Verein "Nein zur 2. Gotthardröhre", "Non au 2e tube au Gothard", "No al raddoppio del Gottardo"
Un referendum non è gratis - l'Associazione «No al raddoppio del Gottardo» manda il conto a Doris Leuthard
Altdorf/Berna (ots)
Il calcolo è molto semplice: 1 tubo + 1 tubo = 2 tubi = doppia capacità stradale. La Costituzione federale svizzera vieta senza ombra di dubbio l'aumento della capacità delle strade di transito attraverso le Alpi. Teoricamente l'Associazione «No al raddoppio del Gottardo» non avrebbe dunque dovuto raccogliere le firme contro un secondo tubo stradale al Gottardo, poiché una modifica della Costituzione deve in ogni caso essere sottoposta al popolo. «Il Consiglio federale ha tuttavia voluto evitare proprio una tale votazione, promettendo che, per legge, si stabilisce che i due tubi disponibili saranno usati solo a metà», spiega Jon Pult, Co-Presidente dell'Associazione «No al raddoppio del Gottardo».
Contro questa legge l'Associazione «No al raddoppio del Gottardo», che riunisce 50 Organizzazioni, ha lanciato con successo il referendum. Ora l'Associazione manda la fattura della raccolta delle firme alla diretta responsabile, la Consigliera federale Doris Leuthard. «Con la sua decisione di far passare il raddoppio della galleria del Gottardo per via legislativa, il Consiglio federale ci ha costretti a organizzare la raccolta delle firme. Quindi la fattura va direttamente alla Direttrice del Dipartimento competente, Consigliera federale Doris Leuthard, afferma Caroline Beglinger, Co-Presidente dell'Associazione «No al raddoppio del Gottardo». Una firma costa circa 1 franco (stampati, spese di spedizione, vidimazione delle firme presso i Comuni, ecc.). Poiché entro la metà di gennaio abbiamo raccolto 125'573 firme, questo è anche l'importo della fattura.
Rinomati esperti di diritto costituzionale come Alain Griffel hanno già avvertito per tempo che sarebbe necessaria una votazione per modificare la Costituzione. Ritiene infatti che la proposta del Consiglio federale con una semplice modifica di legge non sia compatibile con la Costituzione, come ha scritto sulla NZZ: «Dal punto di vista giuridico, una modifica della Costituzione, cioè un adeguamento dell'articolo sulla protezione delle Alpi, sarebbe possibile in ogni momento, ma solo tramite una revisione costituzionale e non dalla porta di servizio». L'esperto di diritto pubblico sangallese Rainer Schweizer ha scritto: «L'idea delle gallerie con una corsia chiusa al traffico è bella sulla carta, ma di fatto è un'informazione ingannevole alla popolazione, poiché non può essere applicata». Persino l'Ufficio federale di giustizia ha scritto in una lettera all'USTRA, che «il modo di procedere proposto... è giuridicamente problematico».
L'Associazione «No al raddoppio del Gottardo» ha inviato la fattura alla Ministra dei trasporti Doris Leuthard dopo l'Assemblea dei membri tenuta martedì.
Contatto:
It. /Ted. / Rumantsch: Jon Pult, Co-Presidente dell'Associazione «No
al raddoppio del Gottardo» e Presidente dell'Iniziativa delle Alpi,
076 508 16 33
Ted. / Fr: Caroline Beglinger, Co-Presidente dell'Associazione «No al
raddoppio del Gottardo» e Condirettrice dell'ATA, 079 310 11 86