"Più valore aggiunto nel sistema sanitario. Per una concorrenza sulla qualità anziché sui costi": Nuova pubblicazione di Avenir Suisse
Zurigo (ots)
Come va impostato il futuro della politica sanitaria? È pensabile ridurre i costi e al tempo stesso ampliare l'offerta delle prestazioni? Una domanda cui è possibile rispondere soltanto dopo aver quantificato e raffrontato la qualità dei vari servizi. Occorrono inoltre dei meccanismi di finanziamento volti a premiare coloro che investono nella qualità delle cure. In tal modo si eliminano i falsi incentivi, si aiutano i pazienti e il sistema sanitario viene rafforzato ad alto livello.
La salute è un tema molto sentito tra la popolazione e pertanto anche molto politicizzato. Soltanto a livello federale, ogni anno vengono presentati oltre 500 affari parlamentari in merito, a volte anche contraddittori tra loro. Tuttavia, il nostro sistema sanitario è una scatola nera. Pur potendo quantificare con precisione le uscite, che nel 2021 si sono assommate a 86 344 miliardi di franchi, il valore di queste prestazioni per i pazienti e per la società nel suo insieme non è noto. Senza un cambio di paradigma, che ponga al centro i pazienti e non gli erogatori di prestazioni, l'ulteriore sviluppo del sistema sanitario rischia di diventare un buco nell'acqua.
Nell'interesse dei pazienti e dell'intero sistema
Puntare sulla qualità non è soltanto nell'interesse dei pazienti, ma migliora anche lo sfruttamento delle risorse (umane). Accelera la guarigione, minimizza le complicanze, evita l'impiego eccessivo di farmaci e riduce il numero di trattamenti superflui. In un sistema finanziato su basi collettive e solidali l'ottimizzazione delle risorse appare imprescindibile. Concentrarsi sulla qualità lungo tutto il percorso di cura del paziente diventa un importante elemento di differenziazione anche per gli erogatori di prestazioni alle prese con la ricerca di un personale sempre più scarso.
Finanziariamente la qualità dev'essere pagante
È necessario avviare una discussione sul tipo di "valore" che il sistema sanitario crea per ogni franco investito dalla prospettiva del paziente (sanità basata sul valore delle cure). In un sistema organizzato a "compartimenti stagni" e fortemente condizionato da politiche regionali, l'attuazione di questa idea non è possibile. Per migliorare la cura del paziente lungo tutto il percorso di presa a carico, occorrono meccanismi finanziari che consentano di ripartire il "dividendo della qualità" tra coloro che investono nel miglioramento delle cure.
In primo luogo va creata la base giuridica per integrare il tariffario delle cure ospedaliere con componenti qualitative. Inoltre, nel settore ambulatoriale i modelli di assicurazione alternativi consentono di ricompensare il lavoro di coordinamento e contribuiscono a contenere le ospedalizzazioni non necessarie. Nel 2021 il 76% degli assicurati aveva optato per un simile modello, contro l'8% soltanto di vent'anni prima. In terzo luogo, un finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) aprirebbe le porte alla condivisione dei dividenti della qualità. Oggi come oggi, gli assicuratori non hanno interesse a ridurre i ricoveri ospedalieri considerato che i trattamenti ambulatoriali sono interamente a loro carico, mentre i costi delle cure stazionarie sono coperti in ragione del 55% dai cantoni.
Prediligere un approccio bottom up anziché dettare dall'alto
Un sistema sanitario basato sul valore aggiunto e incentrato sul paziente non può essere decretato dall'alto, ma va sviluppato da coloro che lo vivono. In tal senso, lo studio di Diego Taboada e Jérôme Cosandey mette in luce alcuni progetti pilota pionieristici che hanno il pregio di rafforzare la collaborazione tra i fornitori di servizi, gli assicuratori e i cantoni: una sorta di rivoluzione culturale nel sistema sanitario altrimenti assai rigido. Tuttavia, sebbene il mercato svizzero pulluli di iniziative innovative di questo genere, l'Amministrazione federale si adopera per imbrigliare la libera concorrenza creando nuove offerte dettate dallo Stato e organizzate in modo unitario. Questa proposta di Berna dovrebbe essere respinta.
La trasparenza è un elemento imprescindibile per ravvivare la concorrenza sulla qualità, al fine di consentire ai medici curanti di indirizzare - sulla base dei fatti - i pazienti verso gli specialisti più adatti. Per promuovere l'accettazione della trasparenza da parte dei fornitori di prestazioni è raccomandabile agire i due tempi. In una prima fase viene concesso l'accesso ai dati sulla qualità con garanzia dell'anonimato. In questa fase il singolo fornitore di servizi dovrebbe poter raffrontare i suoi dati con quelli della concorrenza senza tuttavia poter risalire alle identità. In un secondo tempo le informazioni sono rese accessibili ai pazienti, ai fornitori di servizi e agli assicuratori. Lo Stato dovrebbe fissare l'asse temporale per l'introduzione di un simile sistema di benchmarking.
Tabella di marcia verso un sistema sanitario basato sul valore
La nuova pubblicazione indica in tre fasi la strada verso un sistema sanitario basato sul valore delle cure: 1) definire e misurare gl'indicatori di risultato, 2) meccanismi finanziari per risarcire il valore aggiunto per i pazienti come pure 3) trasparenza sulla qualità e sui costi delle cure.
È fondamentale sviluppare una visione comune di sistema sanitario basato sul valore delle cure tra prestatori di servizi, associazioni professionali dei medici, associazioni di pazienti e assicuratori. Così facendo verranno ridotti i falsi incentivi, gl'interessi degli stakeholder saranno indirizzati verso un obiettivo comune e grazie a un'organizzazione decentralizzata saranno promosse la flessibilità e la resilienza del sistema sanitario svizzero.
La pubblicazione è consultabile online sul nostro sito web.
Link al file PDF della pubblicazione (in tedesco e francese)
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Contatto:
Jérôme Cosandey(+41 79 828 27 87, jerome.cosandey@avenir-suisse.ch)
Diego Taboada (+41 78 878 73 99, diego.taboada@avenir-suisse.ch)