La SRG SSR idée suisse si esprime sull'avamprogetto di Ordinanza radio-tv (ORTV) - Revisione ORTV: bene, ma si può fare di più
Berna (ots)
La SRG SSR idée suisse ha accolto favorevolmente l'avamprogetto di revisione dell'ORTV. È importante che per le emittenti svizzere e straniere valgano le stesse norme di legge e dunque le stesse regole del gioco di concorrenza. Nel suo parere, pertanto, la SRG SSR ha proposto una serie di rettifiche in materia di pubblicità, interruzioni pubblicitarie e offerte su internet, ben sapendo di dover seguire una linea di condotta ragionevole e focalizzata sugli interessi dei telespettatori.
Per la SRG SSR, la revisione parziale dell'ORTV è soprattutto l'occasione di dare a tutte le reti svizzere la possibilità di competere con finestre pubblicitarie delle emittenti estere sul mercato della pubblicità e dello sponsoring. Le emittenti svizzere, in particolare la SRG SSR, chiedono norme legali più morbide e più innovative proprio per far fronte alla concorrenza dei paesi limitrofi e garantire il servizio pubblico sul lungo termine.
La nuova legge sulla radiotelevisione (LRTV) e la relativa ordinanza (ORTV), entrate in vigore il 1° aprile 2007, hanno mancato l'obiettivo di rafforzare l'emittenza svizzera nei confronti dei concorrenti stranieri. È vero il contrario, come dimostrano i recenti sviluppi: le televisioni locali stanno perdendo introiti pubblicitari e anche le televisioni della SRG SSR fanno registrare un ristagno se non un rallentamento dei ricavi, mentre la spesa pubblicitaria lorda è sempre più assorbita dalle finestre pubblicitarie estere (+50%), senza alcuna plusvalenza di contenuti per il mercato elvetico. In definitiva, queste finestre si aggiudicano un franco su due degli investimenti pubblicitari lordi.
Di conseguenza, la SRG SSR è in linea di massima favorevole alla liberalizzazione proposta in materia di interruzioni pubblicitarie, possibilità pubblicitarie e offerte su internet, sebbene questa "liberalizzazione" continui ad essere impari rispetto alle emittenti private. Sulla gestione delle interruzioni pubblicitarie nel palinsesto, la SRG SSR sa bene di dover rispettare il servizio pubblico e gli interessi dei telespettatori, ma d'altro canto necessita ormai di condizioni quadro più generose per soddisfare le aspettative dei committenti pubblicitari. La SRG SSR deve ottenere la possibilità, nei limiti consentiti, di inserire pubblicità nella programmazione. Un incremento degli introiti commerciali rappresenta anche uno sgravio per gli abbonati. Ovviamente, le interruzioni pubblicitarie saranno tralasciate nei settori più sensibili del palinsesto come i programmi per bambini o i servizi religiosi.
La SRG SSR reputa positive anche le norme proposte per lo sport e l'intrattenimento, ma se l'intento è veramente di non danneggiare le aziende mediatiche svizzere rispetto alla concorrenza straniera, allora occorre rimuovere il divieto di sponsoring e pubblicità sui siti internet della SRG SSR o, come minimo, limitarlo ai notiziari.
Il consumo "non lineare" dei contenuti delle radio e delle televisioni SRG SSR riguarda soprattutto le fasce di pubblico giovani, tanto che la Rete attira ormai cospicui investimenti pubblicitari. Sarebbe azzardato chiudere a priori il mercato pubblicitario a portali di alto livello qualitativo come quelli della SRG SSR, anche perché l'azienda ha un ruolo trainante per tutto il mercato svizzero. I veri concorrenti dei grandi gruppi editoriali non sono più le reti della SRG SSR, bensì i prodotti stranieri (finestre pubblicitarie, Google, Youtube, ecc.). La "competizione" della SRG SSR con la stampa svizzera si gioca tutta su internet, soprattutto nel comparto dei notiziari. Ed è qui, semmai, che si possono ipotizzare provvedimenti equilibrati per tutelare la stampa svizzera nei confronti dell'offerta della SRG SSR.
Potete visionare il documento completo della SRG SSR sul seguente sito: www.bakom.admin.ch
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