Département fédéral des finances
La Svizzera respinge tutte le accuse di lassismo
Berna (ots)
Lotta contro il riciclaggio di denaro
Un rapporto di una missione d'informazione parlamentare francese critica certi aspetti del dispositivo svizzero di lotta contro il riciclaggio di denaro. Sebbene riconosca il ruolo e i notevoli sforzi sostenuti dalla giustizia svizzera nella lotta contro la delinquenza finanziaria, il rapporto intende piuttosto evidenziare le carenze nel settore non bancario. Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) respinge tutte le accuse di lassismo nella lotta contro il riciclaggio di denaro. Relativizza l'importanza e l'eloquenza di rapporti di questo genere e precisa che le conclusioni dei parlamentari francesi sono in contraddizione con le constatazioni di organismi internazionali. Questi ultimi hanno infatti attestato che in Svizzera la lotta contro il riciclaggio di denaro ha raggiunto uno standard elevato.
La Svizzera combatte con tutta fermezza la criminalità finanziaria e in particolare il riciclaggio di denaro. Nella sua qualità di membro della "Financial Action Task Force" (FATF) essa è uno dei primi Paesi che - oltre alla vigilanza del settore bancario e assicurativo - ha emanato ampie prescrizioni preventive per il settore non bancario. Questo dispositivo copre un ampio ventaglio di professioni potenzialmente esposte alle attività di riciclaggio di denaro (avvocati, notai, uffici-cambio ecc.). La legge antiriciclaggio, in vigore dal 1998, disciplina l'ammissione e la vigilanza per mezzo di un'autorità di controllo, comprende obblighi speciali di diligenza (identificazione del beneficiario economico, chiarificazione delle transazioni, obbligo di allestire e di conservare documenti), l'obbligo di dichiarare sospetti nonché sanzioni in caso d'infrazioni. Già dal 1991 il settore bancario è sottoposto a un dispositivo statale efficace in materia di antiriciclaggio. Il 70 per cento delle dichiarazioni di sospetti ha un seguito penale. Tutto questo dimostra che la lotta contro il riciclaggio di denaro è una priorità politica che viene attuata con misure concrete. Come succede per l'applicazione di ogni nuova legge, l'introduzione di questo dispositivo incontra qualche difficoltà nella fase d'avvio. Le misure correttive sono già state prese e comunicate. Le autorità dei Paesi membri della FATF - tra cui la Francia, che faceva parte della missione che nel 1998 ha valutato il dispositivo antiriciclaggio svizzero - riconoscono d'altra parte l'ampiezza del dispositivo e gli sforzi sostenuti.
Una presa di posizione più dettagliata seguirà.
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