Bundesamt f. Umwelt, Wald und Landschaft
EKL - Rapporto della Commissione Federale per lIgiene dellAria Dimezzare le emissioni di ossidi di azoto e ammoniaca
Berna (ots)
Berna, 8 luglio 2005
In Svizzera linquinamento atmosferico da ossidi di azoto e ammoniaca è decisamente troppo elevato. La Commissione Federale per lIgiene dellAria (EKL) chiede pertanto nel suo rapporto che le emissioni di tali inquinanti vengano dimezzate rispetto al 2000 e che, per ottenere questa riduzione, lo stato della tecnica sia applicato in modo sistematico in tutti i settori. Gli ossidi di azoto e lammoniaca sono dannosi sia per gli ecosistemi seminaturali che per gli esseri umani. I primi provengono soprattutto dal traffico, mentre la seconda viene liberata prevalentemente dalle attività agricole.
Nel suo rapporto Stickstoffhaltige Luftschadstoffe in der Schweiz, la Commissione Federale per lIgiene dellAria (EKL) (cfr. riquadro 1) illustra in modo esaustivo linquinamento ambientale dovuto agli ossidi di azoto e allammoniaca, le ripercussioni di queste sostanze sugli ecosistemi e sulla salute nonché le possibilità esistenti per ridurne le emissioni.
In Svizzera, oltre il 90 per cento delle stazioni forestali e circa il 55 per cento delle superfici di altri ecosistemi seminaturali sono inquinati a causa degli eccessivi apporti di azoto, sotto forma di ossidi di azoto e ammoniaca. Tali sostanze contribuiscono anche alla formazione degli aerosol secondari, componenti delle polveri fini nocive per la salute. Gli ossidi di azoto sono inoltre inquinanti precursori dellozono. I valori limite dimmissione per gli ossidi di azoto e le polveri fini vengono superati nelle città, negli agglomerati e lungo le strade molto trafficate. Per quanto riguarda lozono, soprattutto in estate si registrano carichi eccessivi su vaste aree (cfr. riquadro 2).
Nel 2000, il 58 per cento delle emissioni di ossidi di azoto è stato prodotto dal traffico. Lammoniaca è invece stata liberata soprattutto dallagricoltura, con il 93 per cento delle emissioni complessive. In totale sono state emesse 77'200 tonnellate di azoto sotto forma di composti azotati (ossidi di azoto e ammoniaca), di cui il 59 per cento generato dallagricoltura, il 27 per cento dal traffico, l11 per cento dallindustria e dallartigianato e il 3 per cento dalle economie domestiche.
Necessità di misure tecniche LEKL chiede che le emissioni di ossidi di azoto e di ammoniaca vengano dimezzate rispetto al 2000 al fine di ridurre leccessivo inquinamento degli ecosistemi. Tale riduzione, necessaria anche per far diminuire i carichi di ozono durante lestate, consente inoltre di abbassare in modo notevole le concentrazioni di aerosol secondari, componenti delle polveri fini. Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile applicare in modo sistematico lattuale stato della tecnica in tutti i settori. Occorre intervenire in particolare nellagricoltura, dove, nellambito dellutilizzazione di concimi aziendali provenienti dallallevamento di animali da reddito, vengono impiegate poche tecnologie a basso tasso di emissioni. Incentivi adeguati e programmi di promozione, tra cui ad esempio lintroduzione della protezione dellaria come criterio per i pagamenti diretti ecologici, dovranno contribuire alla diffusione di tali tecnologie.
Per ridurre le emissioni di ossidi di azoto è necessario che i veicoli con motore diesel siano dotati non soltanto di un sistema che limiti le emissioni di polveri fini respirabili, ma anche di un dispositivo di denitrificazione (sistema DeNOx). Nel settore dellindustria e dellartigianato le emissioni possono ancora essere ulteriormente ridotte con sistemi DeNOx soprattutto nei grossi impianti (ad es. forni per cemento).
Per fermare il tendenziale incremento del traffico motorizzato privato è indispensabile aumentare lattrattività dei trasporti pubblici negli agglomerati. Secondo lEKL, inoltre, il trasferimento del traffico pesante dalla strada alla rotaia non ha ancora raggiunto un livello soddisfacente. Il rispetto dellambiente dovrà infine essere promosso anche con strumenti economici come tasse dincentivazione e differenziazioni fiscali.
EKL COMMISSIONE FEDERALE PER LIGIENE DELLARIA
Informazioni Prof. Dr. med. Ursula Ackermann, presidente EKL, Istituto di medicina sociale e preventiva dellUniversità di Basilea, tel. 061 267 60 66 Fritz Zürcher, membro EKL, capo della divisione Aria e suolo presso lufficio dellambiente del Canton Appenzello Esterno, Herisau, tel. 071 353 65 37
Pubblicazione Il rapporto dellEKL è stato pubblicato con il titolo "Stickstoffhaltige Luftschadstoffe in der Schweiz" (UFAFP, Schriftenreihe Umwelt n. 384, in tedesco e in francese). Ordinazioni presso UFAFP, Documentazione: fax 031 324 02 16, e-mail mailto:docu@buwal.admin.ch, numero di ordinazione: SRU-384-D / F Un riassunto del rapporto (in tedesco e francese) è pubblicato al sito http://www.ambiente-svizzera.ch/ekl/it/index.html
Riquadro 1: La Commissione Federale per lIgiene dellAria (EKL) La Commissione federale per lIgiene dellAria (EKL) è una commissione extraparlamentare istituita dal Consiglio federale nel settore della protezione dellaria. Composta da 14 esperti, fornisce consulenza al Dipartimento federale dellambiente, dei trasporti, dellenergia e delle comunicazioni (DATEC) e allUfficio federale dellambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP) per questioni scientifiche e metodologiche legate alla protezione dellaria e alle ripercussioni dellinquinamento atmosferico sulla salute umana e sulla natura. Elabora inoltre rapporti, raccomandazioni, prese di posizione e proposte in tale settore. La segreteria dellEKL ha sede presso lUFAFP. Per ulteriori informazioni sulla Commissione: Questo documento e altre informazioni sono pubblicati all'indirizzo : http://www.ambiente-svizzera.ch/ekl/it/index.html
Riquadro 2: Inquinanti atmosferici azotati In seguito alla combustione di carburanti e combustibili e allallevamento di animali da reddito vengono liberate nellatmosfera grandi quantità di inquinanti atmosferici azotati (ossidi di azoto e ammoniaca). Una volta emessi, tali inquinanti finiscono nellaria, per poi raggiungere, allo stato secco o umido, ecosistemi seminaturali situati sia in prossimità delle fonti di emissione che lontano da esse. Ciò provoca la sovraconcimazione e lacificazione del suolo. A risentirne maggiormente sono i boschi, i prati naturali e secchi ricchi di specie, le torbiere alte e le paludi, le brughiere e le acque stagnanti povere di nutrienti. Gli ossidi di azoto e lammoniaca contribuiscono tuttavia anche alla formazione di aerosol secondari, componenti delle polveri fini nocive per la salute. Gli ossidi di azoto sono inoltre inquinanti precursori dellozono.