Innovazione: Infomaniak inaugura un data center che valorizza il 100% dell'energia per riscaldare 6000 abitazioni all'anno per almeno 20 anni
Ginevra (ots)
Ieri, il provider cloud svizzero Infomaniak ha inaugurato ufficialmente il suo nuovo data center che, già dallo scorso 11 novembre, valorizza il 100% dell'elettricità utilizzata. Situato in una zona residenziale di Ginevra, nel piano interrato della cooperativa partecipativa ed eco-responsabile della Bistoquette, non ha alcun impatto sul paesaggio e valorizza il 100% dell'energia rinnovabile locale da esso consumata. A pieno regime, immetterà 1,7 MW (ovvero 14,9 GWh/anno) nella rete di teleriscaldamento della regione, consentendo di riscaldare 6000 abitazioni di tipo Minergie-A all'anno o di fare una doccia di 5 minuti al giorno a 20000 persone. Già insignita di vari premi, questa nuova generazione di data center è stata documentata da studenti e studentesse dell'EPFL, dell'IMD e dell'Università di Losanna allo scopo di renderla open source e facilitarne la riproduzione su larga scala.
Inaugurazione del D4, un data center che rivoluziona il settore del Cloud
Il nuovo data center di Infomaniak, simbolo di innovazione tecnologica e sostenibilità, è stato inaugurato ufficialmente ieri alla presenza delle autorità pubbliche e degli attori chiave del progetto. Il loro impegno congiunto è stato essenziale per realizzare questa prima mondiale, che supera gli standard di infrastrutture simili in termini di integrazione ambientale e valorizzazione energetica.
Dalle ore 14:00 dell'11 novembre 2024, tutta l'elettricità consumata da questa infrastruttura viene reimmessa sotto forma di calore nella rete di teleriscaldamento del Cantone di Ginevra. Questo risultato segna una tappa fondamentale nella transizione energetica regionale, trasformando un impianto energivoro in un elemento attivo della valorizzazione energetica.
Al momento operativo al 25% della sua capacità, il data center di Infomaniak crescerà progressivamente a pieno regime per raggiungere la sua potenza massima entro il 2028, garantendo un contributo duraturo alla società per almeno 20 anni.
Il futuro del cloud: energia circolare e nessun impatto sul paesaggio
Già premiata più volte per l'efficienza energetica delle sue infrastrutture, che dal 2013 funzionano senza impianti di climatizzazione, con questo nuovo modello di data center Infomaniak risolve quattro sfide principali dell'industria del cloud:
- Il 100% dell'elettricità consumata dal data center viene riutilizzata per riscaldare le abitazioni attraverso una rete di teleriscaldamento.
- Non richiede acqua o aria condizionata aggiuntiva per essere raffreddato.
- È costruito nel piano interrato in una zona residenziale.
- Non ha alcun impatto sul paesaggio.
"Nel mondo reale, i data center trasformano l'energia elettrica in calore. Con la crescita esponenziale del cloud, questa energia viene ad oggi dispersa nell'atmosfera. È urgente rivalorizzarla, collegare queste infrastrutture alle reti di teleriscaldamento e adattare le norme edilizie" spiega Boris Siegenthaler, fondatore e direttore strategico di Infomaniak.
Nulla si perde, tutto si trasforma
Contrariamente ai progetti esistenti che valorizzano solo una parte del loro consumo, il sistema realizzato da Infomaniak è di concezione più avanzata.
Tutta l'elettricità consumata (server, inverter, ventilazione, ecc.) viene interamente convertita in calore, a una temperatura di 40-45 °C. Questo calore viene poi trasmesso a uno scambiatore aria/acqua che lo integra in un circuito dell'acqua calda. Le pompe di calore aumentano quindi la temperatura per trasferire il calore di scarto dal data center alla rete di teleriscaldamento.
L'originalità del sistema risiede nell'utilizzo di entrambi i lati della pompa:
- Il gas delle pompe di calore si estende intercettando l'energia dell'acqua che passa da 45 °C a 28 °C. Questo flusso di acqua tiepida viene condotto verso lo scambiatore aria/acqua per raffreddare i server, eliminando così la necessità di sistemi di climatizzazione di tipo tradizionale.
- Il gas delle pompe viene poi compresso per trasmettere l'energia al teleriscaldamento, portando la temperatura dell'acqua a 67 °C in estate e a 85 °C in inverno per soddisfare le esigenze del gestore del teleriscaldamento.
Il meccanismo di recupero è quindi lo stesso di quello che mantiene i server a una temperatura di funzionamento ottimale. Anche l'energia aggiuntiva necessaria per il funzionamento delle pompe di calore viene valorizzata assicurando il raffreddamento dei server tramite il freddo emesso da questo processo.
"Oggi, il PUE[1], che misura l'efficienza energetica dei data center, non è più sufficiente per far fronte all'emergenza climatica. Bisogna anche considerare l'ERE[2], che valuta l'energia effettivamente consumata rispetto a quella riutilizzata, e l'ERF[3], che misura la parte di energia totale del data center riutilizzata per altri scopi, come il teleriscaldamento. Nel loro insieme, questi tre indicatori forniscono una visione più completa dell'impatto energetico delle infrastrutture digitali" spiega Boris Siegenthaler, fondatore e direttore strategico di Infomaniak.
6000 abitazioni riscaldate e 3600 tCO2eq di emissioni in meno all'anno
A pieno regime, questo nuovo data center ospiterà circa 10000 server su una superficie interrata di 1800 m2. Fornirà alla rete di teleriscaldamento una capacità di 1,7 MW, l'equivalente dell'energia necessaria per riscaldare 6000 abitazioni di tipo Minergie-A all'anno o consentire a 20000 persone di fare una doccia di 5 minuti al giorno.
Ginevra eviterà la combustione di 3600 t CO2eq di gas naturale all'anno o l'equivalente di 5500 t CO2eq di pellet all'anno, senza contare i 211 camion/anno con 13 t di carico utile e le microparticelle legate al trasporto e alla combustione del pellet.
Un'operazione economicamente neutra
Dal punto di vista finanziario, la valorizzazione del calore di scarto è un'operazione neutra per Infomaniak. Senza i server, questo data center è costato 12 milioni, 6 dei quali sono stati anticipati dal provider cloud per l'adattamento dei livelli di calore al fabbisogno della rete di teleriscaldamento. Una parte di questi 6 milioni è sostenuta dall'Ufficio cantonale dell'energia del Cantone di Ginevra (OCEN) e dal gestore della rete di teleriscaldamento (SIG). Il resto verrà ammortizzato progressivamente mediante la produzione di calore da parte di Infomaniak, a prezzo di costo.
Dalla ricerca del sito (giugno 2019) fino alla messa in servizio dei primi server (dicembre 2023), il progetto ha richiesto complessivamente 4 anni e mezzo, mentre Infomaniak costruisce solitamente un data center in due anni. Le sfide principali sono state quelle di trovare un luogo sicuro e vicino a una rete di teleriscaldamento in grado di assorbire costantemente il volume di calore e negoziare un contratto con il gestore della rete di teleriscaldamento.
Virtuoso per la sovranità tecnologica dell'Europa
Questo data center rafforza la sovranità tecnologica dell'Europa e crea valore per numerose imprese locali avvalendosi di apparecchiature prodotte esclusivamente in Europa, ad eccezione delle telecamere di sicurezza:
- Pompe di calore Trane (Francia)
- Ventilatori Ebmpapst (Germania)
- Barre elettriche Siemens (Germania)
- Quadro elettrico Siemens (Germania)
- Rack dei server Minkels (Olanda)
- Inverter ABB (Svizzera)
- Gruppo elettrogeno Margen (Italia)
- Pannelli fotovoltaici Meyer-Burger (Svizzera/Germania)
Anche l'economia locale beneficerà direttamente dei vantaggi legati a questo progetto.
Una nuova generazione di data center open source
Questa innovazione è riproducibile e questo know-how è messo a disposizione gratuitamente. Il modello funziona e dimostra all'industria del cloud e ai decisori politici che è possibile valorizzare due volte l'energia dei data center e che il digitale non deve più essere considerato un consumatore finale di elettricità, ma un attore della transizione energetica.
Già insignito nel 2023 del Premio Svizzero dell'Etica e del Premio per lo sviluppo sostenibile del Cantone di Ginevra, il nuovo data center di Infomaniak è stato documentato dall'UNIL, dall'IMD e dall'EPFL nell'ambito del programma e4s.center per illustrare in tempo reale la sua efficienza energetica e facilitarne la riproduzione. Questo lavoro è disponibile all'indirizzo https://d4project.org/ e include:
- Una guida tecnica che spiega come riprodurre questo modello di data center.
- Monitoraggio in tempo reale delle prestazioni operative del data center.
- Una sintesi destinata ai decisori politici che fornisce informazioni per migliorare le normative sulla progettazione e la sostenibilità dei data center.
Due nuovi data center simili già in progetto
Per sostenere la sua crescita, Infomaniak è attivamente alla ricerca di reti di teleriscaldamento per i suoi futuri data center. "Abbiamo già 1,1 MW pronti per essere immessi in una rete di teleriscaldamento ed entro il 2028 sarà necessario un nuovo data center di almeno 3,3 MW per soddisfare la domanda. Il principio è semplice: acquistiamo l'elettricità localmente e offriamo gratuitamente il nostro calore di scarto decarbonizzato", spiega Boris Siegenthaler.
Cifre chiave
- PUE medio: 1.09 (media europea: 1.6[4]).
- ERE ed ERF: vedere online
- 2 pompe di calore da 1.7 MW.
- Superficie totale: 1800 m2.
- Budget totale (server esclusi): 12 milioni.
- Capacità totale valorizzata a pieno regime: 1.7 MW.
- Numero di server a pieno regime: circa 10000 (200 rack da 47U).
- Capacità della centrale fotovoltaica collegata a questo data center: 130 kWp (364 moduli).
- GPU al momento installate in questo data center: Nvidia L4, A100 e H100.
Risorse
- Documentazione del D4 realizzata dal gruppo E4S (IMD, EPFL, UNIL)
- Visita guidata del data center D4 con Boris Siegenthaler a cura di Moreno Razzoli
- Breve video esplicativo sul funzionamento del D4
- Foto del D4
- Approccio ecologico di Infomaniak
- Cartella stampa
Infomaniak, The Ethical Cloud
Impegnato a favore della sovranità digitale, dell'economia locale e dell'ecologia, Infomaniak è un provider cloud svizzero chiave operante in Europa che sviluppa una suite di applicazioni collaborative online e soluzioni di hosting cloud, streaming, marketing ed eventi. L'azienda appartiene a una parte dei propri addetti e dipende esclusivamente dai clienti per coprire le proprie spese. Utilizza soltanto energia prodotta da fonti rinnovabili locali, costruisce propri data center e sviluppa le sue soluzioni in Svizzera, senza delocalizzare. Registrar accreditato dall'ICANN, le soluzioni diInfomaniak vengono utilizzate da organizzazioni pubbliche e private di primo piano in tutta Europa, tra cui la Radiotelevisione belga (RTBF), le Nazioni Unite, le banche centrali, oltre 3000 emittenti radio e televisive, nonché metropoli e organismi di sicurezza.
[1] Power Usage Effectiveness: il PUE confronta l'energia totale consumata dal data center con quella effettivamente utilizzata dai server.
[2] Energy Reuse Effectiveness: l'ERE misura l'efficienza energetica di un data center tenendo conto del riutilizzo dell'energia termica dissipata.
[3] Energy Reuse Factor: l'ERF misura la percentuale di energia totale consumata da un data center che viene efficacemente riutilizzata al di fuori di esso (ad es. per riscaldare gli edifici).
Contatto:
Thomas Jacobsen
Portavoce di Infomaniak
communication@infomaniak.com
+41 76 478 44 28