Eidg. Departement des Innern (EDI)
Approvato il messaggio sull'istituzione della Fondazione Museo nazionale svizzero
Berna (ots)
Il Consiglio federale, preso atto dei risultati della consultazione sulla nuova forma giuridica del Museo nazionale svizzero, ha approvato il Messaggio relativo alla legge federale concernente la Fondazione Museo nazionale svizzero e lo ha sottoposto alle Camere federali. La legge prevede la trasformazione dell'MNS in una fondazione di diritto pubblico. Una personalità giuridica propria e una gestione strategica fondata su un mandato di prestazioni dovrebbero consentire all'MNS di fornire servizi ancora migliori. L'MNS, che comprende otto musei ubicati in tutte le regioni della Svizzera, sta attualmente risanando e ampliando la sua sede principale di Zurigo e cambiando radicalmente la sua impostazione.
Il Museo nazionale svizzero (MNS) riunisce la più grande raccolta dedicata alla storia culturale della Svizzera composta di pezzi di importanza nazionale risalenti a varie epoche, dalla protostoria e preistoria fino al Novecento. Oltre alla valorizzazione, alla raccolta e alla conservazione di oggetti importanti, il mandato culturale dell'MNS comprende anche la ricerca in genere e l'informazione nel settore della storia dell'arte e della cultura.
L'MNS fa parte dell'Ufficio federale della cultura (UFC) ed è quindi un'unità organizzativa dell'Amministrazione federale. Le caratteristiche prevalentemente aziendali della sua attività non solo denotano un importante potenziale imprenditoriale, ma richiedono anche una forma organizzativa nuova e più efficace. Dotandosi di una propria personalità giuridica e di un proprio bilancio, l'MNS amplierebbe il suo raggio d'azione e di conseguenza la sua responsabilità per quanto riguarda il successo e il finanziamento dell'attività.
Il Consiglio federale propone di dotare il gruppo di otto musei della Confederazione di una propria personalità giuridica, più precisamente una fondazione di diritto pubblico al terzo livello del cosiddetto modello a quattro livelli quale parte dell'amministrazione federale decentrata. Con la realizzazione dei tre grandi progetti in cantiere - l'istituzione di una fondazione, lo sviluppo tematico e strutturale dell'azienda, il risanamento e l'ampliamento della sede principale a Zurigo - l'MNS otterrà un'impostazione completamente diversa.
La legge prevede la ripartizione della gestione in un consiglio di fondazione con competenze strategiche e una direzione responsabile a livello operativo. Il Consiglio federale dota la Fondazione di un mandato di prestazioni valido quattro anni, indennizzato mediante un limite di spesa approvato dall'Assemblea federale. La Fondazione dovrà coprire una parte sostanziale del suo fabbisogno finanziario mediante fondi propri. Questi presupposti verranno concretizzati annualmente da un mandato di prestazioni tra il Dipartimento federale dell'interno e la Fondazione. La vigilanza giuridica sarà affidata all'UFC. I musei e gli stabili restano di proprietà della Confederazione e vengono messi a disposizione della Fondazione nel quadro di un contratto di diritto pubblico. Restano di proprietà della Confederazione anche gli oggetti delle collezioni in essi conservati, che la Fondazione riceve in usufrutto. Il personale è assoggettato alla legge sul personale federale grazie a cui è garantita l'impostazione ai sensi del servizio pubblico. La nuova organizzazione e impostazione dell'MNS hanno ottenuto in prevalenza consensi dai Cantoni in cui hanno sede gli otto musei, dal Cantone di Ginevra quale codonatore del Castello di Prangins, dalla Città di Zurigo e da organizzazioni culturali selezionate. È quanto emerge dal rapporto sui risultati della consultazione, anch'esso appena pubblicato.
DIPARTIMENTO FEDERALE DELL'INTERNO Servizio stampa e informazione
Allegati: - materiale per la stampa - rapporto sui risultati della consultazione informale - messaggio (scaricabili anche dal sito www.musee-suisse.ch)
Informazioni: Andres Furger, direttore del Museo nazionale svizzero, tel. 01 218 65 02 David Streiff, direttore dell'Ufficio federale della cultura, tel. 031 322 92 61 Christoph Reichenau, direttore supplente dell'Ufficio federale della cultura, tel. 031 322 92 86