SBV Schweiz. Baumeisterverband
Società degli Impresari-Costruttori: Il doppio carico della rendita ponte mina il partenariato sociale - il futuro della pensione nel settore della costruzione è incerto
Zurigo (ots)
Nella legge federale sulle prestazioni transitorie, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) non intende escludere dal finanziamento i settori che dispongono di prestazioni ritenute più generose dai partner sociali. Così facendo contraddice il Consiglio nazionale, che nella sessione in corso ha approvato una proposta in questo senso del consigliere nazionale Fabio Regazzi. Essa invia inoltre un segnale devastante a sfavore dei risultati ottenuti dal partenariato sociale, che da anni si occupa delle esigenze dei dipendenti più anziani. In particolare, la politica attacca frontalmente la pensione anticipata a 60 anni nel settore principale della costruzione, che minaccia di diventare obsoleta con una tale pensione ponte.
Uno dei temi politici più importanti dell'attuale sessione è la legge federale sulle prestazioni transitorie per i disoccupati anziani. Mercoledì il Consiglio nazionale ha approvato con una netta maggioranza di 101 voti contro 86 la mozione del consigliere nazionale Fabio Regazzi sull'art. 21, cpv. 4: "I settori che dispongono di soluzioni ritenute più generose dai partner sociali sono esclusi dal finanziamento della prestazione transitoria". Con questa decisione, il Consiglio nazionale riconosce il valore e l'importanza delle soluzioni concordate con il partenariato sociale come il pensionamento anticipato a partire dai 60 anni nel settore principale della costruzione. Il Consiglio nazionale riconosce che interi settori saranno doppiamente gravati in mancanza di una clausola di rimborso. La decisione del Consiglio nazionale dimostra anche di avere rispetto per il partenariato sociale, che rende possibili delle soluzioni molto vantaggiose soprattutto per i dipendenti più anziani e praticamente gratuite per la collettività.
Martedì 10 marzo il Consiglio degli Stati deciderà in merito. La commissione consultiva preliminare CSSS-S non intende sostenere l'importante decisione del Consiglio nazionale sull'art. 21. Per La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori questa decisione è incomprensibile. Tanto più se nel comunicato della commissione la CSSS-S scrive che "di fatto non devono essere creati nuovi sussidi per i settori con prestazioni di pensionamento anticipato". Una tale affermazione è uno schiaffo al partenariato sociale. Questa decisione e la comunicazione più che infelice sono la prova di non aver compreso il valore del partenariato sociale e le conseguenze di vasta portata se i politici ignorano e minano questo valore.
La decisione e l'atteggiamento che si evince dal comunicato della CSSS-S fanno sì che al pensionamento anticipato dell'edilizia sia tolta la ragione d'essere. Quale motivo avrebbe il settore di pagare il 5,5% del salario (con un ulteriore 2,25% da parte dei dipendenti) in favore di una soluzione per i dipendenti più anziani, se i politici poi impongono indiscriminatamente tramite legge un doppio onere? Quale ragion d'essere avrebbe il pensionamento anticipato per l'edilizia, che è una soluzione negoziata del settore e che ha dei costi anche elevati per le aziende, se la politica prevale e vuole mettersi al timone? Con il pensionamento anticipato a 60 anni gli impresari costruttori si sono assunti la responsabilità per i lavoratori più anziani del loro settore. Gli impresari costruttori sono disposti a continuare ad assumersi questa responsabilità sociale se questa sarà riconosciuta politicamente e se si eviteranno doppi oneri. Con la sua decisione e la sua comunicazione, la CSSS-S invia il segnale che la politica ha evidentemente soluzioni migliori per i dipendenti più anziani ed è disposta ad assumersi responsabilità senza integrare nel proprio concetto le parti sociali. Martedì 10 marzo spetterà al Consiglio degli Stati di effettuare la prossima valutazione circa il valore del partenariato sociale e delle sue soluzioni.
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