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Norme inadeguate compromettono la mobilità dei giovani

Berna (ots)

Pattini e monopattini sono l'espressione di una
mobilità urbana, giovanile e rispettosa dell'ambiente difficilmente
domabile con norme. La Commissione federale per la gioventù si dice
contraria a norme inadeguate e pressoché inapplicabili nella vita
quotidiana, come quelle proposte dalla nuova ordinanza sulle norme
della circolazione. Certa di avere il consenso dei giovani, essa
chiede pertanto un impiego meno vincolante di questi attrezzi. Chi,
se non gli utenti stessi, sa come le autorità dovrebbero
regolamentare le nuove forme di mobilità, più precisamente l'uso di
skates, monopattini e attrezzi di locomozione simili? È quanto
ritiene la Commissione federale per la gioventù (CFG), che ha
interpellato in merito i responsabili e gli utenti di piste di
pattinaggio, prima di inviare all'Ufficio federale delle strade la
presa di posizione richiestale dal consigliere federale Moritz
Leuenberger in merito alla nuova ordinanza sulle norme della
circolazione.
Stando alla CFG, al momento di disciplinare l'uso delle strade
pubbliche occorre considerare anche aspetti sociali e culturali,
evidentemente ignorati nell'elaborare le modifiche all'ordinanza in
vigore. "Chi fa uso di pattini a rotelle, pattini in linea,
monopattini e simili non ottiene un proprio status, ma è equiparato
per principio ai pedoni, ai quali deve dare la precedenza"
puntualizza Leo Brücker-Moro, presidente della CFG. "Se si considera
che chi usa i pattini molto spesso lo fa a fini sportivi, i conflitti
sono programmati", teme il presidente della CFG, e si chiede
contemporaneamente perché la sera non venga per esempio consentito di
usare le corsie riservate agli autobus.
L'assenza di un controllo della qualità al momento della
produzione di questi nuovi mezzi di locomozione è un altro problema.
I freni mal funzionanti di certi monopattini, per esempio, mettono
inutilmente in pericolo gli utenti, spesso in giovane età.
L'introduzione di norme per garantire la qualità sarebbe pertanto
encomiabile. Anche per quanto riguarda le norme di illuminazione la
CFG chiede una soluzione dettata dal pragmatismo: prescrivere una
luce bianca luminosa davanti e una luce rossa luminosa dietro non è
pratico, in quanto alcuni di questi attrezzi, tra cui gli
skateboards, non hanno una parte anteriore e posteriore ben definita.
Ai fini della semplicità e dell'efficacia si dovrebbe pertanto optare
piuttosto per un catarifrangente posteriore da indossare o montare
obbligatoriamente in condizioni di cattiva visibilità.
Accanto si dovrebbero intensificare gli sforzi volti alla
prevenzione degli infortuni e alla dotazione con mezzi di sicurezza
come caschi, paragomiti o parastinchi. La CFG propone inoltre di fare
una distinzione tra i principianti e gli skater provetti. Questi
ultimi dispongono infatti della dovuta esperienza e sono in grado di
usare le strade principali, mentre i principianti e i bambini
dovrebbero rinunciarvi.
La CFG è incaricata dal Consiglio federale di osservare e
analizzare come evolvono i rapporti tra i giovani e la società. Il
suo compito consiste nel formulare le esigenze dei giovani e nel
dedurne le dovute proposte. Prima che vengano emanate importanti
disposizioni federali, la CFG esamina quali ripercussioni potrebbero
avere per i giovani.

Contatto:

Leo Brücker-Moro, presidente della CFG,
tel. prof. +41 41 875 63 31,
tel./fax priv. +41 41 870 92 36,

Marion Nolde, segretaria della CFG,
Ufficio federale della cultura,
tel. +41 31 322 92 26,
fax +4131 322 92 73,
e-mail: ekj-cfj@bak.admin.ch

Recentemente la CFG ha pubblicato il rapporto "Essere
responsabili - condividere le responsabilità" ottenibile
gratuitamente in italiano, tedesco e francese al seguente
indirizzo:

Commissione federale per la gioventù, c/o Ufficio federale
della cultura, Hallwylstrasse 15, 3003 Berna

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