proTELL: Contro L'iniziativa popolare "protezione contro la violenza perpetratacon le armi"
Dornach (ots)
L'iniziativa popolare inoltrata il 23.2.09 con il titolo "protezione contro la violenza perpetrata con le armi" non ha trovato il successo sperato. Ci sono voluti ben 17 1/2 mesi sui 18 mesi disponibili per raccogliere il numero di firme necessario. Questa iniziativa con il suo assolutismo promette di prevenire l'abuso e gli atti disperati con armi da fuoco. Tuttavia, il vero obiettivo dell'iniziativa è quello di disarmare i militi, i cacciatori, i tiratori, i collezionisti ed infine arrivare alla totale abolizione dell'esercito.
Questa iniziativa popolare è decisamente un pacchetto ingannevole. Non mira alla protezione da atti di violenza con armi, bens" vuole il disarmo totale della popolazione. Non rispetta il diritto di iniziativa costituzionale. Gli iniziativisti non sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi in occasione del severo adeguamento della Legge sulle armi svizzera alla norma UE sulle armi (votazione popolare di Schengen 5.6.05) cos" come in occasione della revisione interna (22.6.07). Il 25 maggio 2006 hanno quindi deciso di lanciare l'iniziativa per il disarmo "protezione contro la violenza perpetrata con le armi". Non si sono fatti scrupoli ad utilizzare tutti i mezzi per raggiungere i loro scopi, anche la pubblicità emozionalmente più toccante. Le foto nella rivista ANNABELLE 14-06, dove un padre punta un fucile d'assalto alla testa della moglie mentre la figlia le punta una pistola smascherano l'iniziativa esattamente come il cartellone pubblicitario con le cinque dita insanguinate pubblicata sull' Homepage del PS-Svizzera.
Gli iniziativisti non si preoccupano del fatto che i criminali arrivano sempre e comunque ad un'arma e non si attengono alle direttive e che chiunque voglia commettere un atto disperato utilizzerà il primo mezzo che gli capita fra le mani. In egual misura non si preoccupano delle vere cause che portano all'abuso di armi. Si tratta di un cerchio di problemi troppo complesso. Un effettivo studio delle cause infatti non porterebbe agli "allori" politici e distruggerebbe il loro obiettivo ideologico che mira al monopolio di armi statale.
Con l'iniziativa si dovrebbe:
- disarmare il cittadino/soldato
- eliminare la tradizionale detenzione di armi privata del nostro paese.
- indebolire rispettivamente abolire l'esercito di milizia cos" come il tiro fuori servizio. Con l'eguaglianza: "niente armi" niente suicidi e omicidi" si vogliono convincere i cittadini che l'iniziativa sia una "soluzione nazionale" al problema dell'abuso di armi.
L'iniziativa è un obbligo populistico motivato ideologicamente. In effetti, cos" facendo si toglie la fiducia dello Stato nei cittadini responsabili. L'iniziativa non ha nessun effetto poiché di fatto i criminali gli autori di atti disperati troveranno sempre un mezzo per commettere le loro azioni.
Contatto:
Willy Pfund alt Nationalrat
Presidente proTELL
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