Secrétariat d'Etat à l'économie
La Francia revoca il divieto d'importazione di bovini svizzeri dovuto alla BSE
Berna (ots)
In data 3 maggio 2002, il Governo francese ha revocato il divieto d'importazione di bovini svizzeri. Con effetto immediato, i bovini nati dopo il 1° gennaio 2001 possono di nuovo essere esportati verso la Francia. Prima che la Francia introducesse nel 1996 il divieto d'importazione quale misura preventiva contro la BSE, essa era il quarto più importante acquirente di bovini svizzeri.
Dopo diversi interventi e lunghe trattative, riguardanti segnatamente la regolamentazione delle importazioni per la zona franca di Ginevra, il Governo francese ha revocato in data 3 maggio il divieto d'importazione di bovini svizzeri decretato nel 1996. Con effetto immediato, i bovini svizzeri, che sono nati dopo il 1° gennaio 2001 e che soddisfano le condizioni del regolamento della CE 999 / 2001, possono di nuovo essere esportati verso la Francia. Dopo la Germania, la Francia è il secondo Paese limitrofo che permette nuovamente importazioni di bovini svizzeri. Finora anche il Portogallo e l'Irlanda hanno consentito l'importazione di bovini dalla Svizzera.
Prima di ordinare il divieto d'importazione nel 1996, la Francia era il quarto più importante acquirente di bestiame svizzero vivo. La possibilità di esportazione verso la Francia apre ai produttori svizzeri di bestiame maggiori opportunità di smercio, alleviando in tal modo il mercato del bestiame da reddito. Inoltre la Svizzera spera che questa decisione presa dalla Francia costituisca un segnale per altri Paesi. La Confederazione proseguirà i suoi sforzi, affinché anche altri Stati membri dell'UE seguano tale passo e revochino i loro divieti d'importazione dei bovini svizzeri.
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