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Sondaggio LINK: due terzi dei cittadini rifiutano il limite generalizzato di 30 km/h

Vernier (ots)

Tramite un sondaggio rappresentativo condotto lo scorso febbraio tra gli abitanti di 10 città svizzere, LINK rivela che il 66% delle persone interpellate è contrario alla generalizzazione del limite di 30 km/h in città. Per contro, fra il 78% e il 90% della popolazione ritiene soddisfacente l'attuale sistema di velocità differenziate (50 km/h e 30 km/h in circostanze particolari). La stragrande maggioranza dei cittadini auspica inoltre un regime di velocità differenziato e armonizzato in tutta la Svizzera.

Nel 2001 il popolo svizzero si è espresso in termini chiari contro la generalizzazione del limite di 30 km/h nei centri abitati (79,7% contrari, nessun cantone favorevole). Alla fine del 2021 LINK ha condotto un sondaggio rappresentativo che ha dimostrato che l'84% della popolazione considerava favorevolmente il regime di velocità in vigore nelle località.

Per conoscere l'opinione degli abitanti delle città svizzere in merito ai limiti di velocità nei centri abitati, a febbraio 2023 LINK ha condotto un altro sondaggio rappresentativo su incarico del TCS, intervistando i cittadini svizzeri sul tema. I risultati si inseriscono in una dinamica di continuità e registrano un netto rifiuto da parte della popolazione. Marianne Altgeld, teamlead di LINK, afferma: "Il sondaggio indica chiaramente che la maggior parte della popolazione svizzera continua a opporsi a un regime di velocità generalizzato a 30 km/h ed esige invece un regime di velocità differenziato, ma armonizzato a livello nazionale. Tali risultati riflettono anche il parere della maggioranza degli abitanti delle città svizzere".

I cittadini rifiutano il limite generalizzato di 30 km/h in città

LINK ha interpellato a livello rappresentativo gli abitanti delle città di Basilea, Berna, Friburgo, Ginevra, Losanna, Lucerna, Lugano, Sion, San Gallo e Zurigo. I risultati sono molto chiari: il 66% dei cittadini è contrario alla generalizzazione dei 30 km/h. Se entriamo nel dettaglio, la maggior parte degli abitanti di 9 città su 10 (fra il 58% e il 79%) dice essere contrario alla generalizzazione di un limite di velocità di 30 km/h sulle strade del centro città, ad eccezione di Lugano dove vi si oppone soltanto il 49%. Il "no" più significativo si registra a San Gallo con il 79%. Tale rifiuto è in linea con il sondaggio condotto a fine 2021 presso l'intera popolazione svizzera, dove già il 68% degli intervistati a livello nazionale era contrario alla generalizzazione dei 30 km/h in città.

Sebbene alcune città in Svizzera abbiano introdotto il limite generalizzato di 30 km/h durante la notte, il sondaggio dimostra che il 54% dei cittadini ritiene anche che un limite di velocità notturno sia una cattiva idea. Sulla questione si fa notare l'opinione degli svizzeri tedeschi, ossia le persone nella fascia d'età fra i 45 e i 59 anni, particolarmente contrari alla misura, come ad esempio a Lucerna (66%), Berna (62%) e San Gallo (61%).

Le conseguenze temute dai cittadini

Secondo la popolazione, la diffusione generalizzata del limite di velocità di 30 km/h avrebbe diverse conseguenze negative. Innanzitutto, in 9 città su 10 la maggior parte degli abitanti pensa che un abbassamento generalizzato della velocità a 30 km/h sulle principali vie di circolazione urbane comporterebbe uno spostamento del traffico verso le strade di quartiere. Solo a Berna la percentuale è di 48%, contro il 68% degli intervistati a Sion o il 66% a Basilea.

In secondo luogo, una netta maggioranza degli interpellati nelle 10 città ritiene che un abbassamento generalizzato della velocità a 30 km/h nelle aree urbane rallenterebbe la rapidità dei servizi d'urgenza: a pensarlo è l'84% della popolazione a Losanna, l'82% a Ginevra e l'80% di Sion.

La soluzione richiesta dalla popolazione: un regime differenziato, ma a livello nazionale

La popolazione si è inoltre espressa molto chiaramente a favore di un'armonizzazione delle regole a livello nazionale. Una percentuale compresa fra il 67% (Losanna) e il 78% (Ginevra e Lugano) dei partecipanti al sondaggio pensa che il regime di velocità nei centri urbani debba essere identico ovunque in Svizzera. Interrogati sul regime che considerano essere il migliore, i cittadini danno una risposta precisa: la soluzione attuale, con velocità differenziata (50 km/h come regola generale, 30 km/h in determinate situazioni). Una percentuale fra il 78% (a Berna) e il 90% (a San Gallo) ritiene infatti che il sistema attuale sia soddisfacente.

Informazioni sul sondaggio

Le percentuali citate sono arrotondate. I dati precisi e i dettagli del sondaggio sono disponibili su richiesta. Il sondaggio è stato condotto dall'istituto LINK su incarico del TCS fra il 31 gennaio e il 7 febbraio 2023. Per realizzare questo sondaggio è stato utilizzato un panel Internet LINK di 115.000 persone reclutate telefonicamente. Un campione di 1731 residenti, di età compresa tra i 15 ei 79 anni, rappresentativo della popolazione svizzera residente nelle città di Basilea, Berna, Friburgo, Ginevra, Losanna, Lucerna, Lugano, Sion, San Gallo e Zurigo, ha partecipato a questo sondaggio. Per massimizzare la validità dei risultati, alcune domande specifiche sono state combinate e ponderate con un valore di verità.

Contatto:

Laurent Pignot, portavoce del TCS, 058 827 27 16, 076 553 82 39, laurent.pignot@tcs.ch, www.pressetcs.ch, www.flickr.com

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