negoziato per un’ipoteca a tasso fisso di dieci anni è dell’1,47% (dato aggiornato al 30 settembre 2024). Il tasso indicativo si attesta invece al 1,81%.

Base di dati

HypoPlus, il partner ipotecario di Comparis, fornisce i tassi d’interesse del Barometro Ipoteche di Comparis. Questi dati si basano sui tassi d’interesse indicativi di oltre 30 istituti di credito, aggiornati quotidianamente e pubblicati nella panoramica dei tassi . Dall’esperienza finora raccolta emerge che, nella maggior parte dei casi, i tassi d’interesse delle singole offerte ipotecarie sono inferiori ai tassi indicativi ufficiali. Il prossimo Barometro Ipoteche sarà pubblicato a gennaio 2025.

Maggiori informazioni

Dirk Renkert 
esperto di finanze
telefono: 044 360 53 91
e-mail:  media@comparis.ch
 comparis.ch/hypoplus

Chi è comparis.ch

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