Prelievi fiscali ambientali tra il 1990 e il 2000
Neuchâtel (ots)
Aumenta il gettito fiscale legato all'ambiente
Nel 2000, i proventi delle imposte ambientali ammontavano a 8,3 miliardi di franchi, ovvero il 9,3 per cento del gettito fiscale della Svizzera. Essi derivavano essenzialmente dalle imposte sull'energia e i trasporti (92%) e, in misura più contenuta, dalle imposizioni sulle risorse naturali (6%) e sulle emissioni (2%). Se si considerano anche le tasse sui rifiuti e le acque di scarico, nel 1999 i proventi dell'insieme dei prelievi ambientali ammontavano all'incirca a 9,7 miliardi di franchi. Sono questi i principali risultati di uno studio pubblicato dall'Ufficio federale di statistica (UST).
I prelievi fiscali, sotto forma di imposte e tasse, sono uno strumento di politica ambientale e fiscale sempre più diffuso. Più flessibili degli strumenti regolamentari, essi consentono di incorporare i costi dei danni ambientali nei prezzi dei beni, dei servizi e delle attività che li hanno originati, in applicazione del principio »chi inquina paga. Uno studio dell'UST ha censito per la prima volta i prelievi fiscali legati a elementi che possono esercitare un impatto negativo sull'ambiente come i rifiuti o l'energia.
La metà delle entrate proviene dai carburanti
Nel 1999, le entrate dei prelievi ambientali ammontavano a 9,7 miliardi di franchi, circa la metà dei quali provenivano dai dazi sui carburanti. Circa l'80 per cento di queste entrate erano generate da imposte prelevate a livello nazionale e cantonale e circa il 20 per cento da tasse per l'eliminazione dei rifiuti e la depurazione delle acque a livello comunale.
La quota di prelievi ambientali in senso stretto, cioè le imposte e tasse motivate da preoccupazioni di natura ecologica, ammontavano a circa 2,1 miliardi di franchi, 1,8 miliardi dei quali (85%) riscossi sotto forma di tasse. Il saldo era determinato da imposte che sono quadruplicate dal 1990 fino a raggiungere i 340 milioni di franchi nel 2000.
Forte crescita dal 1990
Se si considerano unicamente le imposte ambientali, si osserva che nel 2000 i proventi ammontavano a 8,3 miliardi di franchi. Essi sono progrediti di oltre il 70 per cento dal 1990 e la loro quota sul gettito fiscale totale della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni è passata dal 7,4 al 9,3 per cento. Questa evoluzione è da attribuire in particolare all'aumento del prodotto delle imposte sugli oli minerali e all'introduzione di nuove imposte ambientali negli ultimi anni. Il 92 per cento delle entrate fiscali legate all'ambiente proveniva dalle imposte sull'energia e sui trasporti (per es. imposte sugli oli minerali e sui veicoli a motore), il 6 per cento dalle imposte sulle risorse naturali (per es. canoni per i diritti d'acqua) e il 2 per cento dalle imposte sulle emissioni (per es. tassa d'incentivazione sui composti organici volatili (COV)). Il prodotto di questi ultimi è raddoppiato dal 1995 per raggiungere quasi 170 milioni di franchi nel 2000.
La Svizzera preceduta dall'UE
Nel raffronto internazionale, si osserva che nel 1997 la quota del prodotto delle imposte ambientali sui proventi totali delle imposte e dei contributi sociali ammontava al 5 per cento in Svizzera e al 6,7 per cento nell'Unione europea: una differenza imputabile principalmente a un tasso d'imposizione dell'energia meno elevato nel nostro Paese.
Definizioni principali:
Il termine di prelievo fiscale ricopre l'insieme dei versamenti dovuti allo Stato o a un'organizzazione parastatale o non statale in virtù del diritto pubblico. Si distingue in particolare tra:
- imposte, che equivalgono a versamenti dovuti allo Stato, non associati a un bene o servizio di ritorno, ovvero senza contropartita individuale (per es. dazi sul carburante),
- tasse, che equivalgono a versamenti dovuti allo Stato o a un'organizzazione parastatale o non statale con mandato pubblico, destinati a finanziare una contropartita individuale (per es.: tasse per l'eliminazione dei rifiuti). Per motivi di disponibilità dei dati, non è stato possibile effettuare una stima delle entrate del 2000, come avvenuto per quelle del 1999.
I prelievi ambientali sono quelli la cui base imponibile, costituita da un'unità fisica (per es.: prodotti energetici, emissioni nell'aria o nell'acqua, rifiuti, sfruttamento di determinate risorse) ha un impatto negativo sull'ambiente, indipendentemente dalla destinazione e dai motivi che ne hanno determinato la creazione. A condizione che la creazione (per es. tassa d'incentivazione sui composti organici volatili) o la destinazione (per es. tasse per la depurazione delle acque) sia determinata da una preoccupazione di natura ecologica, i prelievi sono detti ambientali in senso stretto.
Nuova pubblicazione:
OFS, Prélèvements fiscaux liés à l'environnement en Suisse 1990 - 2000, Neuchâtel 2001, n. di ordinazione: 478-0000, 9 franchi (in francese e tedesco).
Altre pubblicazioni dello stesso settore (in francese e tedesco):
OFS, Le secteur éco-industriel en Suisse. Estimation du nombre d'emplois et du chiffre d'affaires en 1998, Neuchâtel 2000, n. di ordinazione: 382-9800, 8 franchi.
OFS, Les dépenses et les investissements de la Suisse en faveur de l'environnement en 1992/93. Résultats d'une enquête pilote, Berne 1996, n. di ordinazione: 178-9300, 5 franchi.
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito Internet dell'UST all'indirizzo: http://www.statistica.admin.ch
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Jacques Roduit, UST
Sezione ambiente
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