Aiutare gli allevatori ad affrontare i rigori dell'inverno in Mongolia
Berna (ots)
Rispondendo all'appello del governo mongolo e dell'Ufficio di coordinamento degli affari umanitari (OCHA), la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) ha stanziato 500 000 franchi per fornire un aiuto umanitario alle comunità di pastori colpite dalle condizioni climatiche estreme in Mongolia.
Per il secondo anno consecutivo, la Mongolia è colpita da un fenomeno caratteristico per il paese detto "dzud". Esso è provocato da una combinazione di fattori climatici - siccità durante l'estate, seguita da un inverno rigido accompagnato dalla caduta di abbondanti nevicate - e di fattori umani, quali lo sfruttamento abusivo delle risorse naturali e una concentrazione eccessiva di bestiame. I foraggi vengono cos" a mancare, e gli animali muoiono: ciò rende molto vulnerabile la popolazione mongola che vive dell'allevamento. Per rimediare a questa disastrosa situazione, dando seguito a un appello lanciato dal governo mongolo e dall'OCHA la DSC ha perciò sbloccato 500 000 franchi a titolo di aiuti d'emergenza.
Un primo credito di 250 000 franchi è stato concesso alla Federazione internazionale delle società della Croce Rossa (FICR) per attività di assistenza alimentare della durata di sei mesi, a favore di 35 000 vittime nelle 11 province più colpite, e per la distribuzione di medicinali di prima necessità a 15 000 pastori sprovvisti di mezzi finanziari e che vivono lontani dai centri sanitari.
125 000 franchi sono stati impiegati tramite il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF) per assicurare un'alimentazione sufficiente ai bambini sotto i 5 anni e sorvegliare la loro crescita negli ospedali delle 73 province colpite dal flagello. Infine, la DSC sostiene con un contributo di 125 000 franchi un programma dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), per il recupero della produttività del bestiame a favore di 1200 economie domestiche.
Durante il primo "dzud" dell'inverno 1999-2000, la DSC aveva già soccorso le comunità pastorali in Mongolia sostenendo le attività della FICR con un contributo di 100 000 franchi.
Contatto:
Sophie Delessert, portavoce della DSC. tel. +41 31 322 50 47.