Consultazione sulla prevista revisione dell'ordinanza contro l'inquinamento fonico: L'iniziativa Avanti ostacola il risanamento fonico delle strade
Altdorf (ots)
Il progetto di revisione dell'ordinanza contro l'inquinamento fonico prevede di prorogare di 12 - 15 anni il termine per il risanamento delle strade troppo rumorose. Per l'Iniziativa delle Alpi questa proroga è inaccettabile, in quanto mina alle fondamenta la protezione dal rumore e costituisce un motivo supplementare per respingere sia l'iniziativa Avanti, sia il relativo controprogetto.
Né la confederazione, né i cantoni attribuiscono la necessaria priorità al risanamento delle strade più rumorose che, secondo l'ordinanza attualmente in vigore, si dovevano risanare entro la fine di marzo 2002. Ma per tale scadenza solo il 30% delle strade corrispondevano agli standard richiesti, mentre oltre 1'600 chilometri di strade aspettavano ancora i necessari interventi. I ritardi sono stati giustificati con le ristrettezze finanziarie degli enti pubblici e la difficoltà di intervenire in regioni densamente popolate. Il DATEC prevede adesso di prorogare i termini per un periodo da 12 a 15 anni, con buona pace di coloro che abitano nei pressi di queste strade. Per l'Iniziativa delle alpi, questa proroga è assolutamente inaccettabile. Essa chiede che prima di costruire nuove strade si provveda a risanare quelle esistenti.
Il rumore costa milioni
17 anni dopo l'entrata i vigore dell'ordinanza contro l'inquinamento fonico, un quarto della popolazione svizzera è esposta giorno e notte a livelli di rumore che supera i valori limite previsti per i quartieri residenziali. Per queste persone, alle quali si promettono sempre soluzioni regolarmente rinviate, non si tratta solo di un fastidio. L'esposizione al rumore può far ammalare, intaccare la psiche e costa molti soldi. Il traffico stradale genera infatti costi valutabili per difetto a oltre 700 milioni all'anno, derivanti dalle perdite di valore immobiliare e locativo (si calcola in genere una diminuzione del valore dell'1% per ogni decibel), dai costi per cure mediche e farmaceutiche e dalle spese generate dagli spostamenti durante il tempo libero di coloro che abitano nei pressi delle strade più trafficate per ritrovare un po' di pace e tranquillità. Quest'ultimo fenomeno costituisce naturalmente un circolo vizioso, in quanto questi spostamenti generano a loro volta rumori che vanno a peggiorare la situazione ambientale.
I soldi per il risanamento ci sono
Per reperire i fondi necessari al risanamento, basterebbe attribuire le giuste priorità. L'iniziativa Avanti e il relativo controprogetto vogliono invece riservare i fondi per la costruzione di nuove strade, a scapito di altre esigenze, quali la manutenzione o il risanamento fonico. L'Iniziativa delle Alpi giudica scandaloso che si pensi a costruire nuove strade quando quelle esistenti non corrispondono ancora alle esigenze ambientali previste dalle leggi, esponendo la popolazione agli effetti del rumore. Essa chiede che i cantoni vengano incentivati ad intervenire mediante un aumento dei contributi della Confederazione, la quale deve assumersi da subito la totalità dei costi per il risanamento della rete autostradale, come previsto dalla nuova perequazione finanziaria. Vi sono poi provvedimenti che possono essere resi maggiormente incisivi senza spese supplementari per lo Stato, come l'inasprimento delle direttive che permettano di limitare l'omologazione di veicoli particolarmente rumorosi. Laddove i provvedimenti costruttivi vengono rinviati, il rumore deve infine essere combattuto tramite una riduzione dei limiti di velocità.
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