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Influenza aviaria : provvedimenti di preparazione in Svizzera e sostegno alla lotta in Asia

(ots)

Dipartimento federale dell'interno Dipartimento federale dell'economia

In occasione della sua seduta settimanale, il Consiglio federale si 
è occupato del tema dell'influenza aviaria. Ha deciso di accordare 
un contributo di 4,8 milioni di franchi a sostegno della lotta 
condotta dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione 
e l'agricoltura (FAO) contro l'influenza aviaria scoppiata in Asia. 
Inoltre ha incaricato il Dipartimento federale dell'interno (DFI), 
in collaborazione con le diverse autorità federali, di presentare 
entro la fine dell'anno un rapporto sui provvedimenti adottati e 
quelli previsti volti a combattere il virus nel caso in cui dovesse 
sopraggiungere in Svizzera. Dalla fine del 2003, per l'uomo la 
situazione dell'influenza aviaria non è cambiata. Il ceppo animale 
Influenza A H5N1 colpisce l'essere umano solo in rari casi isolati e 
non è in grado di trasmettersi facilmente da persona a persona. 
Sostegno alla lotta in Asia e rafforzamento dei controlli negli 
aeroporti internazionali svizzeri a partire dal 1° ottobre 
L'epizoozia attuale della peste aviaria (o influenza aviaria) in 
Asia ha raggiunto proporzioni enormi: ad oggi fra i paesi colpiti vi 
sono Russia, Kazakstan, Corea del Nord, Indonesia, Cambogia, Laos, 
Malaysia, Pakistan, Thailandia, Vietnam e Repubblica popolare 
cinese, inclusa Hong Kong. Inoltre sussiste il pericolo di una 
mutazione dell'agente patogeno e di una sua conseguente diffusione 
anche fra gli uomini; per evitare ciò, è di fondamentale importanza 
per il mondo intero riuscire ad arginare l'epizoozia scoppiata in 
Asia. La FAO coordina e sostiene la lotta contro l'influenza aviaria 
nei paesi colpiti, aiutando gli Stati a rischio di contagio a 
difendersi dall'epizoozia. Il rischio che la peste aviaria si 
diffonda nel patrimonio avicolo svizzero per il momento è debole. 
Tuttavia vanno prese in considerazione due vie di propagazione: le 
importazioni illegali di uccelli vivi o di prodotti contaminati e 
l'arrivo di uccelli migratori portatori del virus. Sebbene l'Ufficio 
federale di veterinaria (UFV) dall'inizio del 2004 abbia proibito 
l'importazione di animali vivi, pollame, uova e piume non sottoposte 
a trattamento, non è possibile escludere importazioni illegali di 
queste merci. In questo contesto, su mandato dell'UFV e in 
collaborazione con i servizi veterinari di confine, a partire dal 1° 
ottobre i servizi doganali degli aeroporti di Ginevra, Zurigo e 
Basilea rafforzeranno i loro controlli sui voli in provenienza dai 
paesi colpiti dalla peste aviaria. Oltre a questa misura, dalla fine 
di settembre l'UFV ha avviato un programma di sorveglianza degli 
uccelli migratori. Situazione in Svizzera Nel corso degli ultimi 
anni, le autorità hanno seguito le raccomandazioni 
dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), e si sono preparate 
all'apparizione di un nuovo virus Influenza. Nel caso in cui il 
virus dovesse sopraggiungere nel nostro Paese la Svizzera dispone di 
una scorta del medicamento antivirale Tamiflu(r) per il 25 per cento 
della popolazione sufficiente a trattare tutti i malati e ad 
assicurare la profilassi del personale di cura. Questa scorta 
corrisponde alle raccomandazioni dell'OMS che si basano sul decorso 
di precedenti pandemie. Inoltre, lo scorso agosto è stato indetto un 
bando di concorso per l'acquisto di 100 000 dosi di vaccino contro 
il virus Influenza A (H5N1). Questo vaccino permetterà di proteggere 
le persone esposte al virus H5N1 quali le persone a contatto con 
volatili infetti e il personale di cura. Una volta prodotto dovrà 
essere utilizzato in caso di pandemia e consegnato a tutta la 
popolazione. In effetti il vaccino ancora non esiste e potrà essere 
sviluppato solo dopo il manifestarsi di un ceppo virale facilmente 
trasmissibile da persona a persona, che non è il caso per l'H5N1. 
Entro la fine del 2005 il Consiglio federale deciderà la procedura 
da applicare per quanto concerne l'acquisto di un vaccino pandemico 
per la popolazione svizzera. Contrariamente alla vaccinazione, i 
medicamenti antivirali non conferiscono una protezione a lungo 
termine. Possono essere presi per impedire un'infezione ma anche in 
funzione terapeutica dopo un'infezione. Per motivi legati alle 
indicazioni molto precise per l'utilizzo, alle controindicazioni e a 
eventuali effetti collaterali, il Tamiflu(r) deve essere prescritto 
da un medico. Il sistema di distribuzione di questo medicamento 
antivirale sarà elaborato con le autorità sanitarie cantonali e sarà 
disponibile in caso di pandemia. Di conseguenza si sconsiglia alla 
popolazione di costituire scorte personali di Tamiflu(r) e si può 
escludere sin da ora l'utilizzo delle scorte federali per una 
distribuzione incontrollata a tutte le economie domestiche.
Berna, 30 settembre 2005
Per ulteriori informazioni:
Jean Louis Zurcher, Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), 
031 322 95 05
Cathy Maret, Ufficio federale di veterinaria, Comunicazione, 031 324 
04 42

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  • 30.09.2005 – 10:49

    Erneut weniger Arbeitslose im Juni

    (ots) - Vaduz, 8. Juli (pafl) – Die Zahl der arbeitslos gemeldeten Personen ist im Juni erneut gesunken, die Arbeitslosenquote blieb jedoch unverändert bei 2.5%. Den 78 Neuzugängen stehen erfreuliche 94 Abgänge gegenüber. Damit sank die Zahl der Arbeitslosen um 16 Personen auf 726 Personen. Die Zahl der gemeldeten offenen Stellen hat gleichzeitig von 80 per Ende Mai auf 113 per Ende Juni zugenommen. Im Berichtsmonat Juni konnten 58 arbeitslose Personen ...