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ISPA - Alcol a carnevale: anche gli organizzatori sono responsabili
Una volta all'anno gli appassionati del carnevale si travestono e vanno in giro fino alle ore piccole. Complice la maschera, però, molti alzano il gomito. L'Istituto svizzero di prevenzione dell'alcolismo e altre tossicomanie (ISPA) raccomanda di bere con moderazione e fa appello al senso di responsabilità degli organizzatori dei veglioni di carnevale, che possono senz'altro contribuire a prevenire gli eccessi alcolici e le loro conseguenze negative.
Il carnevale, si sa, è tempo di comportamenti esuberanti e l'alcol abbassa le barriere inibitorie. L'ebrezza, però, comporta pericoli. Ripercussioni negative di un consumo eccessivo sono avvelenamenti alcolici, incidenti stradali, atti violenti e rapporti sessuali non protetti. Conviene quindi non farsi influenzare dal ritmo del consumo di bevande alcoliche degli altri, decidendo di testa propria quando e quanto bere. Per dare al corpo il tempo di smaltire l'alcol, è consigliabile bere lentamente e intercalare bevande alcoliche e bevande senza alcol. Queste ultime, tra l'altro, sono le uniche veramente dissetanti, mentre l'alcol sottrae liquidi all'organismo. Chi aspetta di aver vuotato il bicchiere prima di farselo riempire di nuovo ha un miglior controllo della situazione. Al volante, poi, basta consumare poco alcol per correre rischi. E questi sono generalmente sottovalutati, anche perché dopo una festa è difficile stimare il tasso di alcolemia riscontrabile nel sangue. La realtà è che per guidare in modo sicuro, è meglio non bere alcol o, tutt'al più un bicchiere.
Reagire è meglio che ignorare Dal canto loro, gli organizzatori dei veglioni di carnevale possono assicurare ai loro ospiti un ritorno a casa sicuro, organizzando un servizio di taxi o di navette. Inoltre, agli esercenti conviene investire nella formazione del personale di servizio: così chi lavora al bar saprà come reagire nelle situazioni delicate e come comportarsi con i clienti ubriachi. È infatti meglio rifiutarsi per tempo di servire bevande alcoliche ad una persona ubriaca e, per esempio, chiamarle un taxi, piuttosto che ignorare il problema. Adottando queste misure precauzionali, gli organizzatori dei veglioni si attengono inoltre alle disposizioni delle leggi sugli esercizi pubblici in vigore nella maggioranza dei cantoni. Gli organizzatori, comunque, possono prevedere un'offerta più variata di bevande senza alcol, visto che per divertirsi non è indispensabile bere alcol: i succhi di frutta, le bevande a base di latte e quelle gassate sono valide alternative alle bevande alcoliche.
Per informazioni: Janine Messerli, portavoce dell'ISPA, tel. 021 321 29 74 e-mail: jmesserli@sfa-ispa.ch
Questo comunicato per i media è disponibile anche sul sito internet dell'ISPA: http://www.sfa-ispa.ch/index.php?Dtheme=142&IDcat7visible=1&langue=F