Una votazione dopo l’altra
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Una votazione dopo l’altra
Nei prossimi anni l’Unione Svizzera dei Contadini si occuperà in particolare dell’inutile iniziativa sull’allevamento intensivo. Jeanette Zürcher- Egloff e Damien Humbert-Droz sono i due nuovi membri della direttiva.
Le votazioni popolari hanno occupato davvero molto spazio all’annuale Assemblea dei Delegati dell’Unione Sviz-zera dei Contadini. I partecipanti da un lato hanno guardato al recente passato e alla battaglia vinta con successo contro le due iniziative «Per acqua potabile pulita» e «Per un Svizzera senza pesticidi». Il tema della protezione dei vegetali e dei nuovi metodi di lotta rimangono una priorità, con lo scopo di ridurre al minimo l’impiego di prodotti fitosanitari e dei loro effetti collaterali. Dall’altro lato però bussano già alla porta altre iniziative popolari agricole come quella sull’allevamento intensivo e sulla biodiversità, che si focalizzano sull’agricoltura nazionale.
Soprattutto l’iniziativa sull’allevamento intensivo avrebbe conseguenze gravi per le aziende con animali da red-dito. Sarebbero infatti costrette ad adattarsi agli standard delle condizioni d’allevamento Bio, cosa che porterebbe a enormi rincari, tanto per i prezzi alla produzione quanto per quelli al consumo e limiterebbe radicalmente le possibilità di scelta d’acquisto. E tutto questo nonostante l’agricoltura svizzera sia un leader mondiale in fatto di allevamento animale, producendo diversi prodotti con marchi che certificano il benessere animale, così come richiesto dalle consumatrici e dai consumatori.
All’Assemblea è stato discusso anche il postulato adottato dal Parlamento sulla direzione futura della politica agricola, che ha assegnato al Consiglio federale il compito di definire una politica agroalimentare a 360 gradi. A questo scopo devono essere chiamati in causa tutti i livelli e ogni singolo settore deve contribuire per migliorare davvero la sostenibilità del cibo. Allo stesso tempo, l’agricoltura nazionale dovrebbe poter mantenere la propria quota di mercato. Ci sono ancora divergenze sull’Iniziativa per ridurre il rischio associato all’uso di pesticidi (19.475), adottata dal Parlamento in risposta alle due iniziative sui pesticidi. Al riguardo l’USC auspica che ven-gano fatti ancora alcuni aggiustamenti, così da rendere realistico il raggiungimento degli obiettivi.
A seguito delle dimissioni di Dominique Maigre (rappresentante dei campicoltori, GE) e di Ursula Egli (rappresen-tante delle Donne contadine e rurali, SG) in direttiva c’erano due posti vacanti. I due subentranti sono Damien Humbert-Droz del Canton Neuchâtel e Jeanette Zürcher-Egloff del Canton Zugo. In seguito ad alcune rotazioni ci sono stati 13 cambiamenti tra i membri della Camera dell’agricoltura. L’Assemblea ha anche approvato il rap-porto annuale 2020 e i contributi per le superfici per il 2022. Un punto specifico menzionato nel rapporto annuale è stato quello relativo alla campagna di sensibilizzazione per una migliore assicurazione sociale dei partner che lavorano in azienda, in particolare le donne contadine. Infine è stato approvato anche il programma di attività per il 2022, in cui sono state definite le priorità e gli eventi speciali, che comprendono la celebrazione dei 125 anni dell’associazione che saranno festeggiati l’anno prossimo con molteplici attività.
Vincitori del Premio dei media USC 2021
Per la 13ma volta l’Unione Svizzera dei Contadini, durante l’AD ha assegnato un Premio ai media, segnalando in ogni regione linguistica i lavori che sono riusciti in maniera convincente a offrire un’occasione di confronto sul tema dell’agricoltura. Il premio – del valore di 2’000 franchi – sarà offerto da Agrisano, un’affiliata dell’USC nel ramo assicurativo: I vincitori sono:
Andreas Valda, Handelszeitung
Il premio per la Svizzera tedesca va ad Andreas Valda per il suo articolo «Bauern investieren und riskieren viel» (“Gli agricoltori investono e rischiano molto”)», apparso sull’Handelszeitung il 15 aprile 2021. Nell’articolo ha tematizzato le difficoltà dell’imprenditoria agricola in un mercato fortemente regolato da differenti volontà politiche e prescrizioni legali. In quattro brevi ritratti di diverse aziende agricole attive in diversi settori è riuscito a mostrare come i contadini riescono a superare le difficoltà.
Boris Busslinger, Le Temps
Il premio per la Svizzera romanda è stato vinto da Boris Busslinger per il suo articolo «Dans les bottes d’un paysan» (“Nei panni di un contadino”)» pubblicato il 30 aprile 2021 su «Le Temps». Prima delle votazioni il giornalista ha notato una netta spaccatura tra città e campagna. Per farsi un’idea ha allora deciso di vestire i panni di un contadino e dare una mano in un’azienda con vacche da latte nel Giura. Ne è uscito un resoconto molto personale delle attuali sfide delle famiglie contadine.
Roberto Bottini & Leonardo Colla, RSI
Il premio per la Svizzera italiana lo condividono Roberto Bottini e Leonardo Colla della RSI per il servizio «Il mio posto è nel verde», andato in onda il 10 giugno 2021, e dove ritraggono delle ragazze e dei ragazzi che hanno deciso di lavorare nel “verde” come contadino o contadina. Sono stati seguiti i loro percorsi di vita, le loro moti-vazioni e i loro obiettivi per il futuro.
Markus Ritter, presidente USC cellulare 079 300 56 93 Martin Rufer, direttore USC cellulare 078 803 45 54